FORTUNA (Fortuna, Fors)
M. Floriani Squarciapino
Il culto che sin dai tempi più antichi ebbe in Roma e nelle regioni finitime Fortuna, personificazione dell'influenza capricciosa e variabile che si manifesta [...] nelle vicende umane, è dimostrato dai numerosissimi templi a lei eretti, la cui prima costruzione è fatta risalire dagli scrittori a Servio Tullio, che la leggenda popolare designava quale figlio o amante ...
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STADIO (στάδιον, stadium)
P. Sommella
Prende tale nome il luogo, usato originariamente nelle gare di atletica, in cui la pista per le corse podistiche aveva la lunghezza di uno stadio (= 6oo piedi). [...] Questa distanza, pur rimanendo costante il numero dei piedi, è assai variabile a causa del diverso valore delle varie unità di misura: si hanno, pertanto, nella lunghezza della pista, oscillazioni che vanno dai 178,35 m (Delfi), ai 184,96 (Atene), ai ...
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barangay
Quartieri o distretti che compongono le città delle Filippine. Si tratta di piccole comunità indipendenti guidate da capi ereditari (datu) e dedite per lo più a un’agricoltura di sussistenza; [...] sono più di 40.000. Originariamente b. era il nome dei villaggi autoctoni, composti ciascuno da un numero di famiglie variabile da poche unità fino a un centinaio. Il termine significa «barca», poiché la vita quotidiana si concentrava sull’acqua, ed ...
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ARCHITETTURA RAFFIGURATA
A. Peroni
T. Velmans
P. Cuneo
Uno specifico interesse per le raffigurazioni architettoniche nei più diversi contesti iconografici del Medioevo è frutto di studi recenti e [...] si propone pertanto insieme come fonte di significati e di riferimenti reali che vanno considerati nel loro reciproco variabile contatto e vagliati caso per caso. Si possono così distinguere identificazioni attendibili, per es. la sagoma del duomo ...
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ESASTILO (gr. ἑξάστυλος "a sei colonne")
L. Crema
Si dice l'edificio, e più particolarmente il tempio (v.), che ha sulla fronte sei colonne. Secondo Vitruvio (iii, 20; iii, 3) i templi esastili erano [...] , comprese quelle d'angolo; di tale tipo era la maggior parte dei templi greci, ma il numero delle colonne laterali era variabile (17 nel tempio C di Selinunte). Inoltre non mancano esempî di prostili (v.) esastili, come il tempio di Artemide a ...
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Termine, derivante dal francese bloc, che a sua volta proviene dal nederlandese blok «tronco abbattuto», che si riferisce a una massa compatta di qualsiasi materia, con significati specifici nelle varie [...] dichiarate in b. diversi sono quindi diverse a tutti gli effetti, anche se alcuni linguaggi ammettono l’uso di variabili globali (➔ variabile) che corrispondono allo stesso oggetto o struttura, anche se invocate in b. diversi.
Nel disegno tecnico, in ...
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Operazione con cui si ottiene una rappresentazione di carattere permanente, cioè atta a essere conservata, delle caratteristiche con cui un certo fenomeno o una data grandezza si presentano a un certo [...] , o anche a penna). Tali registratori sono in sostanza degli strumenti di misurazione analogici, nei quali la grandezza in esame, variabile nel tempo, provoca il movimento di una punta scrivente che poggia su una striscia di carta animata da un moto ...
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METABOLISM
Vittorio Franchetti Pardo
Denominazione di un gruppo formato da quattro architetti giapponesi della nuova generazione (Kisho Kurokawa, Kijonori Kikutake, più due allievi e collaboratori di [...] titolo Metabolism 1960. The proposal for new urbanism, che proponevano appunto modelli di città, a configurazione variabile, basati sul principio della ripetibilità di alcuni grandi elementi. La possibilità di continue variazioni e adeguamenti della ...
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Adventus
A. Guiglia Guidobaldi
La parola latina a. indica, nella vita cerimoniale del mondo romano, l'arrivo in forma solenne e ufficiale dell'imperatore alle porte di una città; la consuetudine di [...] dell'a. è formulata appunto nell'età classica e giunge alle soglie del Medioevo con uno schema iconografico piuttosto variabile, ma riconducibile sostanzialmente a due versioni, una più estesa e narrativa e l'altra più sintetica ed essenziale ...
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Architettura
Incavo nello spessore di un muro, generalmente a pianta semicircolare, poligonale o rettangolare, terminato in alto con un quarto di sfera (catino o calotta). Costituisce per lo più un elemento [...] la comunità. Ne consegue che il numero di specie in una data comunità e l’ampiezza della loro n. sono variabili interdipendenti.
Secondo il principio di esclusione per competizione di Gause, due specie non possono occupare la stessa n., tuttavia due ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...