snRNP Sigla di small nuclear ribonucleoprotein, indicante le piccole particelle ribonucleoproteiche necessarie per le reazioni di maturazione dell’RNA trascritto (processo di splicing) nelle cellule eucariotiche. [...] Sono costituite da corti RNA (small nuclear RNA, snRNA) associati all’interno del nucleo con un numero variabile di proteine (da 6 a 10). Sono stati purificati e identificati 6 piccoli RNA principali (da U1 a U6). Alcune delle proteine sono comuni a ...
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Biologia
Termine inglese («ritardo») con cui si indica la fase iniziale della crescita cellulare in vitro durante la quale le cellule sono in stasi per l’adattamento al nuovo ambiente. Le fasi successive [...] quella di plateau.
Economia
Il ritardo con cui si producono gli effetti del cambiamento di una variabile esogena sul cambiamento di una variabile endogena connessa alla prima. In particolare, il ritardo con cui si producono gli effetti delle misure ...
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Tessuto differenziato formato da cellule che hanno una spiccata attività contrattile, per la presenza nel loro citoplasma di particolari fibrille. È distinto in: striato, cardiaco e liscio.
Tessuto m. [...] e dei vasi sanguigni. È caratterizzato dalla presenza di cellule allungate, sottili, riunite in fasce o lamine, di lunghezza variabile tra 40 e 200 μm. Il nucleo di tali cellule di solito si presenta allungato e disposto nella parte centrale ...
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Virus della famiglia Filoviridae, così denominato perché isolato per la prima volta nel 1976 presso il fiume Ebola (Repubblica Democratica del Congo). Si tratta di un virus a RNA che causa epidemie di [...] febbre emorragica con elevata mortalità (più del 70%), con un periodo di incubazione variabile tra 2 e 21 giorni, contro il quale non esiste ancora una cura efficace. Nel 2008 un gruppo di ricercatori dell’univ. del Wisconsin, diretti da Yoshihiro ...
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arousal
Stato generale di attivazione e reattività del sistema nervoso, in risposta a stimoli interni (soggettivi) o esterni (ambientali e sociali). Esso è attribuibile all’influenza della formazione [...] reticolare attivante sul sistema nervoso autonomo e sull’intera corteccia cerebrale, e si connota come una variabile continua sulla quale i diversi individui possono variare. Comprende un livello intermedio ottimale, adeguato per il funzionamento ...
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cromatina
Andrea Levi
Il complesso tra il DNA, che contiene l’informazione genetica, e quelle proteine che controllano l’organizzazione tridimensionale della doppia elica di esso. Il genoma umano è [...] costituito da ca. 6×109 coppie di basi organizzate in cromosomi con una lunghezza variabile tra le 50 e le 250×106 coppie di basi. Ciò corrisponderebbe a una lunghezza lineare tra i 1,7 e 8,5 cm se il DNA non assumesse una struttura tridimensionale ...
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GENE
Burke H. Judd
Storia e problematiche della ricerca. - La doppia elica del DNA. - La fase esplosiva nell'evoluzione del concetto di g. (v. anche codice genetico, in questa Appendice; genetica, XVI, [...] di giunzione V-C e la sua regolazione restano tuttora misteriosi; è chiaro, comunque, che la giunzione è un evento variabile e implica numerose sequenze di giunzione (J), il che dà luogo a un ulteriore differenziamento dei tipi di anticorpi.
Elementi ...
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proteoma
Mauro Capocci
Termine derivato dalla fusione delle due parole ‘proteina’ e ‘genoma’, che sta a indicare l’insieme di tutte le proteine espresse dal genoma di un organismo. Diversamente dal [...] genoma, che è un’entità relativamente stabile, il proteoma è un’entità dinamica, perché costantemente variabile nel corso del tempo. Considerando, per es., il proteoma di una cellula, in diversi momenti della sua vita saranno presenti diverse ...
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L'elaborazione dell'informazione per il movimento
Apostolos P. Georgopoulos
(Brain Sciences Center, Veterans Affairs Medical Center,)
University of Minnesota, Medical School Minneapolis, Minnesota, USA
L'elaborazione [...] opposte (per esempio alle ore 6 e alle ore 12). La scimmia reggeva la maniglia nel centro per un periodo di tempo variabile, dopo il quale uno dei due bersagli periferici veniva acceso; rimaneva acceso per 50, 100, 150, 200, 250, 300 o 400 ms ...
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Antropologia
Insieme di rassomiglianze e parallelismi esistenti fra elementi culturali elaborati da popolazioni differenti e lontane. Secondo la teoria della c. sostenuta nella seconda metà del 19° sec. [...] la serie formata con i valori assoluti dei suoi termini. C. di una serie di funzioni Si dice che una serie di funzioni (di variabile complessa) definita da ∑∞r=1 ur (x) è convergente in un punto x0 e che S (x0) è la sua somma se la successione ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...