In botanica, corpiccioli tondeggianti incolori che, in numero variabile, si osservano entro i plastidi di talune alghe (Clorofite, Coniugate ecc.). Risultano di una massa centrale proteica, circondata [...] da uno strato di minuti granuli d’amido, e rappresentano aree del plastidio specializzate per la condensazione dei prodotti della fotosintesi ...
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In botanica, liquido secreto dal nettario delle piante Angiosperme, variabile nella composizione e nella quantità a seconda delle specie e dell’epoca della secrezione. Contiene zuccheri (ca. 25%) e in [...] quantità minore destrine, gomme, sostanze azotate e fosforate, sciolte in acqua. Costituisce il nutrimento principale o esclusivo di molti insetti e di alcuni uccelli (colibrì); serve alle api per la produzione ...
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fusto
Laura Costanzo
Radici e foglie in comunicazione
Di altezza variabile da una pianta all'altra, il fusto sostiene le foglie verso l'alto in modo che esse, esposte alla luce, possano svolgere la [...] fotosintesi. È anche l'organo che trasporta la linfa grezza e quella elaborata in direzioni opposte: dalle radici alle foglie e viceversa. Alcuni fusti si modificano e si ingrossano perché accumulano sostanze ...
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In patologia vegetale, malattia caratterizzata dalla formazione di macchie bruno-scure, di grandezza assai variabile, causata dal fungo ifomicete Helminthosporium sativum che si sviluppa su Poacee coltivate [...] e spontanee; benché le piante ammalate completino il loro ciclo fenologico, le colture sono danneggiate per la scarsa produzione di cariossidi denutrite ...
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spettro In varie discipline scientifiche e tecniche, termine frequentemente usato per indicare la composizione armonica di una grandezza variabile nel tempo.
Botanica
S. biologico Lo s. ottenuto dalle [...] percentuali delle diverse forme biologiche. Originariamente queste forme erano raggruppate in 5 classi (fanerofite, camefite, emicriptofite, geofite, terofite); a queste ne furono aggiunte più tardi diverse ...
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Biologia
Variante normale di un cromosoma, non associata a nessun difetto a livello fenotipico. Per es., si presentano di grandezza variabile le zone eterocromatiche vicino al centromero dei cromosomi [...] 1, 9, 16 e il braccio lungo del cromosoma Y. Variazioni nei diversi individui si possono anche notare nei satelliti del braccio corto dei cromosomi acrocentrici 21, 22, 13, 14 e 15. Tutte queste zone sono ...
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SAGENOPTERIS
Paolo Principi
. Denominazione generica (Presl, 1838) che indica alcune foglie fossili del Mesozoico, palmate, con quattro foglioline a contorno variabile, asimmetriche, lineari-lanceolate [...] o ovate. Dalla rete venosa primaria si proiettano sulla lamina delle piccole venette ramificate, riempiendo le maglie della rete formata dalle vene più grandi. Tutti i nervi sono uniformi, tranne il nervo ...
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(o lattice) In botanica, succo lattiginoso, bianco o colorato, secreto dai canali laticiferi di molte piante. Ha composizione chimica estremamente complessa, variabile da specie a specie e incostante [...] anche nella stessa specie a seconda delle condizioni dell’individuo. È costituito da un’emulsione contenente quasi sempre più del 50% di acqua, nella quale sono disciolte, o sospese, sostanze diverse. ...
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Disposizione (detta anche tassia fogliare) delle foglie e in generale dei fillomi (brattee, antofilli ecc.) sul caule; è molto variabile da pianta a pianta, ma quasi sempre costante per ogni specie. Le [...] zone del caule sulle quali sono inserite le foglie sono dette nodi. In alcune piante ogni nodo porta una sola foglia, e si parla allora di f. isolata, e le foglie stesse sono dette isolate, sparse o alterne. ...
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In botanica, si dice del legno secondario del fusto (detto anche tardivo) che nelle piante legnose si forma verso la fine del periodo vegetativo (variabile secondo il clima); di norma è più compatto e [...] più scuro di quello primaverile (o primaticcio), perché costituito da elementi più piccoli (nella sezione trasversale) e con pareti più spesse. L’alternanza di questo tipo di legno con quello primaverile ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...