Nome generico con cui si designano tutti i vegetali, esseri organizzati che nascono, crescono, si nutrono, si riproducono, muoiono. Possono essere sia organismi unicellulari sia organismi multicellulari [...] hanno in parte la funzione cormoide.
Nel cormo la forma è variabilissima nelle diverse p. e dipendente in gran parte dalla variabilità di forma e di grandezza di ciascuno dei tre membri citati. Così nella stessa p. (per es., in una spermatofita) si ...
Leggi Tutto
Botanica
Pianta perenne legnosa, con fusto diritto, colonnare, che solo a qualche metro d’altezza porta rami o un ciuffo di grandi foglie. Il fusto dell’a. è chiamato tronco; mentre la chioma è l’insieme [...] cede potenza, mentre a. condotto è quello che riceve potenza. La sezione dell’a. è generalmente circolare, con diametro variabile in corrispondenza ai vari tronchi: i perni, che tramite i cuscinetti consentono al telaio di sostenere l’a.; le mazzette ...
Leggi Tutto
Genericamente, la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta di ciò che la circonda, o perché si consideri come primo elemento di formazione intorno a cui altri elementi si siano raccolti [...] 9 mg; i gameti hanno un contenuto di DNA corrispondente alla metà di questo valore. L’RNA presente nel n. è in quantità variabile e rappresenta in media dal 5% al 10% dell’RNA totale della cellula. La cromatina nel n. è costituita da proteine basiche ...
Leggi Tutto
Anatomia e medicina
Formazione molle di vario tipo racchiusa, circoscritta o protetta dal tessuto osseo.
M. allungato
La regione di transizione fra encefalo e m. spinale.
Anatomia comparata
Deriva embriologicamente [...] ne prende origine, inviano il loro neurite alle placche motrici delle fibre muscolari striate, innervandone ciascuno un numero variabile, di solito un centinaio; i motoneuroni gamma provvedono invece all’innervazione delle fibre muscolari dei fusi ...
Leggi Tutto
Biologia
Condizione, innata o acquisita, in base alla quale un organismo è in grado di neutralizzare tutto ciò che gli è estraneo. Il sistema immunitario è un complesso organizzato di cellule e molecole [...] L o H di una molecola di anticorpo è codificata per mezzo di alcuni segmenti di gene; c) la regione variabile dell’anticorpo è quella dove avviene lo specifico legame con l’antigene e che determina quindi l’espressione funzionale della diversità ...
Leggi Tutto
Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati [...] ruolo nella determinazione del tono endooculare), dal cristallino (lente biconvessa al di dietro della pupilla con indice di rifrazione variabile) e dal corpo vitreo (composto da una massa trasparente e gelatinosa, l’umor vitreo, avvolto da un’esile ...
Leggi Tutto
RIPRODUZIONE
Giovanni Chieffi
(XXIX, p. 398; App. III, II, p. 614; IV, III, p. 223)
Negli anni Settanta le conquiste della genetica avevano polarizzato l'attenzione soprattutto sugli aspetti molecolari [...] la prole (fig. 2).
Tra gli omeotermi, il principale regolatore ambientale è il fotoperiodo. Questo, che è una variabile costante negli anni, sincronizza con precisione assoluta i cicli riproduttivi. Di conseguenza è possibile dividere i riproduttori ...
Leggi Tutto
La scienza presso le civilta precolombiane. La natura della conoscenza e delle pratiche scientifiche nella civilta inca
Gary Urton
Jean-François Genotte
La natura della conoscenza e delle pratiche [...] di peli di camelide o di fibre di cotone filati e ritorti. Attaccato alla corda principale c'era un numero variabile di 'cordicelle pendenti', così dette perché pendono quando la corda è sollevata e mantenuta tesa. Alcuni quipu avevano cordicelle ...
Leggi Tutto
Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] delle acque correnti il principio della portata costante, secondo il quale in un corso d'acqua uniforme a sezione variabile la velocità della corrente varia in ragione inversa della sezione (legge di Leonardo). I suoi studî sul volo degli uccelli ...
Leggi Tutto
In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] alla periferia di questa e procede con ripetute divisioni; tra la fecondazione e l’inizio delle segmentazioni trascorre un tempo variabile, da qualche ora a qualche giorno e perfino a vari mesi, come nel colchico, la cui oosfera, fecondata in autunno ...
Leggi Tutto
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...