UOMO
Antonio Ascenzi
Guido Modiano
Origine (XXXIV, p. 748; v. anche paleoantropologia, App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720). − In paleontologia umana, si definisce come origine dell'u. [...] che deve avere un carattere per diventare discontinuo e restare tale, molto verosimilmente i pochissimi caratteri noti per la loro variabilità discontinua tra razze sono gli unici (o quasi) che esistono. In altre parole, il motivo per cui non se ne ...
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ZIGOLI (lat. scient. Emberiza L.)
Augusto Toschi
Uccelli di piccola e media statura tipicamente distinti dagli altri fringillidi, per le caratteristiche strutturali del cranio e del becco. Questo è conico [...] zolle o cumuli emergenti nelle paludi, nascosti dalle canne. Le uova sono più o meno macchiate e in numero medio, variabile nelle diverse specie. Si cibano di semi, germogli, artropodi, vermi e invertebrati. Sono oggetto di caccia e di uccellagione ...
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Udito
Enrico Alleva
Igor Branchi
La funzione sensoriale preposta alla percezione del suono è presente in larga parte delle specie animali, dagli Insetti ai Mammiferi, sebbene le strategie di percezione [...] di compressione ed espansione dell'aria. La frequenza di un dato segnale acustico ne determina la tonalità. Una seconda variabile che definisce un suono è l'ampiezza, o intensità, data dalla distanza percorsa dall'onda sonora in un determinato ...
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pellicani, cormorani e sule
Giuseppe M. Carpaneto
Pescatori con le piume
L’ordine dei Pelecaniformi comprende i pellicani, tuffatori e abili nuotatori subacquei, che catturano i pesci nuotando in gruppo [...] l’anno mentre altre si riuniscono in colonie numerose soprattutto durante il periodo della nidificazione. La femmina depone uova in numero variabile da uno a sei, ed entrambi i genitori nutrono i piccoli. I versi emessi dai Pelecaniformi sono molto ...
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Botanica
Nome generico con cui viene indicato l’involucro (per lo più duro), di origine e di struttura diversa, che avvolge e protegge i semi o il frutto di alcune piante. L’origine e la struttura del [...] marini. Chimicamente sono costituiti di sostanze silicee o calcaree o di sostanze organiche miste con le inorganiche. Le uova degli animali ovipari sono per lo più rivestite da g. resistenti, di forma, struttura e composizione chimica variabile. ...
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Paleontologia dell'occhio
Riccardo Levi-Setti
(The Enrico Fermi Institute and Department of Physics, The University of Chicago Chicago, Illinois, USA)
Euan N.K. Clarkson
(Department of Geology and Geophysics, [...] percezione dell'immagine finale. In questo tipo di occhio la messa a fuoco è realizzata da una lente a distanza focale variabile oppure da una lente mobile o ancora, in pochi casi, da una retina mobile. Altre strutture dell'occhio, inclusi la cornea ...
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Mosche, mosconi e zanzare
Giuseppe M. Carpaneto
Insetti con due ali
Il grande ordine dei Ditteri, a cui appartengono mosche, mosconi e zanzare, è caratterizzato dalla presenza di un solo paio di ali, [...] nelle mosche e nei tafani, sono così grandi da ricoprire quasi completamente il capo. Le antenne, invece, sono di lunghezza variabile: corte, anzi cortissime nelle mosche, per non intralciare i loro rapidi voli; lunghe e pelose nelle zanzare che le ...
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orsi, panda e orsetti lavatori
Giuseppe M. Carpaneto
Nel mondo dei plantigradi
La famiglia degli Ursidi comprende i più grossi rappresentanti dell’ordine dei Carnivori, caratterizzati però da una dieta [...] di un aggettivo ma di un nome che rappresenta circa 250 specie, con svariati adattamenti all’ambiente e un’alimentazione variabile. Non bisogna dunque stupirsi se il panda, pur appartenendo all’ordine dei Carnivori, è prevalentemente un erbivoro e se ...
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Ordine di Mammiferi Prototeri, rappresentati da due famiglie viventi: Ornitorinchidi e Tachiglossidi; con i tre generi ornitorinco, echidna e zaglosso. Sono animali tozzi, lunghi al massimo 50 cm, nuotatori [...] il latte dai peli che ne circondano gli sbocchi. Lo stomaco è del tutto privo di ghiandole.
I M. hanno una temperatura variabile, in dipendenza dalle condizioni ambientali: può scendere al di sotto dei 30 °C e può salire anche di 7-8 °C oltre ...
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Il complesso sistematico dei termini relativi a una determinata scienza o disciplina, ordinati e predisposti secondo norme convenzionali, atte a evitare ogni possibile confusione fra gli oggetti di una [...] da più atomi, viene invece attribuito il suffisso -ato all’atomo centrale; se nel composto ci sono elementi a valenza variabile possono essere usati prefissi (di-, tri-, tetra- ecc.) che designano il numero di atomi legati all’atomo dell’elemento a ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...