Biologia
Il processo o l’insieme dei processi mediante i quali gli esseri viventi perpetuano la propria specie, producendo nuovi individui che ripetono ciclicamente le medesime fasi di sviluppo fino al [...]
Procedimenti volti a realizzare copie di documenti, stampati, disegni, fotografie in forma direttamente leggibile e in numero di copie variabile a piacere anche se per lo più limitato a un massimo di alcune centinaia. I sistemi di r. forniscono sia ...
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In biologia, particella citoplasmatica multiproteica a forma di cilindro, all’interno della quale avviene la degradazione sia delle proteine anormali, non correttamente assemblate o contenenti amminoacidi [...] aperture molto più strette rispetto al resto della cavità. Altre 2 strutture a forma di anello, composte da un numero variabile di proteine diverse tra loro, si trovano giustapposte al nucleo centrale. Le subunità del nucleo centrale sono dotate di ...
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UOMO
Antonio Ascenzi
Guido Modiano
Origine (XXXIV, p. 748; v. anche paleoantropologia, App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720). − In paleontologia umana, si definisce come origine dell'u. [...] che deve avere un carattere per diventare discontinuo e restare tale, molto verosimilmente i pochissimi caratteri noti per la loro variabilità discontinua tra razze sono gli unici (o quasi) che esistono. In altre parole, il motivo per cui non se ne ...
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Le analisi di laboratorio
Giorgio Federici
Il termine 'analisi cliniche' è entrato nel linguaggio comune per identificare una branca della medicina che in questi ultimi decenni ha avuto un impetuoso [...] (l+E)n, dove N rappresenta il numero delle molecole finali di DNA, N₀ il numero delle molecole iniziali, E l'efficienza della reazione (variabile da 0 a 1) e n il numero dei cicli.
Si comprende così che, per es. con un'efficienza pari a 0,85, per un ...
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microtubulo
Stefania Azzolini
Fibra del citoscheletro che possiede una struttura cilindrica cava, rigida e a decorso rettilineo. I microtubuli sono importanti costituenti delle ciglia, dei flagelli, [...] microtubuli sono formati oltre che da tubulina anche da altre proteine associate definite MAP, di vario tipo e di variabile peso molecolare. Anche esse partecipano al movimento intracellulare mediato dai microtubuli e, soprattutto, ne impediscono la ...
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Mare interno compreso fra le coste meridionali dell’Europa, settentrionali dell’Africa e occidentali dell’Asia Anteriore. Si estende per circa 2.505.000 km2 (non considerando il Mar Nero e il Mar di Marmara), [...] massima attività sismica è concentrata a una profondità compresa tra 250 e 300 km. Nella piana batiale la crosta ha spessori variabili da 9 a 15 km, mentre la litosfera è spessa circa 30 km. Questo notevole assottigliamento indica l’esistenza di un ...
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Primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, in cui significa «cartilagine».
anatomia Articolazioni condrocostali Quelle immobili (sinartrosi) esistenti tra l’estremità anteriore della [...] ; si osserva nei casi estremi di cachessia. Condromatosi articolare Affezione benigna data dalla presenza di un numero variabile di corpiccioli osteocartilaginei nell’articolazione per metaplasia della membrana sinoviale; colpisce tra i 20 e i 40 ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] anticorpi il DNA subisce alcuni riarrangiamenti e che la ricombinazione di geni diversi permette l'espressione di una particolare parte variabile dell'anticorpo. In tale modo si spiega come il DNA di un linfocita possa contenere l'informazione per un ...
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isomerasi
Matilde Manzoni
Enzima che catalizza reazioni di trasformazione di una molecola nel corrispondente isomero, per trasferimento di gruppi all’interno della molecola stessa. A tale classe appartiene [...] l’impiego dell’enzima in forma immobilizzata, uno dei primi esempi industriali di reazione in tali condizioni. L’isomerizzazione avviene in un tempo variabile tra 1 e 4 ore, a pH ca. 7÷8,5, e a una temperatura di 55÷65 °C a partire da sciroppi ...
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cromosoma Philadelphia
Bruno Rotoli
Alterazione dell’assetto genico di una cellula, derivante dal trasferimento reciproco di materiale genetico tra il cromosoma 9 e quello 22. Lo spostamento delle stringhe [...] di leucemia acuta linfoide e molto più raramente in altre malattie del sangue. La sede di rottura sul cromosoma 22 è variabile e determina la gravità della malattia: più corto è il gene di fusione, più grave è la patologia derivante. L’ampliamento ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...