Recettori
RRagnar Granit
di Ragnar Granit
SOMMARIO: 1. Concetti generali: a) cenni storici; b) tipi di recettori; c) definizioni elementari; d) potenziale generatore; e) adattamento; f) altri modi di [...] fra le fibre del gruppo I e del gruppo II nell'intervallo 9-10 μm. Le fibre del gruppo III avevano un diametro variabile da 1 a 5 μm (con una media di 3,0 μm). Negli istogrammi le zone di sovrapposizione erano contrassegnate da evidenti minimi ...
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Ecotossicologia
David B. Peakall
(Monitoring and Assessment Research Center, The Old Coach House, King's College, Londra, Gran Bretagna)
L'ecotossicologia è l'area di studio che integra l'analisi degli [...] riduzione dei costi di analisi, ma ha comportato la riduzione dell'informazione perché non era più noto l'intervallo di variabilità. Comunque, poiché le singole uova sono conservate in una banca di tessuti, è ancora possibile analizzare di nuovo i ...
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La grande scienza. Il folding delle proteine all'interno della cellula
Peter J.T. Dekker
Wolfgang Voos
Nikolaus Pfanner
Joachim Rassow
Il folding delle proteine all'interno della cellula
Le proteine, [...] PPIasi hanno mostrato che tali enzimi accelerano il refolding di un ampio spettro di proteine, ma con efficienza variabile. La miglior catalisi di folding operata da questi enzimi è l'aumento della costante cinetica dei folding della ribonucleasi ...
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Problemi bioetici e alternative etiche
Carlo Augusto Viano
(Dipartimento di Discipline Filosofiche, Università degli Studi di Torino, Torino, Italia)
La bioetica è il tentativo di elaborare indirizzi [...] razionalità, l'etica della dignità, nella versione moderna e contemporanea, considera la razionalità una funzione a contenuto variabile, che può generare piani morali disparati. Essa rifiuta perciò uno dei postulati dell' etica della sacralità della ...
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Maurizio Pocchiari
Prione
La malattia degli animali cannibali
Le patologie da prioni
di Maurizio Pocchiari
13 gennaio
Viene segnalato il primo caso in Italia di encefalopatia spongiforme bovina in una [...] un numero più o meno elevato di individui ricettivi, in rapporto alla contagiosità del microrganismo e ad alcuni fattori variabili e causali che favoriscono la diffusione dell'epidemia stessa. Gli individui non colpiti sono immuni o perché hanno già ...
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Lo sviluppo dei linfociti
Fritz Melchers
(Basel lnstitute for lmmunology Basilea, Svizzera)
I linfociti derivano, durante lo sviluppo embrionale, dalla cellula staminale ematopoietica pluriPotente che [...] seguito ha inizio la trascrizione sterile del gene della catena H: i diversi segmenti genici destinati a costituire la regione variabile completa non sono ancora stati ricombinati. La macchina per il riarrangiamento viene poi attivata ed è pronta per ...
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Evoluzione del genere Homo
Daniel E. Lieberman
(Department of Anthropology Rutgers University New Brunswick, New Jersey, USA)
Steven E. Churchill
(Department of Biological Anthropology and Anatomy Duke [...] da qui in poi indicato come Homo sp. arcaico.
In generale, i fossili attribuiti a Homo sp. arcaico sono estremamente variabili sia tra le diverse aree geografiche sia all'interno di una stessa area, e molti di essi provengono da contesti geologici ...
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Riproduzione: tecniche di inseminazione artificiale
Brian Dale
Sommario: 1. Introduzione. 2. Il controllo endocrino della riproduzione. 3. La produzione dei gameti. 4. Coito e fecondazione. 5. L'inseminazione [...] topo la proteina ZP2 è presente in modo uniforme in tutto lo spessore della zona pellucida. Gli spermatozoi impiegano un tempo variabile tra i 2 e i 15 minuti per penetrare all'interno della zona pellucida; nel topo il legame dello spermatozoo all ...
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La depurazione biologica
Robert L. Irvine
(Department of Civil Engineering and Geological Sciences, University of Notre Dame, Notre Dame, Indiana, USA)
Lisa I. Larson²
(SBR Technologzes, Inc. South Bend, [...] si trovano negli scarichi industriali e nei percolati di discariche. L'SBR si comporta formalmente come un CMFR a volume variabile affiancato in serie da un CMBR (Irvine e Ketchum, 1988).
Reattori tubulari
Questa definizione include sia il reattore ...
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La grande scienza. La forma come fattore determinante della funzione cellulare
Eric Karsenti
La forma come fattore determinante della funzione cellulare
La funzione principale svolta dagli organismi [...] , responsabile della polarità del polimero. A differenza dei filamenti di actina, ciascun microtubulo è composto da un numero variabile di protofilamenti (in vivo generalmente 13) disposti a formare un tubo cavo. Le molecole di tubulina sono dimeri ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...