I metodi cromatografici per adsorbimento che presentano notevole interesse, sia analitico che tecnico, sono stati largamente affinati in questi ultimi anni; sono stati introdotti numerosi accorgimenti, [...] colonna ripiena di resina finemente macinata la miscela da separare e si eluisce con successive frazioni di solventi a pH variabile. L'eluito è raccolto a piccole frazioni (i cm3, ecc.) alle quali si aggiunge come rivelatore per es. della ninidrina ...
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Acidi grassi
Claudio Galli
Gli acidi grassi sono composti liposolubili formati da catene di atomi di carbonio dotate di un gruppo terminale carbossilico, che conferisce loro proprietà acide. La biosintesi [...] etilenici, a differenza di quanto avviene negli acidi grassi insaturi, in cui questi possono essere presenti in numero variabile (mono- o polinsaturi). Agli acidi grassi saturi vengono assegnati nomi che terminano con la desinenza -anoico, mentre la ...
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volumetrico
volumètrico [agg. (pl.m. -ci) Comp. di volu(me) e metrico "che riguarda la misura del volume"] [CHF] Analisi v.: metodo di analisi con cui si determina, mediante un'operazione detta titolazione, [...] con il quale vengono indicate macchine caratterizzate da una o più camere chiuse il cui volume è reso periodicamente variabile dal moto di particolari dispositivi; sono impiegate sia come misuratrici del volume del fluido racchiuso nelle camere, sia ...
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Composto chimico di formula H2O, assai diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. Nel linguaggio corrente s’intende in genere l’a. allo stato liquido.
Per la sua [...] negli insetti (10%), mentre per gli animali terrestri sono dell’ordine del 60-70%. Per l’uomo adulto diversi autori danno valori variabili fra il 58 e il 67%, con una notevole diversità nei vari organi, tessuti e liquidi. In via del tutto schematica ...
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Amminoacido raro avente formula HOOC−CH(NH2)−(CH2)− CH(OH)−CH2−NH2. È presente come costituente del collageno, di una proteina del sistema del complemento e della proteina dello smalto embrionale. Viene [...] di idrossiprolina, presentano disturbi dello sviluppo psicofisico.
L’idrossiprolinuria è l’eliminazione urinaria dell’idrossiprolina; normalmente variabile da 20 a 230 mg nelle 24 ore, aumenta in tutte le condizioni morbose che si accompagnano ...
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indicatore
indicatóre [s.m e agg. (f. -trice) Der. del lat. indicator -oris, da indicare, var. di indicere "prescrivere solennemente", comp. di in- e dicere "dire"] [LSF] [MTR] Denomin. di vari strumenti [...] di m in fattori primi. ◆ [MTR] I. di velocità: lo stesso che tachimetro. ◆ [ANM] I. logaritmico: di una funzione f(z) di una variabile complessa e relativ. a una curva chiusa γ, è il numero I=(2πi)-1 ∫γd lnf(z), con i unità immaginaria; se f(z) è ...
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anomalia
anomalìa [Lat. anomalia, dal gr. anomalía] [LSF] Irregolarità di forma o di comportamento o di valore rispetto a un ente o a un modello di riferimento, o anche grandezza che quantifica ciò (è [...] Terra; (b) attualmente, il termine è rimasto in uso per indicare, relativ. a orbite ellittiche di astri, l'angolo, variabile nel tempo, che il raggio vettore individuante la posizione istantanea dell'astro forma con il semiasse maggiore dell'orbita ...
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Chimica
Reazione di s. La reazione in cui un atomo o uno ione presenti in una molecola sono rimpiazzati, almeno formalmente, da un altro atomo o ione presenti allo stato libero. Schematicamente si ha: [...] conto delle correnti, appunto dette di s., che si instaurano in un mezzo in cui agisca un campo (➔) elettrico variabile: si tratta dunque di una grandezza vettoriale la cui conoscenza, insieme a quella del vettore E, è indispensabile per descrivere ...
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Metodo di analisi chimica che si basa sulla misura della forza elettromotrice di una cella costituita da un elettrodo indicatore e da un elettrodo di riferimento. In base alla teoria elettrochimica di [...] b e l’amperometro c.
Dal suo primo uso nello strumento descritto deriva il nome di potenziometro a resistore variabile a cursore. Generalmente di forma circolare (fig. 2), è costituito fondamentalmente da un elemento resistivo a (chimico oppure a ...
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. È la parte della chimica riguardante la preparazione di composti ottenuti a partire dal carbone.
La c. ha avuto notevole interesse nello sviluppo dell'industria chimica: basti pensare al catrame, prodotto [...] collaboratori, fu tradotto in pratica applicazione dalla soc. Ruhrchemie nel 1936; nel 1939 funzionavano in Germania 9 impianti con capacità variabile da 30.000 a 180.000 t/anno che rimasero in esercizio fino al 1944-45, quando vennero distrutti dai ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...