ECONOMICA L'interesse per le ricerche di economia dinamica è straordinariamente cresciuto in questo ultimo decennio. Lo stimolo ad approfondire la conoscenza delle leggi di variazione delle quantità economiche [...] parziali, tentando di volta in volta di costruire schemi di relazioni formali fra un limitato numero di variabili economiche caratterizzanti particolari processi temporali. Il simbolismo matematico domina questo ordine di ricerche, che è limitato ...
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Economista, nato a Roma il 27 giugno 1905, morto ivi l'8 novembre 1985. Di formazione matematica, è stato tra i promotori degli studi di econometria in Italia, ricoprendo una delle prime cattedre di tale [...] (1974); L'impostazione di von Neumann per l'equilibrio economico a tasso costante. Cenni sullo sviluppo a tasso variabile con l'impiego del calcolo delle variazioni, in Applicazioni del teorema del punto fisso all'analisi economica, Accademia ...
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Capacità che un corpo o un sistema di corpi ha di compiere lavoro, sia come e. in atto, cioè che opera nel processo in cui si produce un lavoro ed è a esso commisurata, sia come e. potenziale, suscettibile [...] in un campo elettrostatico. Per una forza derivante da un potenziale, il lavoro elementare è sempre un differenziale esatto (nelle tre variabili x, y, z), s’identifica cioè con il differenziale totale del potenziale U (x, y, z); poiché, inoltre, U è ...
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L’insieme degli aspetti quantitativi dello sviluppo, misurati attraverso le principali grandezze macroeconomiche (reddito nazionale, investimenti ecc.). Si ha c. economica equilibrata in un processo di [...] , a partire dal contributo di R.M. Solow, il tasso di c. del prodotto lordo pro capite era spiegato da tre variabili, esplicitate in una funzione aggregata di produzione: il tasso di c. dello stock di capitale, quello del fattore lavoro impiegato e ...
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Monti, Mario
Giulia Nunziante
Economista, nato a Varese il 19 marzo 1943. Dopo aver conseguito la laurea in economia presso l'Università Bocconi di Milano (1965), ha proseguito gli studi presso la Yale [...] and its alternatives (1986); Reducing unemployment in Europe: the role of capital formation (1986); Titoli a tasso variabile e 'liquidità': problemi di analisi e di politica finanziaria (1986); Integrazione monetaria in Europa (1988); Autonomia della ...
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Biologia e medicina
Il complesso dei fenomeni che si riferiscono al movimento dei liquidi interni degli organismi (sangue, linfa) il quale provvede ad assicurare il continuo rinnovamento dell’ambiente [...] c. rispetto al reddito). Nella teoria macroeconomica, la velocità di c. della moneta può essere supposta costante o variabile; dipende dalle abitudini prevalenti di pagamento e, nella seconda ipotesi, anche dall’inflazione attesa e dall’andamento del ...
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Economia
P. economica Il complesso degli interventi dello Stato nell’economia, realizzati spesso sulla base di un piano pluriennale (in questo senso il termine si alterna, nell’uso, con pianificazione). [...] e si verifica se essa è ottima. Se non lo è, si modifica la base, sostituendo una delle vecchie variabili-base con una variabile avente nella funzione C, trasformata nel modo sopra accennato, coefficiente negativo. Si prosegue così, fino a quando si ...
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INFLAZIONE (XIX, p. 214; App. II, 11, p. 33)
Giovanni Palmerio
Definizione. - Per i. s'intende un aumento prolungato del livello dei prezzi, che può essere di diversa entità. Se l'incremento è molto [...] dei prezzi P: l'inflazione è generata dall'aumento della quantità di moneta come sostengono i monetaristi. Se invece V è variabile, gl'incrementi di M non hanno un effetto certo su P, ma bisogna guardare alle variazioni di MV, cioè della domanda ...
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PRODUTTIVITÀ
Martino Lo Cascio
Vincenzo Lo Iacono
(App. III, II, p. 493)
Il termine p. è usato nella teoria economica per indicare l'apporto di uno o più fattori (input) al processo produttivo di un [...] e produzione, le interdipendenze fra prezzi e quantità di domanda e di offerta in tutti i mercati, essendo cruciali le variabili distributive del prodotto netto fra fattori primari.
La gamma di tali misure è assai ampia e comporta, per l'utilizzatore ...
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WALRAS, Marie-Esprit-Léon
Alfonso De Pietri-Tonelli
Economista, figlio del precedente, nato a Evreux (Normandia), il 18 dicembre 1834, morto a Clarens, presso Losanna, il 5 gennaio 1910.
Prese le mosse [...] proposito, l'utilità intensiva misurabile e di avere anche considerato l'utilità estensiva e intensiva fissa e non variabile, per far figurare soltanto implicitamente e non esplicitamente il tempo nell'espressione analitica dell'utilità e non uscire ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...