LITTA BIUMI, Pompeo
Andrea Moroni
Nato a Milano il 24 sett. 1781 dal conte Carlo Matteo e da Antonia di Carlo Brentano, apparteneva a uno dei molti rami nei quali la casata Litta si era suddivisa, quello [...] un diagramma ad albero discendente dove, a ogni personaggio degno di menzione sono dedicate note biografiche di estensione variabile da poche righe a più colonne. Caratteristica non secondaria dell'opera è la presenza di ricche illustrazioni, in ...
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COSTANZI, Giulio Cesare
Umberto D'Aquino
Nacque a Contigliano (Rieti) il 25 apr. 1875 da Francesco (parente del costruttore del teatro dell'Opera di Roma) e Rita Nardi. Laureatosi in ingegneria civile [...] delle eliche dei dirigibili militari P1, P2, P3, studio sperimentale sul funzionamento di un tipo di elica a passo variabile, poi tradotto in tedesco e divenuto argomento di lezioni alla Sorbona. Notevole è pure l'opera Elementi per un nuovo ...
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FAVAGROSSA, Carlo
Lucio Ceva
Nato a Cremona il 22 nov. 1888 da Luigi e da Carolina Bastoni, entrò nel 1906 all'Accademia di Torino uscendone nel 1909 sottotenente del genio. Col grado di tenente servi [...] fornito armi, cosa che Mussolini rifiutò (febbraio 1940). Una volta in guerra, si dipese solo dal buon volere tedesco, variabile e comunque gravato dalla strettoia dei trasporti, mentre poco giovava l'impari gara con l'alleato per attingere alle ...
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GIANFIGLIAZZI, Bongianni (Bonjohannes)
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 9 marzo 1418 da Bongianni di Giovanni e da Simona di Giovanni Tosinghi, ambedue discendenti da antichissime famiglie magnatizie, [...] poteri assoluti nella condotta di operazioni militari o in quella di trattative diplomatiche, con mandato di durata variabile e determinato dalle circostanze. In questo caso l'emergenza era rappresentata dalle minacce dei Veneziani e la magistratura ...
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MALATESTA (de Malatestis), Malatesta detto Malatesta della Penna
Anna Falcioni
Nato attorno al 1183, forse a Pennabilli (come potrebbe testimoniare l'appellativo "della Penna" convenzionalmente attribuitogli [...] - la minaccia proveniva in particolare dal fronte cesenate - garantendo, in tempo di guerra, una presenza stabile in città e variabile da uno a tre mesi in tempo di pace. Tutti i possedimenti malatestiani, inoltre, erano rimessi al podestà, Ottone di ...
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FAOSTINO da Toscolano
Walter Bianchini
Al secolo Luca di Domenico Bartoli, nacque a Toscolano (ora frazione di Avigliano Umbro, prov. di Terni) nel 1595; divenne chierico nel convento dei minori riformati [...] Todi (ms. 204). L'Itinerario, redatto sulla scorta di un diario, consta di 509 pagine ed è suddiviso in 63 capitoli di lunghezza variabile; i primi 36 trattano del viaggio a Gerusalemme e negli altri luoghi del Levante dal 1633 al 1643, segue poi nei ...
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AQUINO, Francesco Maria Venanzio d', principe di Caramanico
Antonello Scibilia
Nato a Napoli il 27 febbr. 1738 da Francesco, duca di Casoli. La sua introduzione a corte, avviata assai per tempo, fu [...] a corte, che nella pratica quotidiana dei mondo tende a dare un rilievo assai spiccato all'azione del singolo individuo, azione variabile a seconda dei suoi umori e momentanei stati d'animo. Pertanto l'A. era meno consequenziario del Caracciolo, a ...
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DE STEFANI, Alberto
Franco Marcoaldi
Nato il 6 ott. 1879 a Verona da Pietro e da Carolina Zamboni, studiò presso la scuola superiore di commercio a Ca' Foscari a Venezia e nella facoltà giuridica dell'università [...] pertanto nel sindacato il primo soggetto sociale distruttore di ricchezza, arrogantesi per di più il diritto di considerarsi variabile indipendente di un sistema sociale di cui finiva in tal modo per impedire lo sviluppo armonico e preordinato ...
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LIPPOMANO, Girolamo
Giuseppe Gullino
Terzogenito del patrizio Giovanni di Girolamo e di Chiara Gussoni di Andrea, nacque a Venezia il 13 apr. 1538.
Dopo il fallimento del banco dell'omonimo nonno del [...] II suo fratellastro aveva conferito la luogotenenza generale in Italia.
Don Giovanni rappresentava una sorta di variabile indipendente nel contesto della politica mediterranea, data l'autonomia di azione che gli consentiva di prendere decisioni ...
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BADOER, Giacomo
Raimondo Morozzo della Rocca
Tommaso Bertelè
Nacque a Venezia il 19 febbr. 1403 da Sebastiano (m. 1405) e da Agnesina, il cui casato è incerto (morta poco oltre il 1420). Fu l'ultimo [...] bizantine, sia che le operazioni avvenissero in questa valuta sia che avvenissero in altra, trasformata poi in quella bizantina al variabile cambio del giorno. Le monete sulle quali è basato il Libro sono perciò iperperi e carati, che in quell'epoca ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...