INFORMAZIONE, Teoria della
Enzo CAMBI
*
La nozione di informazione, già identificantesi con quella di "comunicazione", "notizia" e simili, ha subìto negli ultimi anni un'evoluzione in virtù della quale [...] di qualche caratteristica di coerenza o sistematicità che il segnale possa manifestare. Il valor medio del prodotto di due variabilicasuali a valor medio nullo (caso a cui ci si può sempre ricondurre riferendo le escursioni alla media) è ...
Leggi Tutto
Televisione
Luigi Rocchi
Carlo Sartori
Giuseppe Santaniello
Aldo Grasso
Giuseppe Cereda
Federico di Chio
Peppino Ortoleva
(XXXIII, p. 439; App. II, ii, p. 964; III, ii, p. 914; IV, iii, p. 600; [...] o rallentare i processi di modificazione sulla base di variabili interne al corpo dell'audience (età, istruzione, censo tentata la strada del telefilm di serie, con le prime casuali puntate nel lungometraggio d'autore: valgano per tutti gli esempi in ...
Leggi Tutto
INFORMAZIONE, SCIENZA DELLA
Roman Tirler
Pierluigi Ridolfi
Stefano Ceri e Alfonso Fuggetta
Tecnologie della comunicazione di Roman Tirler
Sommario: 1. Introduzione. 2. Tecniche di comunicazione dati: [...] come l'X.25, in cui pacchetti di dati di lunghezza variabile sono trasmessi in multiplex sopra un'interfaccia di linea, nel caso dall'uso della scelta di numeri generati in modo casuale per influenzare l'evoluzione della valutazione. In tal modo ...
Leggi Tutto
LIBRO
Guglielmo Cavallo
Armando Petrucci
Giuliano Vigini
Il libro nell'antichità e nel Medioevo
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
Nel lungo arco di tempo dall'antichità al basso Medioevo il libro [...] francese in lingua.
Superata la fase sperimentale, caratterizzata dalla casualità delle scelte, il libro 'editoriale' era ormai in il panorama complessivo - al di là delle situazioni molto variabili da paese a paese dovute alla diversa incidenza dei ...
Leggi Tutto
Informazione, trattamento e trasmissione della
FFrancesco Carassa e Emilio Gatti
di Francesco Carassa e Emilio Gatti
Informazione, trattamento e trasmissione della
sommario: 1. Introduzione. 2. Quantità [...] di intensità fra loro confrontabile e con fasi casuali e indipendenti, è la distribuzione di Rayleigh ( I2(p)=C(p)V1(p)+D(p)I1(p) (6)
che legano le due variabili del segnale d'uscita a quelle del segnale d'entrata e che sono le relazioni più generali ...
Leggi Tutto
Pubblicità
S. Watson Dunn
sommario: 1. Introduzione. 2. La pubblicità come comunicazione: a) obiettivi della pubblicità; b) il processo di comunicazione pubblicitaria; c) ostacoli a un'efficace comunicazione [...] semplice di tale processo è rappresentato nella fig. 1. Le variabili manipolabili che vi compaiono sono note in inglese come le ‛5 e gli atteggiamenti della gente sono motivati e non già casuali. Il processo della motivazione è in verità, di solito ...
Leggi Tutto
Contenuto, analisi del
Franco Rositi
1. Definizione
La locuzione 'analisi del contenuto' copre un vasto campo di procedure metodologiche che hanno il fine di tracciare con rigore un sintetico profilo [...] di complessità e di incertezza da generare applicazioni casuali. È bene, invece, che si fondino su un quotidiano; ciascuna di queste unità sarà poi classificata entro variabili (favorevole/sfavorevole, presente/passato, vertici/base, ecc.) rispetto ...
Leggi Tutto
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
probabilita
probabilità s. f. [dal lat. probabilĭtas -atis]. – 1. Carattere di ciò che è probabile; condizione di un fatto o di un evento che si ritiene possa accadere, o che, fra più fatti ed eventi possibili, appare come quello che più ragionevolmente...