Nel periodo 1927-47 numerosi sono stati i progressi dell'astrofisica sia nel campo dei mezzi strumentali, sia in quello delle osservazioni e scoperte, e tecnico.
Per la fisica solare, che ha assunto notevole [...] varî tipi di stelle e sistemi binarî o multipli. Si è sempre più affermata l'ipotesi che le variabili cefeidi sono stelle "pulsanti", che cambiano periodicamente di volume, probabilmente sempre per effetto di instabilità interna nella trasformazione ...
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(V, p. 105; v. anche astrofisica, in questa Appendice)
I rapporti operativi stabilitisi nel corso degli anni tra l'a. e l'astrofisica hanno subito nel trascorrere del tempo notevoli evoluzioni. In particolare [...] , in modo da poter utilizzare l'imponente parco strumentale a disposizione, tra cui anche i rivelatori di nero (per es., Cyg X-1). L'emissione X è in generale variabile nel tempo su scale che vanno dalle ore agli anni. L'interpretazione più ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Ottica, scienza dei pesi e cinematica
Katherine Tachau
John D. North
Johannes M.M.H. Thijssen
Ottica, scienza dei pesi e cinematica
'Perspectiva': [...] argomentazione sulla velocità che tale forza può produrre in un peso variabile in ragione inversa al peso (vi sono autori moderni ‒ a sostanziale, pesantezza e leggerezza erano al massimo cause strumentali di ordine inferiore. Dopo Duns Scoto, autori ...
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Scienza greco-romana. Tolomeo
Ferruccio Franco Repellini
Tolomeo
L'indagine scientifica
Di Claudio Tolomeo si sono conservate numerose opere, che nel loro insieme coprono un ampio settore dell'enciclopedia [...] E per l'equante (v. oltre); le lettere greche indicano angoli variabili; l'inclusione in parentesi angolari (⟨ ⟩) indica che si fa quell'abbandono in questo modo, cioè al modo di uno strumentalista. Ora, ciò si scontra con il fatto che Tolomeo si ...
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BOSCOVICH (Bošković), Ruggero Giuseppe (Ruder Josip)
Paolo Casini
Nacque a Ragusa (Dubrovnik) il 18 maggio 1711 dall'agiato mercante serbo Nikola e da Pavica Betere (Bettera), di origine bergamasca. [...] una curva asintotica: in ascissa sono rappresentate le distanze variabili tra due punti, in ordinata le forze attrattive- di Euclide; nella teoria della correzione degli errori strumentali formulò un metodo assai simile a quelli successivi di ...
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GEOLOGIA PLANETARIA
Bruno Accordi
. Questo nuovo ramo della g. è anche indicato, in senso più generale, con il nome di "g. cosmica"; ma poiché sarà ben difficile, almeno per molti decenni, che pervengano [...] passata vicino a Mercurio, trasmettendo a terra dati strumentali e 2300 fotografie (altre riprese sono avvenute nei fascia compresa tra l'equatore e il tropico sono state rilevate temperature variabili fra 120 e 145 °K. Uno dei suoi satelliti, Io, ...
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NEBULOSE (XXIV, p. 480)
Giuseppe Armellini
L'astronomia nebulare ha compiuto recentemente grandi progressi, che hanno notevolmente modificato le antiche idee sopra le nebulose.
Classicazione delle nebulose. [...] costellazione della Chioma di Berenice. I nostri mezzi strumentali non hanno consentito finora di andare più lungi; esposizione) lo splendore apparente di stelle di tipo conosciuto (variabili Cefeidi, stelle novae, ecc.) contenute nella nebulosa e ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Astronomia, computo e astrologia
Bruce S. Eastwood
Astronomia, computo e astrologia
L'astronomia
Quando Prudenzio (348-403 ca.) [...] via ben al di là di quella di Macrobio, spiegando i moti variabili dei pianeti attraverso le tecniche degli eccentrici e degli epicicli. Dal IX fu considerato come astronomia, dipendente da tecniche strumentali, e i suoi calcoli divennero soltanto ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Le origini dell'astronomia arabo-islamica
David Pingree
Miquel Forcada
Jean-François Oudet
Régis Morelon
Le origini dell'astronomia [...] direttamente, a patto di rispettare le condizioni strumentali summenzionate.
Il funzionamento dei grandi osservatori e α3=0, dove α0 rappresenta il valore limite delle prime due variabili.
La fig. 14b si riferisce invece al caso in cui la Luna ...
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L'Ottocento: astronomia. I grandi telescopi dell'Ottocento
Allan Chapman
I grandi telescopi dell'Ottocento
Da quando le osservazioni di Galilei del 1610 modificarono sostanzialmente le prospettive dell'astronomia [...] utilizzò per la monumentale ricognizione delle stelle binarie, variabili e colorate, visibili dall'emisfero settentrionale, per la Brashear e Henry Fitz.
Una delle innovazioni strumentali più significative del periodo astrofisico, avvenuta intorno ...
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ballata
s. f. [der. di ballare; come antico componimento poetico, è prob. dal provenz. balada; come racconto romantico, è dall’ingl. ballad]. – 1. non com. Atto del ballare, giro di ballo; meno raro, in questo senso, il dim.: fare una ballatina,...
momento
moménto s. m. [dal lat. momentum, der. della radice di movere «muovere»; propr. «movimento, impulso; piccolo peso che determina il movimento e l’inclinazione della bilancia», da cui i sign. estens. e traslati di «piccola divisione...