SOCIAL NETWORK.
Paolo Marocco
– Differenze tra social network e community. Sviluppo e prospettive. Confronti tra social network. Ricadute commerciali e proliferazione dei social network. Bibliografia
Un [...] e piuttosto privi di aspettative, mentre quelli deboli sono variabili, instabili ma ricchi di piacevoli sorprese (nella percentuale in distanza, e quelle costituite da legami deboli e casuali, afferenti a fenomeni di subcultura (in genere ammiccanti ...
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La t. del c. studia i metodi per capire, governare e modificare il comportamento di sistemi dinamici, naturali o artificiali, al fine di guidarli a raggiungere finalità assegnate. Per sistema dinamico [...] veicolo lungo la strada e la sua velocità) sono dette variabili di stato (o stati) del sistema. Una descrizione dello stabilità del sistema controllato e la sua sensibilità alle imprecisioni casuali (rumore) e ai ritardi delle misure. Una delle ...
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Si tratta di disciplina recente nell'ambito pedagogico (il termine è composto dal greco δόϰιμοϚ, "esaminato", "saggiato", e di −logia, e vale "studio delle tecniche di valutazione"), sviluppatasi negli [...] viene chiamato ''criterio''; in quel caso le variabili di tempo, fatica, numero di prove vengono commisurate la differenza fra le medie dei due gruppi eccede la mera oscillazione casuale. Di solito, basta che la differenza sia almeno il triplo dello ...
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La t. del c. può essere definita come il ramo della statistica che si occupa specificamente delle rilevazioni campionarie nel loro aspetto metodologico. È difficile, se non impossibile, tracciare in modo [...] umana, età, statura e reddito) l'universo dei c. può essere rappresentato come insieme delle determinazioni d'una variabilecasuale n-pla (dove n indica il numero delle unità che compongono il c.) a componenti indipendenti e identicamente distribuite ...
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. In etologia si designa con tale termine una classe di reazioni motorie di organismi non sessili (animali, vegetali unicellulari, batteri), che sono dovute soltanto a variazioni dell'intensità di certi [...] larve di Tenebrio, il comune verme della farina), con ampia variabilità delle reazioni a seconda dell'età, del ritmo diurno, dello . Insetti), la nuova direzione assunta è veramente casuale rispetto allo stimolo, secondo la definizione della cinèsi ...
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RISCHIO (fr. risque; sp. riesgo; ted. Risiko; ingl. risk)
Giovanni DEMARIA
Il termine rischio abbraccia due concetti categoricamente differenti: il rischio statico e il rischio dinamico. Il primo è dato [...] la ragione della grande incertezza circa lo stato futuro delle variabili sociali, e cioè andamento delle curve di domanda e di affari; profitti e perdite che sono dovuti alle variazioni casuali della mortalità, del saggio d'interesse, delle spese ...
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Evoluzione
Giuseppe Montalenti
Luigi L. Cavalli-Sforza
di Giuseppe Montalenti, Luigi L. Cavalli-Sforza
EVOLUZIONE
L'evoluzionismo nella cultura del XX secolo di Giuseppe Montalenti
sommario: 1. Introduzione. [...] il neodarwinismo. Infatti le mutazioni sono la sorgente prima della variabilità, su cui opera la selezione, come è dichiarato nell' selezione naturale. Il cambiamento che è avvenuto nel DNA è casuale, nel senso che esso non è diretto dall'organismo in ...
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Energia
Arnaldo M. Angelini
Arnaldo M. Angelini
Enrico Comellini e Luigi Paris
Pierre Ailleret
Fonti primarie di energia, di Arnaldo M. Angelini
Economia e conservazione dell'energia, di Arnaldo [...] di circostanze di natura casuale sia di ragioni d'ordine ciclico. La considerazione di questa variabilità nel tempo conduce al inizialmente trasmettere, a corrente costante di 45 A e tensione variabile fino a 2.200 V, una potenza massima di 100 ...
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Sistemi complessi, fisica dei
Giorgio Parisi
Sommario: 1. Che cos'è un sistema complesso. 2. Il prototipo di un sistema complesso. 3. I sistemi amorfi. 4. I vetri di spin: a) Considerazioni generali. [...] (1 o – 1) e corrispondono agli spins. Per ogni possibile coppia di punti primi vicini (i,k), viene introdotta una variabile Ji,k, che viene scelta casualmente pari, a 1 o a – 1 con uguale probabilità. L'energia HJ [σ] è data dalla somma su tutte le ...
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Sangue
AAusten F. Riggs
Guido Modiano
Angelo Baserga e Giovanni Diego Grusovin
Corrado Baglioni
Edoardo Storti e Salvatore Carlo Rizzo
Emoglobina, di Austen F. Riggs
Genetica del sangue, di Guido [...] non i geni ma delle variazioni fenotipiche su base genetica, e la scelta non era affatto casuale ma effettuata sulla base della variabilità; infine su questo campione di geni, peraltro gravemente viziato e di dimensioni sconosciute, era eseguibile un ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
probabilita
probabilità s. f. [dal lat. probabilĭtas -atis]. – 1. Carattere di ciò che è probabile; condizione di un fatto o di un evento che si ritiene possa accadere, o che, fra più fatti ed eventi possibili, appare come quello che più ragionevolmente...