ISTOLOGIA (XIX, p. 670; App. II, 11, p. 69)
Angelo BAIRATI
L'introduzione delle metodiche di analisi chimica, biofisica e di submicroscopia elettronica nello studio dei materiali differenziati e relativamente [...] sostegno;
b) cellule gliali ectodermiche di forma molto variabile ed aventi stretti rapporti con i neuroni e con le .
I globuli rossi sono derivati cellulari ad architettura molecolare complessa: il loro scheletro è formato da una lipo-carbo-proteina ...
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L'ominazione
Giacomo Giacobini
Phillip V. Tobias
Bernard Wood
Silvana Condemi
Il concetto di uomo negli studi sull'evoluzione umana
di Giacomo Giacobini
La pubblicazione del saggio di T.H. Huxley [...] . Anche le dimensioni e la robustezza delle mandibole sono variabili: quelle pertinenti a individui grandi hanno un corpo più robusto, con premolari dalle corone e radici complesse. Le nostre conoscenze circa lo scheletro postcraniale provengono ...
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Le analisi di laboratorio
Giorgio Federici
Il termine 'analisi cliniche' è entrato nel linguaggio comune per identificare una branca della medicina che in questi ultimi decenni ha avuto un impetuoso [...] elettrica che provvede all'aspirazione e alla successiva erogazione del liquido. Sono quasi sempre a volume variabile e sono costituiti da un complesso meccanismo di erogazione e da una serie di tubi di teflon. I diluitori automatici provvedono al ...
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L'Ottocento: biologia. Da Lamarck a Darwin
Antonello La Vergata
Da Lamarck a Darwin
Jean-Baptiste Lamarck
La prima teoria compiuta dell'evoluzione fu formulata da Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829). [...] serie lineare e regolare. L'ordine dal semplice al complesso, tuttavia, è quello seguito dalla Natura stessa nel produrre . Lyell riconosce che ogni specie è dotata di una certa variabilità nei suoi caratteri ma questa, per quanto ampia possa essere ...
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Antropologia ed etnologia
Fred W. Voget
Introduzione
Il termine antropologia deriva dal greco ἄνθϱωποϚ, uomo, e da λόγοϚ, discorso. Il termine etnologia deriva da ἔθνοϚ, popolo o razza. Alla lettera, [...] .Il processo di diversificazione e di specializzazione del secondo dopoguerra ha portato nuove variabili da prendere in considerazione, e questo ha reso più complesse le spiegazioni e ha introdotto la tendenza a sostituire le relazioni causali ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1981-1990
1981-1990
1981
Il sistema operativo MS-DOS. Tale sistema, realizzato dalla Microsoft e destinato a dominare nel suo settore, è utilizzato per la prima [...] . Louis de Branges dimostra una famosa congettura di Bieberbach, enunciata nel 1912: data una funzione di una variabilecomplessa, analitica e univalente, definita nel disco unitario, l'ennesimo coefficiente an della sua serie di Taylor verifica ...
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Ultrastrutture biologiche
AAngelo Bairati
di Angelo Bairati
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) definizione; b) cenni storici. □ 2. Le ultrastrutture elementari: a) strutture filamentose; b) strutture laminari; [...] (v., 1972), hanno fornito per il medesimo materiale dimensioni variabili fra 100 e 250 nm. Non è stato però chiarito i ribosomi giacciono su uno stesso piano; l'altra, più complessa, consistente in una lunga spirale dove si riconosce un asse intorno ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] in geometria algebrica. Negli anni successivi, il francese Jean-Pierre Serre riformulerà ed estenderà tutta la teoria della variabilecomplessa in termini di fasci e per questo sarà insignito della medaglia Fields nel 1954.
Dimostrazione completa del ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
François Duchesneau
L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
Nella storia delle scienze, come [...] di queste forze permetterebbero il formarsi di organizzazioni complesse. La produzione di queste organizzazioni si può interpretare come espressione diacronica ‒ e di fatto contingente e variabile ‒ di germi (Keime) e di disposizioni (Anlagen) che ...
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La grande scienza: introduzione
Enrico Alleva
Sergio Carrà
Gilberto Corbellini
Giorgio Parisi
La grande scienza
Le attività di ricerca scientifica abbracciano oggi un enorme numero di settori e di [...] (diciamo 8000) presenti all'interno di un contenitore di dimensioni variabili e osservare cosa succede: cioè se l'argon si comporta come temi prescelti dovrebbero essere in grado di esaurire la complessità di un dominio entro il quale si sviluppa la ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....