Oligopolio
Renzo Bianchi
Marco Dardi
1. Introduzione
All'origine della nozione di oligopolio è l'idea che un mercato con pochi venditori, o di "concorrenza fra pochi" (v. Fellner, 1949), abbia caratteristiche [...] e marginale. Indicando il prezzo di vendita con la variabile p, l'espressione (p-c)xi rappresenta quindi i quindi costi dati da cxi; e se X=x₁+x₂ è la quantità complessivamente prodotta dalle due imprese, il prezzo a cui la domanda di mercato la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola napoletana
Lilia Costabile
Nell’arco di tutto il Settecento, la giovane scienza dell’economia si avvale, nel suo farsi autonoma, del contributo della Scuola napoletana. Privilegiati dagli economisti [...] , pp. 110-11, 163, 211, 276).
Più sfumate, complesse o cangianti appaiono le posizioni sul commercio estero: pur sostenendone la libertà
Ma nel breve periodo l’alzamento ha effetti sulle variabili reali, a causa della «lentezza con cui la moltitudine ...
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Mediterraneo, mondo
BBerardo Cori
di Berardo Cori
Mediterraneo, mondo
sommario: 1. Il mondo mediterraneo come 'regione' della Terra. 2. Qualche mutamento fisico, lento ma non impercettibile. 3. L'evoluzione [...] scende ovviamente al di sotto del 2° nelle economie evolute e complesse come quelle francese e italiana, e ancor di più nei pochi il livello socio-economico-demografico raggiunto dagli Stati e variabile fra gli estremi teorici di 0 e 1 - vede ...
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Economia e politica industriale
Giovanni Zanetti
Nuovo campo di studi o evoluzione della teoria tradizionale?
A partire dai primi anni sessanta è comparso e si è gradualmente diffuso negli statuti di [...] differenziata sia delle opportunità tecnologiche, sia del diverso grado di appropriabilità.
Nella complessa intelaiatura di azioni e reazioni tra progresso tecnico e variabili esplicative si enuclea il filone forse più rilevante degli studi di Nelson ...
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Società commerciale
Gastone Cottino
Imprenditore, impresa, società. Dall'impresa individuale alla società commerciale
È imprenditore, per l'art. 2082 del Codice civile, "chi esercita professionalmente [...] Stati Uniti. L'albero genealogico della società per azioni è lungo, complesso e controverso (v. Sayous, 1902; v. Goldschmidt, 1891; è frequentemente messa in discussione - oltre che dalle variabili della prassi di cui si è innanzi discorso - da ...
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La grande crisi del nuovo secolo
Luigi Spaventa
Fra la metà degli anni Novanta del 20° sec. e i primi sei anni di quello successivo, l’economia mondiale conobbe uno sviluppo senza precedenti nella storia [...] del rischio e della redditività di prodotti finanziari complessi (per es., delle opzioni, con il diffusissimo insostenibile per molti mutuatari l’onere dei debiti contratti a tasso variabile. Le agenzie di rating cominciarono a rivedere al ribasso le ...
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Dirigenti
Alberto Martinelli
Premessa
La parola dirigente definisce, in senso lato, qualsiasi ruolo di comando e di leadership nelle varie sfere dell'attività umana (economica, politica, religiosa, [...] finanziari, i sindacati, ecc. L'attuazione delle decisioni strategiche, che comporta complessi problemi di programmazione, previsione e gestione di una pluralità di variabili interne ed esterne all'azienda, implica anche la delega della maggior parte ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Economia e criminalità
Ernesto U. Savona
Introduzione
Motivi economici sono spesso alle origini di comportamenti criminali orientati al profitto. Il comportamento criminale, a esclusione di quello provocato [...] quel reato, f la sanzione prevista per quel reato, e u una variabile che cumula tutti gli altri fattori che al di là di quelli previsti in cui i criminali si trovano a operare diviene complesso, tanto più essi necessitano di esperienza professionale e ...
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Impresa
Franco Amatori
di Franco Amatori
Impresa
sommario: 1. L'impresa all'alba del XXI secolo. 2. Le declinazioni 'regionali': a) gli Stati Uniti; b) l'Europa; c) il Giappone. 3. Conclusioni. □ Bibliografia.
1. [...] ).
In questo quadro generale si possono individuare alcune variabili che permettono di caratterizzare le diverse situazioni nazionali o che decide l'allocazione delle risorse per l'intero complesso, e il livello manageriale, che agisce nelle unità ...
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Regolamentazione e deregolamentazione
Sandro Amorosino
1. Precisazioni terminologiche e distinzioni concettuali
Il termine 'regolamentazione', come quello speculare 'deregolamentazione', è fortemente [...] le forme delle riorganizzazioni mutano a seconda della struttura iniziale. Le sequenze giuridiche sono - dunque - variabili e a volte complesse: vi sono in primo luogo privatizzazioni dirette, mediante la cessione della maggioranza o della totalità ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....