VOLTA (XXXV, p. 566; App. II, 11, p. 1123)
Giulio KRALL
È costante l'attualità di queste strutture bidimensionali per l'efficacia dei regimi statici che in esse si realizzano e per le elevate questioni [...] le applicò con notevoli vantaggi trattandole però come un insieme di archi sovrapposti indipendenti. I quali sono dunque tutti archi circolari di eguale apertura, quindi a raggio variabile a seconda della forma della valle. Il calcolo di queste dighe ...
Leggi Tutto
(VIII, p. 782; App. IV, I, p. 360)
L'industrializzazione nel campo dell'ingegneria civile ha avuto negli ultimi anni un impulso notevole: essa è tuttavia, almeno in Italia, ancora legata alla realizzazione [...] esistenti, si vanno sempre più affermando ponti mobili elevatori a elementi modulari di larghezza variabile, sostenuti da colonne a traliccio d'acciaio, completamente indipendenti dalle facciate oppure ancorate a esse (in tali casi si arriva anche ai ...
Leggi Tutto
FONDAZIONI (XV, p. 611; App. II, 1, p. 958; III, 1, p. 652. Vedi anche Geotecnica, App. II, 1, p. 1030; Terreni, Meccanica dei, App. II, 11, p. 983; App. III, 11, p. 946)
Carlo Viggiani
Teorie e metodi [...] che assimila il terreno di f. a un letto di molle indipendenti. Il procedimento, ancora in uso per la sua semplicità, è ) il cui coefficiente di reazione può essere costante ovvero variabile con la profondità (fig. 3). Le soluzioni, esprimibili ...
Leggi Tutto
CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] per la sua capillare diffusione, si presenta come una caratteristica comune dell'urbanistica duecentesca e trecentesca, indipendentemente dalle variabili del potere politico-istituzionale. La c. europea del Tardo Medioevo dovette la propria immagine ...
Leggi Tutto
Territorio, pianificazione e sistemazione del
Corrado Beguinot
con la collaborazione di Luigi Dadda
Giampio Bracchi
Adriano De Maio
Giorgio Noseda
di Corrado Beguinot, con la collaborazione di Luigi [...] del sistema in oggetto (cioè quali sono gli elementi e le variabili da considerare).
Il secondo orientamento deriva dalle teorie del ‛controllo automatico' che, resesi indipendenti dalle applicazioni immediate per cui erano state create, hanno via ...
Leggi Tutto
CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] già a partire dal 9° secolo.Di lunghezza e sezione variabili, la spina era di norma realizzata dalla medesima fusione della a sancire in senso derivativo la relazione fra c. processionale, indipendente dall'asta e di fatto da questa separabile, e c. ...
Leggi Tutto
AVORIO
R. Pinder-Wilson
Gli a. rappresentano una varietà relativamente particolare di oggetti artistici medievali. Essi appartengono infatti alla micro-scultura, dato che si tratta per lo più di rilievi [...] 'attività di una miriade di centri ben differenziati e indipendenti, dominati da personalità affermate ma talvolta contraddittorie. Si . Le fasce a rosette inquadrano formelle di dimensioni variabili in cui sono raffigurati i soggetti più diversi, ...
Leggi Tutto
MANTEGNA, Andrea
Michele Di Monte
Nacque, molto probabilmente nel 1431 - o al massimo alla fine del 1430 - a Isola di Carturo, o Insula de supra, come era allora designata nei documenti, oggi ribattezzata [...] ancorché oggetto di datazioni congetturali sensibilmente variabili, comunque contrassegnate da una caratteristica 1491 doveva essere comunque già in grado di ricevere commissioni indipendenti, se in quell’anno risulta sicuramente al lavoro nella nuova ...
Leggi Tutto
CASA
F. Cresti
Il termine c. deriva dal lat. casa, propriamente 'c. rustica', che appare attestato nei documenti medievali solo a partire dal sec. 12° - la significativa variante accasamenta è spesso [...] sviluppo spaziale più limitato, costituito da uno o più ambienti indipendenti e non differenziati a seconda del loro uso prevalente (Tchalenko, di un cortile di forma rettangolare - di dimensioni variabili in relazione all'importanza della c. - è ...
Leggi Tutto
BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] Le denominazioni di ecclesia e di b. sono quindi tra loro indipendenti, anche se l'uso distinto dei termini può servire a raccoglieva, all'inizio, senza un riferimento costante, le variabili potevano anche riguardare la mancanza di elementi quali l' ...
Leggi Tutto
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
indipendente
indipendènte agg. [comp. di in-2 e dipendente, part. pres. di dipendere]. – In generale, che non dipende, che non è soggetto o subordinato ad altre persone o ad altre cose. In partic.: 1. Di stato (o nazione), non soggetto alla...