Storia della messa in Italia
Manlio Sodi
Sommario: Premessa ▭ Dal 1861 al 4 dicembre 1963. Dall’Unità d’Italia al pontificato di Pio X (1861-1914) - Il sorgere e lo sviluppo del movimento liturgico [...] può essere richiamato dalla ritualità liturgica o dalle statistiche di partecipazione. Né va dimenticato quanto accaduto sia si sta celebrando11.
All’introito, che appartiene alle parti variabili della messa e che ha la funzione di introdurre alla ...
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La morale familiare
Emmanuel Betta
La disciplina morale della famiglia e delle relazioni che la compongono ha assunto nel corso del tempo un ruolo sempre più centrale nel discorso della Chiesa cattolica. [...] esito di una complessa costruzione sociale e culturale, plasmata dalle variabili contingenti legate allo spazio e al tempo e, per questo, profilo demografico della popolazione italiana disegnato dalla statistica e dalla demografia, infatti, presenta ...
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Dalla medicina alternativa alla medicina integrata
Francesco Bottaccioli
Il primo organismo statale a occuparsi nel mondo occidentale di medicine e terapie diverse da quelle convenzionali è stato l’Office [...] Gran Bretagna.
In Italia, un’indagine dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) sul finire del 20° sec. registrava un valore del di Arndt e Schulz) studiando la risposta di dosi variabili a estratti di cedro rosso sulle infezioni fungine.
Negli ...
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Meteorologiche, previsioni
AAndrea Buzzi
di Andrea Buzzi
Meteorologiche, previsioni
sommario: 1. Cenni storici. 2. I modelli numerici di previsione e l'avvento del calcolatore elettronico. 3. L'assimilazione [...] è l'interpolazione ottimale, introdotta dal russo Lev S. Gandin nel 1963) che applicano criteri statistici e dinamici per determinare i valori delle variabili all'istante iniziale della previsione.
Si può dire, più in generale, che lo scopo dell ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Bernardino Fantini
Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Il XIX sec. rappresenta una fase fondamentale nello [...] di una tale eventuale patogenicità, della grande variabilità delle manifestazioni cliniche e geografiche di una infezione " (Farr 1852). Farr tentò di stabilire, servendosi di dati statistici, una sorta di 'legge delle epidemie', in modo da poterne ...
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Sistemi fiscali
AAlberto Zanardi
di Alberto Zanardi
Sistemi fiscali
sommario: 1. Introduzione. 2. Alcuni elementi quantitativi. 3. Le riforme dei sistemi fiscali negli anni ottanta e novanta: caratteri [...] quello realizzato nei paesi scandinavi (Stati unitari).
Le statistiche consentono tuttavia di cogliere soltanto gli aspetti più generali modo strategico e non coordinato le proprie variabili fiscali attraverso la continua e generalizzata riduzione ...
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Rischi e benefici delle innovazioni finanziarie
Renato Filosa
I cambiamenti della struttura finanziaria
Negli ultimi trent’anni, e soprattutto a partire dagli anni Novanta del 20° sec., i sistemi finanziari [...] solo una parte del più ampio insieme di indicatori statistici dell’integrazione finanziaria e delle differenze nel grado d Paesi, e che esso è tanto maggiore quanto più alta è la variabilità del reddito del Paese che apre all’estero e quanto più basso ...
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GRUPPI
Ugo Fabietti e Franca Olivetti Manoukian
Antropologia
di Ugo Fabietti
Introduzione
Nella letteratura antropologica il termine 'gruppo' compare all'interno di contesti assai vari, tanto a livello [...] gruppo si presenta come il prodotto, sul piano statistico, della concomitanza e della combinazione di diversi fattori, sociale si avverte la carenza di studi sul peso che le variabili dell'appartenenza etnica e della collocazione sociale, dell'età e ...
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Azione sociale
Raymond Boudon
Introduzione
Eliminiamo innanzi tutto un possibile equivoco: non useremo qui l'espressione 'azione sociale' nel senso politico, che oggi spesso gli viene dato, di mezzo [...] adopera spesso l'analisi causale per evidenziare l'esistenza di correlazioni statistiche fra gli indicatori economici della crescita e alcune variabili esplicative (livello d'istruzione, sviluppo dei trasporti, ecc.); analogamente, nella sociologia ...
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Mediterraneo, mondo
BBerardo Cori
di Berardo Cori
Mediterraneo, mondo
sommario: 1. Il mondo mediterraneo come 'regione' della Terra. 2. Qualche mutamento fisico, lento ma non impercettibile. 3. L'evoluzione [...] , fra maschi e femmine.
Perciò l''indice di sviluppo umano' - strumento statistico escogitato di recente per sintetizzare il livello socio-economico-demografico raggiunto dagli Stati e variabile fra gli estremi teorici di 0 e 1 - vede la Francia, l ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...