In fisica, teorie con variabili n. sono quelle che, basandosi sull’introduzione di variabili addizionali, si propongono di eliminare dalla descrizione dei processi microscopici gli aspetti intrinsecamente [...] i singoli diversi valori ottenuti nei particolari processi di misura.
L’argomentazione più convincente a favore della necessità di variabili n. fu sviluppata nel 1935 da A. Einstein, B. Podolsky e N. Rosen, i quali mostrarono con l’argomentazione ...
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dummy, variabili
Samantha Leorato
Variabili quantitative costruite per poter introdurre in un modello una variabile categorica con due o più categorie. Una variabile d. è una variabile che prende il [...] in due modi diversi. Se il modello include una intercetta, si può scrivere Yi=α+βFi+Ui. In questo caso, assumendo che la variabile Y sia il reddito, si avrà che α+β rappresenta il valore medio del reddito di una lavoratrice, mentre quello di un ...
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funzione di n variabili
funzione di n variabili funzione che dipende da n variabili indipendenti. Se le variabili sono poche, si
usa denominarle con lettere diverse, e indicare la funzione con una scrittura [...] che la tangente t forma con l’asse delle ascisse.
La definizione di continuità di una funzione di n variabili è del tutto analoga a quella di una funzione di una variabile: ƒ(P) è continua in P0 se esiste il suo limite per P → P0 ed è uguale a ƒ ...
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variabili strumentali, metodo delle
Samantha Leorato
Metodo per stimare in modo consistente (➔ consistenza) i parametri di un modello lineare della forma Y=α+β′X+U quando, a causa dell’endogeneità dei [...] e la covarianza campionaria tra Z e X. Il caso particolare in cui lo strumento è una variabile dicotomica (➔ variabile categorica), cioè una variabile che assume soltanto valore 0 o 1, è noto come stimatore di Wald. ● Nel caso di sovraidentificazione ...
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equazione differenziale a variabili separabili
equazione differenziale a variabili separabili → equazione differenziale, integrale di una. ...
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separazione delle variabili, metodo di
separazione delle variabili, metodo di metodo per la risoluzione di equazioni differenziali alle derivate parziali lineari che consiste nei seguenti passi:
a) esprimere [...] l’equazione differenziale alle derivate parziali in un sistema di equazioni differenziali ordinarie, ciascuna in una differente variabile, collegate tra loro dalle sole costanti introdotte (costanti di separazione);
e) risolvere tali equazioni;
f ...
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In italiano le parole appartenenti ad alcune ➔ parti del discorso sono soggette a flessione; presentano cioè diverse terminazioni a seconda del ➔ numero, del ➔ genere, o (come particolarmente i verbi) [...] ➔ persona, del tempo (➔ coniugazione verbale) e del modo (➔ modi del verbo). Queste parti del discorso sono perciò dette variabili. Altre parti del discorso contengono, invece, parole che mantengono sempre la stessa forma: sono gli ➔ avverbi e le ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...