Sadismo
Vittorio Volterra
Il termine sadismo venne coniato, nel 1869, dallo psichiatra R. von Krafft-Ebing, che lo derivò dal nome del marchese D.-A.-F. de Sade, scrittore francese del 18° secolo. Designa [...] in un continuum tra norma e patologia, e che nella valutazione clinica è necessario considerare una serie di variabili riguardanti fondamentalmente la capacità del soggetto di relazionarsi con l'oggetto d'amore. Infatti, anche l'attività sessuale ...
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JACOPO da Verona
Maria Elena Massimi
Figlio di Silvestro e di Agnese, è documentato a Verona, nella contrada di S. Cecilia, dal 1388 al 1442; la data di nascita 1355 è ricavabile dall'anagrafe contradale [...] di J. - stilato per affinità stilistiche con gli affreschi di S. Michele - si è attestato su pochi numeri, variabili per entità, non adeguatamente scanditi lungo il percorso esistenziale dell'artista e discordemente accolti dalla critica: un fresco ...
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DI MATTEI, Eugenio
Giuseppina Bock Berti
Nato a Messina da Pietro e Anna Rapisarda il 23 genn. 1859, si laureò in medicina all'università di Catania nel 1883 e in tale sede iniziò la sua carriera accademica [...] 1909), nei quali, sulla base di accurati esami dei processi biochimici dei terreni, con riguardo anche alle variabili delle componenti atmosferiche, evidenziò le correlazioni tra acqua e alimentazione e tra queste e talune manifestazioni patologiche ...
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DEL VECCHIO, Gustavo
Denis Giva
Nacque a Lugo di Romagna, presso Ravenna, il 22giugno 1883 da Cesare e Bice Cavalieri.
L'infanzia del D. fu turbata da un gravissimo lutto familiare: il padre fu infatti [...] integrazione dei metodo dell'equilibrio parziale con quello generale, donde l'arbitraria distinzione keynesiana tra le variabili dipendenti e quelle indipendenti del modello, e soprattutto i fondamenti essenzialmente statici delle principali sezioni ...
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DWERG, Hermann (Armanno)
Paul Berbee
Nacque a Herford, nella regione della Vestfalia (anche allora diocesi di Paderbom). La sua data di nascita è ignota, ma basandosi sulle date di acquisizione dei primi [...] (Guttstadt), S. Leubin (Deventer), S. Paolo (Liegi), S. Vittore (Xanten), a Wildeshausen e Wloclawek. Sempre per periodi variabili fu titolare di benefici senza cura d'anime in quattro chiese parrocchiali (Baindt, Herford, Neustadt presso Salisburgo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Cesare L. Musatti
Luciano Mecacci
Cesare Musatti è stato l’esponente più rappresentativo della psicologia e della psicoanalisi italiana. Nel corso della sua lunga vita egli poté partecipare personalmente [...] e avvocato Francesco Carnelutti (1879-1965), professore nell’Università di Padova. Musatti illustrò tutti i tipi di variabili che possono invalidare la testimonianza, dalle distorsioni della percezione alle deformazioni della memoria e alle influenze ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Ludovico Antonio Muratori
Elio Tavilla
Muratori è considerato uno dei precursori del dibattito sulla codificazione in Italia. Tuttavia, la sua figura è stata di recente ridimensionata dalla storiografia [...] dei giudici, i quali, tentando di adeguare soggettivamente principi astratti di giustizia al caso contingente, producono esiti variabili e imprevedibili.
Ciò che invece poteva e andava senz’altro riformato era, secondo Muratori, il maggiore tra ...
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LUCINI, Giovan Battista
Micaela Mander
Nacque a Vaiano Cremasco il 9 luglio 1639, ultimogenito di Gerolamo e di Laura Fogarola. Il padre, discendente di nobile famiglia, ebbe una buona posizione sociale: [...] provenienti probabilmente da chiese diverse (vi sono infatti alcuni soggetti che si ripetono; e anche le dimensioni sono variabili), riunite per decorare la nuova parrocchiale di Ombriano, sorta alla fine del Settecento: il colore corposo e ...
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ARENA, Celestino
Guido Melis
Nacque a Pizzoni (Catanzaro) il 7 nov. 1890, da Vincenzo, possidente, e Clementina Scandale. Secondo di cinque figli, frequentò le scuole medie a Vibo Valentia, per poi [...] Teoria generale della finanza pubblica (dove sviluppò l'intuizione del Pantaleoni sulla tendenza alla trasformazione di spese particolari variabili in spese generali costanti), cui fecero seguito, l'anno dopo, il corso sul sistema tributario e quindi ...
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ENRIQUES, Paolo
Federico Di trocchio
Nacque a Livorno il 17 ag. 1878 da Giacomo e da Matilde Coriat. Compi gli studi di medicina e scienze naturali parte a Firenze con G. Fano, parte a Napoli con F. [...] proposta da T. H. Morgan, che lo induceva ora a ritenere erronee le opinioni di P. Della Valle sulla variabilità del numero dei cromosomi, aggiunse alle tre comunemente attribuite a G. Mendel altre sei leggi che si sforzavano di ricondurre ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...