Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Manlio Rossi-Doria
Emanuele Bernardi
Manlio Rossi-Doria è stato un economista ‘sui generis’, una delle poche figure del 20° sec. che sono riuscite a coniugare lo sguardo analitico con l’impianto interdisciplinare, [...] in quegli anni attraverso una parallela attenzione verso le teorie economiche sul dualismo Nord-Sud, come per le variabili extraeconomiche, che potevano avere grande importanza nei processi di sviluppo.
L’emigrazione e la crisi del mondo contadino ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Norberto Bobbio
Gianfranco Pasquino
Norberto Bobbio è stato uno dei più influenti intellettuali italiani del 20° secolo. Per più di cinquant’anni, i suoi scritti sono stati oggetto di dibattiti, controversie, [...] come premessa e come esito della competizione sociale ed economica. Bobbio aggiunge che il concetto di eguaglianza chiama in causa tre variabili: «a) i soggetti tra i quali si tratta di ripartire i beni o gli oneri; b) i beni o gli oneri ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Augusto Graziani
Giorgio Gattei
Collocare Augusto Graziani nella storia del pensiero economico italiano non è agevole, perché egli non è stato un ‘grande’. È stato comunque uno dei fondatori in Italia [...] di carta (sia statale sia di banca) non doveva finire per provocare un aumento dei prezzi senza alcun effetto sulle variabili ‘reali’? E invece vi erano economisti che adesso si permettevano di sostenere erroneamente il contrario, come quell’Arthur C ...
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GALBANI, Egidio
Andrea Colli
, Nacque nel 1858 da Davide (1821-1903) e da Angiola Zappelli a Ballabio Inferiore, in Valsassina, ove trascorse gli anni dell'infanzia e della giovinezza, affiancando [...] . Le esportazioni, che vennero solo parzialmente colpite dalla politica deflazionistica di quota 90, si attestarono su percentuali variabili tra il 30 e il 50% della produzione totale, dirigendosi principalmente verso i mercati tedeschi, francesi e ...
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FAGGELLA, Gabriele
Carlo Bersani
Nacque a San Fele (Potenza) il 28 ag. 1856 da Gabriele e Alfonsa Marraffino in un gruppo familiare che sarà ricco di personalità considerevoli: dei fratelli Donato e [...] e spingeva la cultura giuridica italiana a valicare i confini della riflessione orlandiana e pandettistica.
Per il F. le variabili su cui articolare l'esame degli elementi produttivi del diritto positivo sono numerose, utili anche ai fini d'una ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] una delicata giustapposizione di macchie di colore retta dal "tono", dal "valore" e dal conveniente "rapporto" di queste variabili (come poi, teorizzando, si scrisse); e tale da fare uscire insensibilmente, e con un nitore tutto "puristico", da ...
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Evoluzione
«This preservation of favourable variations and the rejection of injurious variations, I call Natural Selection» (Charles Darwin, On the origin of species)
Evoluzionismo, creazionismo, neodarwinismo
di [...] che sopravvivono e si riproducono e quelli che invece non ce la fanno e denominò questa serie di cause variabili ‘selezione naturale’. Anche se non sapeva esattamente come funzionava il principio dell’ereditarietà e la genetica gli era completamente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Niccolò Machiavelli
Giulio Ferroni
Il pensiero di Machiavelli scaturisce dal seno stesso dell’orizzonte pubblico fiorentino, dai principi istituzionali e morali e dai modelli di comportamento in esso [...] La «fortuna» e la «natura» umana
La fissità delle nature e dei caratteri individuali e collettivi ha come corrispettivo la variabilità estrema del mondo fisico e storico, della natura esterna, dei «tempi» e della «fortuna». Si dà insomma una radicale ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] civile pontificia, perno della più ampia potestà civile della Chiesa, era per sua natura suscettibile di assumere modalità variabili in relazione al cammino della civiltà in senso secolare, essa era chiamata a evolversi in maniera vieppiù adeguata ...
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Ansia, depressione, stress
Umberto Galimberti
Ansia
Il termine ansia è spesso assimilato a quello di angoscia perché la distinzione terminologica è reperibile solo nelle lingue di origine latina. In [...] efficaci come potevano essere reperite nelle società più semplici del passato. In una società complessa, dove il controllo delle variabili crea una serie di sottosistemi al cui interno si accrescono e si precisano le leggi di selezione, si richiedono ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...