Economista (Torino 1898 - Cambridge, Inghilterra, 1983), prof. nelle univ. di Perugia (1923) e Cagliari (1925-38), e dal 1939 al Trinity College di Cambridge; socio nazionale dei Lincei (1965). Con l'ormai [...] . La critica di S. investì la costruzione marshalliana, dimostrando come libera concorrenza e presenza di rendimenti di scala variabili siano tra loro contraddittorie, in quanto, se i costi non incontrassero ostacoli nella loro diminuzione, anche l ...
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Scultore ungherese naturalizzato svizzero (Banica, Transilvania, 1907 - Zurigo 1965). Falegname, a Budapest seguì i corsi della scuola di arte decorativa e studiò pittura, fu in seguito a Parigi e infine [...] 1954 si dedicò alle immagini in rilievo (tableau-reliefs), incentrate sul problema di un dinamismo delle forme molteplici e variabili. Tra le sue opere monumentali si ricordano il rilievo murale di ottone nella Scuola superiore di studî economici di ...
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Fisico australiano (Dimboola, Victoria, Australia, 1925 - Oxford 2006); fu prof. dal 1959 a Chicago e dal 1963 a Oxford; membro della Royal Society dal 1960. Studiò le coppie elettrone-positrone di conversione [...] per determinare lo spin e la parità intrinseca di una particella elementare dallo studio della distribuzione delle variabili cinematiche dei suoi prodotti di decadimento. Svolse importanti ricerche sugli iperoni, sulle particelle strane, sugli stati ...
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Astronomo (Roma 1887 - ivi 1958), figlio di Mariano; socio naz. dei Lincei (1928) e accademico pontificio (1936), prof. di meccanica razionale a Torino (1915) e Padova (1919), di meccanica celeste a Pisa [...] celeste, tra i maggiori del suo tempo, portando fondamentali contributi alla risoluzione del problema dei due corpi con masse variabili, alla regolarizzazione del problema degli n corpi, alla dinamica stellare, alla cosmologia; si è occupato anche di ...
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Economista statunitense (Gary, Indiana, 1915 - Belmont, Massachusetts, 2009). Padre dell'economia neokeinesiana, i suoi contributi hanno riguardato gli ambiti più diversi della teoria economica, analizzati [...] analitica che porta alla costruzione di modelli traducibili in un sistema di condizioni iniziali e di equazioni funzionali a variabili interdipendenti. È stato il primo a rilevare che il problema della stabilità non può essere posto senza specificare ...
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Matematico francese (Lanzac, Lot, 1858 - Parigi 1936). Dal 1897 prof. di analisi matematica all'univ. di Parigi. Dal 1918 socio straniero dei Lincei. Allievo, all'École normale supérieure, di Bouquet, [...] della scuola francese di analisi infinitesimale attorno al 1900. Le ricerche del G. sulle funzioni di variabile complessa, sulle equazioni differenziali lineari, sulla serie ipergeometrica, sulla riduzione degli integrali abeliani, hanno rivelato un ...
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D'ADAMO, Agostino
Andrea Fava
Nacque a Serracapriola (prov. di Foggia) il 23 ag. 1876 da Alberto e da Mariannina Tondi. Compiuti i primi studi nelle scuole pubbliche del vicino comune di San Severo, [...] scienza delle finanze e diritto finanziario dalla quale egli trarrà una breve pubblicazione (L'accertamento dei redditi incerti e variabili di ricchezza mobile, L'Aquila 1901).
Subito dopo la laurea il D. partecipò con esito positivo a tre concorsi ...
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Matematico francese naturalizzato statunitense (Parigi 1906 - Princeton 1998), fratello di Simone. Prof. alle univ. di Strasburgo (1933-40), di San Paolo del Brasile (1945-47), di Chicago (1947-58) e, [...] particolare, a W. si deve la determinazione della migliore maggiorazione del numero di soluzioni di una equazione a due variabili su un corpo finito e la formulazione di congetture fondamentali per lo sviluppo della geometria algebrica. Fra le opere ...
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Architetto francese (Bordeaux 1883 - Easthampton, New York, 1950). Formatosi all'École des beaux-arts di Parigi, si dedicò alla progettazione di mobili che espose al Salon d'automne del 1919 e all'Exposition [...] "machine à habiter" trasformabile (pianta libera, componenti mobili come porte montate su perni, schermi girevoli, pareti scorrevoli variabili in spessore e trasparenza) dove ogni elemento è trattato in modo inedito e raffinato. Emigrato negli Stati ...
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Matematico italiano (Mantova 1871 - Verona 1952). Prof. di geometria analitica nelle università di Messina (1899) e Torino (1902); socio nazionale (1946) dei Lincei. Formatosi alla scuola di C. Segre e [...] generale in uno spazio a 4 dimensioni (ciò equivale al fatto che l'equazione generale di 3º grado in quattro variabili non può risolversi con funzioni razionali e razionalmente invertibili di tre parametri). Fra le sue opere: Lezioni di geometria ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...