Neuroscienze. Basi biologiche dell'intelligenza
Carlo Caltagirone
L'intelligenza è uno dei costrutti psicologici più ardui da definire e sintetizzare. Una definizione operativamente valida la descrive [...] le differenze intellettive unicamente a un'ipotetica diversità biologica e genetica senza prendere in considerazione la moltitudine di variabili di altra natura che ne caratterizzano lo sviluppo. L'effetto di tale concezione è stato in molti casi ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] così vicini da essere trasmessi in blocco, cioè senza mai ricombinare (se in una certa sequenza di DNA molto breve esistono due siti variabili A e B e un individuo ha il genotipo A1B2/A2B1, esso trasmette alla prole o A1B22 o A2B; non trasmette mai ...
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Segno che lascia un corpo impresso su un altro. I. digitali Sono quelle lasciate su superfici lisce dalle creste cutanee dei polpastrelli, e vengono utilizzate per l’identificazione personale (➔ dermatoglifi).
Biologia
In [...] . Tali i. si basano sulla presenza, nel DNA umano, di sequenze di basi (10-15) ripetute molte volte ma con una serie di combinazioni infinite e variabili da individuo a individuo, che vengono ereditate secondo le leggi di Mendel. Tali combinazioni ...
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ecotessuto
Vittorio Ingegnoli
Struttura concettuale multidimensionale in grado di rappresentare scientificamente l’intreccio e l’integrazione gerarchici dei diversi livelli di organizzazione biologica [...] spaziali, da quella regionale a quella locale; (b) un insieme di mosaici e di informazioni tematici con le loro variabili; (c) un insieme di scale temporali che esprimono l’evoluzione dinamica del paesaggio. Tale integrazione è gerarchica, può essere ...
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Struttura architettonica fissa, parte integrante dei fabbricati a vari piani, costituita da una serie di gradini (nei quali l’altezza è detta alzata e la profondità pedata) disposti secondo un piano inclinato, [...] a meno di una ridefinizione delle unità di misura, nei cambiamenti di scala (o dilatazioni) di una o più delle variabili da cui dipende. Le grandezze (dette esse stesse invarianti di scala) che descrivono tali sistemi o fenomeni sotto cambiamenti di ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1961-1970
1961-1970
1961
Famiglia universale. Il giapponese Masatake Kuranishi mostra che esiste sempre un certo tipo di famiglia olomorfa di strutture complesse [...] minimo tra un'alta marea e l'altra, in modo da avere un'altezza di riempimento del bacino di raccolta non molto variabile e un buon rendimento medio. La potenza elettrica installata è di 240 MW.
La costituzione del cariotipo umano. è definita dalla ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] f(x1,…,xn)=∑qgq [∑pΦpq(xp)] (con q=1,…,2n+1; p=1,…,n) per opportune gp funzioni continue di una variabile.
Omologia stabile dei gruppi classici. Il matematico ungherese Raoul Bott dimostra la periodicità dei gruppi di omotopia dei gruppi ortogonale ...
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I segnali elettrici e magnetici
Francesco Figura e Paolo Rossini
Le naturali attività fisiologiche dell'organismo umano, e animale più in generale, sono mediate dai campi fisici, che sono riferibili [...] onde di aspetto quasi sinusoidale, che si succedono alla frequenza di 8-10 per secondo, e che hanno un'ampiezza variabile tra 20 e 50 μV. Tali onde vengono contrassegnate con la lettera greca α (alfa). Questo quadro elettroencefalografico, conosciuto ...
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Metodi comparativi per lo studio del comportamento
John L. Gittleman
(Department of Ecology and Evolutionary Biology, University of Tennessee Knoxville, Tennessee, USA)
II metodo comparativo, utilizzato [...] , peso alla nascita) e sulla mole corporea dei canidi (fig. 12), è stata analizzata la correlazione tra ognuna di queste variabili e una filogenesi molecolare (Geffen et al., 1996). È risultato che non solo questi caratteri sono correlati in maniera ...
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Fertilità
Ettore Cittadini
Isabella Coghi
Marco Aime
Si definisce fertilità la capacità di riprodursi degli esseri viventi con conservazione delle caratteristiche di specie; la mancanza di fertilità [...] tentativo fino al 90% nell'arco dei dodici mesi successivi, secondo le statistiche più accreditate. Come tutte le variabili biologiche, la fecondabilità fluttua all'interno di una popolazione. Tra gli estremi di fecondabilità nulla (che si identifica ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...