Acido alifatico saturo, CH3 (CH2)14COOH, noto anche con i nomi di acido esadecanoico, esadecilico, cetilico. Entra nella costituzione di quasi tutti gli oli e grassi animali e vegetali in quantità variabili [...] dal 6-7 al 60-70%; è presente anche nella cera d’api. Si presenta come massa incolore di densità 0,853 g/cm3, che fonde a 63 °C, insolubile in acqua, solubile in alcol ed etere. I suoi esteri con la glicerina ...
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Crescita cristallina
Maurizio Masi
Carlo Paorici
Un cristallo ideale è definito come un reticolo tridimensionale infinito di atomi o molecole disposti secondo gruppi che si ripetono con spaziature [...] reticolari periodiche, variabili tra 0,25 e 4,0 nm nelle sostanze inorganiche, e fino a oltre 100 nm nelle molecole organiche. I cristalli si distinguono in massivi (essenzialmente tridimensionali, con massa variabile tra 10−3 e 105 g, a seconda del ...
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invarianza
invarianza [Der. di invariante] [LSF] Proprietà di ciò che è invariante, spesso sinon. di conservazione. ◆ [FAF] La circostanza per cui una data relazione tra grandezze fisiche rimane invariata [...] per particolari trasformazioni di variabili; a ogni proprietà di i. detta anche legge di simmetria è sempre associata la conservazione di una grandezza fisica: per es., all'i. delle leggi della meccanica per trasformazioni di coordiante spaziali e ...
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Le Chatelier Henry-Louis
Le Chatelier 〈lë sŠatëlié〉 Henry-Louis [STF] (Parigi 1850 - Miribel-les-Échelles, Isère, 1936) ◆ [TRM] Dilatometro assoluto di L.-Broniewski: → dilatometro. ◆ [CHF] Principio [...] di L. dell'equilibrio mobile: ogni variazione di una delle variabili termodinamiche di un sistema in equilibrio induce in quest'ultimo una trasformazione che si oppone alla variazione medesima: v. termodinamica degli equilibri chimici: VI 150 f. ◆ [ ...
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separabile
separàbile [agg. Der. del lat. separabilis, da separare, comp. di se- "a parte" e parare "approntare"] [CHF] Di sostanza che possa essere separata, mediante metodi chimici o fisici (→ separatore), [...] da altre con cui sia in soluzione, in miscuglio o in miscela. ◆ [ANM] Equazione differenziale a variabili s.: quella che può ridursi a un'equazione i cui due membri possono essere integrati separatamente. ◆ [ANM] Polinomio s.: un polinomio p(x) di ...
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Sostanza di natura proteica che si forma per idrolisi dal suo precursore, il fibrinogeno, presente nel plasma sanguigno, con un processo molto complesso il cui punto di partenza è la formazione della proteina [...] tromboplastina, che si origina in vivo in seguito a lesioni dei tessuti, come avviene nelle ferite. La f., associata con quantità variabili di piastrine, è il principale costituente dei trombi sia venosi sia arteriosi. ...
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invariante
invariante [agg. e s.m. Comp. di in- neg. e del part. pres. di variare] [LSF] (a) Generic., che non varia, che resta costante. (b) Specific., di ente, grandezza o anche di espressione, esprimente [...] importanza nello studio del moto di particelle cariche (di massa m e carica q) in un campo d'induzione magnetica B lentamente variabile; quando B è costante e uniforme, il moto è una spirale con asse lungo B e con una proiezione circolare di raggio ...
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famiglia
famìglia [Der. del lat. familia] [LSF] Insieme di enti aventi qualità simili. ◆ [ALG] [ANM] (a) Generic., una totalità di enti che godono di proprietà simili; costituiscono una f. le coniche, [...] , le funzioni integrabili, ecc. (b) Specific., un insieme di enti (curve, superfici, ecc.,) dipendenti dagli stessi parametri, variabili di solito con continuità. ◆ [CHF] F. di elementi chimici: gruppo di elementi con proprietà affini, compresi in un ...
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suberina Sostanza organica, costituita da una miscela di esteri di acidi carbossilici saturi e insaturi, impermeabile ai gas e ai liquidi. La sua comparsa nella parete delle cellule vegetali, soprattutto [...] o suberizzazione): inizialmente le cellule hanno la parete cellulosica, in seguito in questa si infiltrano s. e quantità variabili di lignina, tannini e altri composti. La suberificazione avviene nelle cellule che costituiscono i vari tipi di sughero ...
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Anatomia
Aree di a. Nome di alcune aree della corteccia cerebrale collegate ad aree di proiezione che, secondo P.E. Flechsig, presiederebbero alle più elevate funzioni della corteccia.
Astronomia
A. stellare [...] di tipo OB e a. di tipo T, a seconda che contengano più stelle di tipo spettrale da O a B2 o più stelle variabili tipo T Tauri. Ne sono note un centinaio, situate nella Via Lattea. Sono instabili come gli ammassi aperti, ma hanno maggiore estensione ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...