SCAMBÎ INTERNAZIONALI
Orlando D'ALAURO
Nell'ultimo trentennio la teoria degli s. i. è stata sottoposta ad analisi d'indole diversa che hanno integrato o superato gli schemi classici (v. commercio: Commercio [...] che in ogni paese considerato con una molteplicità di fattori produttivi possano essere ottenuti due prodotti in combinazioni variabili, e osserva che ovviamente ai fini del consumo interno viene scelta quella combinazione che procura la maggiore ...
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LUCAS, Robert Emerson Jr
Claudio Sardoni
Economista statunitense, nato a Yakima (Washington) il 15 settembre 1937. Ha compiuto gli studi presso l'università di Chicago, laureandosi nel 1959 e conseguendo [...] modelli sulle seguenti ipotesi: tutti gli agenti economici sono ottimizzanti e razionali e basano le loro decisioni soltanto su variabili reali; tutti i mercati sono sempre in equilibrio (ipotesi di market clearing). Altra ipotesi rilevante è che gli ...
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LAIDLER, David Ernest William
Mauro Visaggio
Economista inglese, nato a Tynemouth il 12 agosto 1938. Ha iniziato i suoi studi in Inghilterra presso la London School of Economics dove si è laureato nel [...] statunitense L. ha messo in evidenza l'esistenza di una relazione stabile fra la domanda di moneta e un insieme di variabili quali il tasso d'interesse (che viene visto come una misura del costo opportunità del detenere moneta), il valore reale della ...
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La somma di denaro che si cede in cambio di un bene o un servizio, o per altro fine.
Diritto
Se si considerano, da un punto di vista privatistico, le s. come diminuzioni patrimoniali subìte per tenere [...] : basti ricordare il principio generale, che le s. necessarie sono sempre rimborsate; le s. utili lo sono entro determinati limiti, variabili secondo la buona o la mala fede di colui a cui deve essere effettuato il rimborso; le s. voluttuarie non ...
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INNOVAZIONE
Pier Luigi Belvisi
Giovanna Morelli
Il concetto d'innovazione in economia. - Le conoscenze scientifiche e tecniche costituiscono allo stesso tempo un supporto e un vincolo per l'attività [...] petrolifero degli anni Settanta e Ottanta e ai loro effetti in termini di variazioni dell'inflazione e del livello e della variabilità dei tassi nominali) sia finanziarie (l'abbandono del sistema di Bretton Woods, per es., ha dato l'avvio, se si ...
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TOBIN, James
Pierluigi Sabbatini
Economista statunitense, nato a Champaign (Ill.) il 5 marzo 1918. Ha studiato all'università di Harvard dove ha compiuto anche le prime esperienze d'insegnamento; dal [...] di Cambridge", che considerava solo la moneta e il capitale fisico, e l'impostazione keynesiana, dove le variabili strategiche erano rappresentate dalla moneta e dal saggio di rendimento delle obbligazioni. Nell'applicare queste considerazioni alla ...
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PHILLIPS, Alban William Housego
Claudio Sardoni
Economista neozelandese, nato a Te Rehunga il 18 novembre 1914, morto ad Auckland il 4 marzo 1975. Abbandonata la scuola all'età di 15 anni, si diplomò [...] e tassi di variazione della disoccupazione, individuando l'esistenza di una stabile relazione funzionale inversa fra queste due variabili. L'articolo diede vita a un vastissimo dibattito che presto si concentrò sulla relazione inversa fra tasso d ...
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POPOLAZIONE
Nora Federici
Ornello Vitali
Rosaria Scozzari
Ornello Vitali
(XXVII, p. 914; App. II, II, p. 591; III, II, p. 461; IV, III, p. 35)
Teorie della popolazione. - L'evoluzione della p., come [...] all'equilibrio di un certo valore, D, come è mostrato nella tab. seguente
In questo caso, allora, per descrivere la variabilità genetica esistente nella p. ai loci A e B, sarà necessario conoscere, oltre alle frequenze alleliche, anche il parametro D ...
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OCCUPAZIONE PIENA (ingl. full employment)
Gaetano STAMMATI
La definizione di disoccupazione, da cui è necessario partire per arrivare al concetto di "piena occupazione", non è pacifica. Pure la necessità [...] o meno (sostanzialmente, oltre che formalmente) al decorso del tempo, al centro del pensiero keynesiano si profilano le tre note variabili (più o meno) indipendenti, che sono: a) la propensione al consumo - rapporto tra il reddito percepito e la sua ...
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Mercati finanziari
MMarcello de Cecco
di Marcello de Cecco
Mercati finanziari
sommario: 1. I termini essenziali. a) Origine e contenuto dei mercati finanziari. b) I soggetti coinvolti nei mercati finanziari. [...] ottenuti tali algoritmi e delle implicazioni derivanti dal mutamento di qualche parametro o delle altre condizioni di mercato o delle variabili esogene. Come spesso accade nei casi in cui i partecipanti ai mercati non siano perfettamente in grado di ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...