forma
fórma [Lat. forma] [LSF] L'aspetto esteriore di un oggetto o di una sua rappresentazione: f. d'onda di un segnale (v. oltre); per traslato, grandezza, spesso data come coefficiente o fattore, che [...] luogo dei punti le cui coordinate soddisfano all'equazione ottenuta ponendo uguale a zero una f. algebrica in n+1 variabili. ◆ [ALG] F. chiusa: v. forme differenziali: II 686 d. ◆ [ANM] F. cubica: f. algebrica corrispondente a un polinomio di terzo ...
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Mira
Mira (o Mira Ceti) [Lat. "meravigliosa (stella) (della Balena)"] [ASF] La stella omicron della costellazione della Balena (lat. scient. Cetus -ti), famosa per essere stata la prima stella variabile [...] a lungo periodo a essere scoperta (J. Fabricius, 1596) e per avere quindi dato il nome alla classe delle variabili a lungo periodo (variabili del tipo M.); la sua magnitudine varia tra 5 e 9, con un periodo di circa 334 giorni. ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Curtis Wilson
La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Accanto allo sviluppo dei [...] è tale da fare diminuire r, φ, z; se φ è l'angolo tra l'asse x e r, allora
Occorre notare che le variabili r e φ sono le proiezioni del raggio vettore e della longitudine del corpo perturbato su un piano di riferimento scelto, come raccomanda Euler ...
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partitore
partitóre [s.m. e agg. (f. trice) Der. del lat. partitor -oris, dal part. pass. partitus di partire "dividere"] [LSF] Denomin. di dispositivi per ripartire qualcosa, per operare una partizione. [...] qualunque valore tra 0 e 1. Se si vuole una variazione continua di tale rapporto, i resistori possono essere di valore variabile, cioè reostati, o, meglio ancora, si adotta la disposizione detta p. potenziometrico, in cui si ha un resistore con presa ...
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vero
véro [agg. e s.m. Der. del lat. verus] [ALG] [FAF] Nella logica matematica, un enunciato o una formula di una teoria si dice v. (simb. V) in un universo (modello della teoria) se è soddisfatta sostituendo [...] le sue variabili con elementi del-l'universo; così, per es., la formula ∀a∃b=a:2 (equivalente all'enunciato "per ogni elemento a esiste un elemento b uguale alla metà di a") è v. se interpretata nell'universo dei numeri razionali, non lo è nell' ...
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prevedibilita
prevedibilità [Der. di prevedibile, da prevedere] [PRB] Qualità di ciò che può essere previsto; ha senso nei due casi seguenti: (a) p. empirica, che è caratteristica di eventi dei quali [...] si conoscano dati sperimentali sufficienti per individuarne la dipendenza da variabili specifiche (quelle spaziotemporali oppure grandezze fisiche quali la temperatura, la pressione, l'intensità di campo elettrico, ecc.); (b) p. teorica, quando la ...
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Nel calcolo delle probabilità (dal gr. στοχαστικός «congetturale»), lo stesso di casuale e aleatorio. Per estensione, nel linguaggio scientifico, si dice di strumento, procedimento, teoria, modello atti [...] Wiener-Gauss, e si dice che le traiettorie eseguono il moto browniano.
Processo s. di punto
Processo s. dove il valore della variabile Xt ha salti su un insieme discreto di tempi. In particolare, se i salti sono tutti della stessa ampiezza, si ha il ...
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puro
puro [agg. Der. del lat. purus] [LSF] Di ricerca o di disciplina che s'occupi di problemi scientifici in sé, prescindendo dal considerarne applicazioni pratiche; si contrapp. appunto a pratico, [...] simili. ◆ [ANM] Derivata p.: derivata parziale seconda, o di ordine superiore, rispetto a una soltanto delle variabili di una funzione di più variabili; si contrapp. a derivata mista. ◆ [ALG] Numero immaginario p.: numero della forma ia, con i unità ...
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ristretto
ristrétto [agg. Part. pass. di ristringere, comp. di ri- e stringere] [LSF] Limitato a casi particolari, quindi di validità non generale. ◆ [MCC] Problema dinamico r.: ogni problema inerente [...] alla quiete e al moto di un sistema materiale nel quale compaiano come variabili le coordinate spaziali, la massa e il tempo, ma non parametri relativi a particolari condizioni fisiche e a interazioni con l'esterno (per es., la temperatura). ◆ [RGR] ...
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Pfaff Johann Friedrich
Pfaff 〈pfaf〉 Johann Friedrich [STF] (Stoccarda 1765 - Halle 1825) Prof. di matematica nell'univ. di Helmstädt (1788) e poi di Halle (1810). ◆ [ANM] Forma differenziale di P.: forma [...] differenziale lineare ΣiXidxi nella quale i coefficienti Xi sono funzioni delle variabili xi; è dunque sinon. di 1-forma differenziale: v. forme differenziali: II 686 c. ◆ [ALG] Polinomio di P.: lo stesso che pfaffiano. ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...