La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Aritmetica e geometria
Menso Folkerts
Aritmetica e geometria
Le discipline matematiche del quadrivio
Tra il 500 e il 1100 ca., [...] devono sostanzialmente attribuirsi al fatto che le cifre erano segnate su pietre di forma circolare, che potevano assumere posizioni variabili nell'abaco. Quello che più conta, in ogni modo, è che ormai nelle colonne non era più inserita una ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Geografia matematica e cartografia
Edward S. Kennedy
Geografia matematica e cartografia
Lo storico delle scienze esatte dell'Islam [...] informatizzati i dati provenienti da settantaquattro fonti e questo numero in futuro potrà aumentare. Queste liste sono di dimensioni variabili e possono comprendere da due fino a più di seicento località. La maggior parte delle città che compaiono ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Galilei e la geometria del moto accelerato
Enrico Giusti
Galilei e la geometria del moto accelerato
Tra l'impressionante numero di testi scientifici, [...] perché è questo uno dei punti centrali del metodo galileiano. Nel moto accelerato dunque abbiamo due tipi di velocità, ambedue variabili: il primo è rappresentato dalla "velocità con la quale il mobile passa una data linea", una velocità globale che ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La teoria della misura
Maurice Sion
La teoria della misura
Con la nozione matematica di misura si vogliono analizzare concetti che si riferiscono [...] Lebesgue adottò il classico punto di vista geometrico dell'integrale come 'area al di sotto della curva': una funzione f di n variabili determina, tramite il suo grafico, una regione nello spazio (n+1)-dimensionale e l'integrale di f è la misura di ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La topologia algebrica all'inizio del XX secolo
John McCleary
La topologia algebrica all'inizio del XX secolo
Le radici della topologia algebrica [...] 1]×…×[0,1] di ℝn, per ogni n. Se non vi fosse l'invarianza della dimensione, non potremmo sapere quante variabili richiede una funzione continua; la descrizione dello spazio fisico mediante coordinate continue rientra in questo problema. L'invarianza ...
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onda
ónda [Der. del lat. unda] [LSF] Fenomeno fisico per cui una perturbazione prodotta localmente in un mezzo si propaga a distanza, trasportando lontano energia e informazioni circa le sue caratteristiche [...] , per una funzione di fase, che è una funzione sinusoidale (o cosinusoidale) della fase dell'o., dove compaiono come variabili, oltre alla coordinate spaziotemporali, le frequenze temporale e spaziale e l'indice di rifrazione di fase del mezzo oppure ...
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motore
motóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. del lat. motor -oris "che mette in movimento", dal part. pass. motus di movere "muovere"] [FTC] Sistema materiale capace di trasformare energia di una certa [...] di rotazione n, come risulta dalla [1], se l'alimentazione è a tensione V costante; la caratteristica meccanica è a velocità variabile e ha l'andamento della curva b della fig. 2. Il m. eccitato in serie è molto utile per le sue caratteristiche ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La probabilita
Eugenio Regazzini
La probabilità
Evoluzione della nozione di probabilità
La grande difficoltà in cui si dibattevano i cultori [...] del limite moderno.
Molti problemi concreti, come si ricordava all'inizio della sezione, portano a considerare somme di variabili aleatorie, e il teorema centrale precisa le condizioni sotto le quali la successione delle funzioni di ripartizione di ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La scuola di geometria algebrica italiana
Alberto Conte
Ciro Ciliberto
La scuola di geometria algebrica italiana
Gli inizi: Luigi Cremona e [...] delle 'superfici iperellittiche' che sono parametricamente rappresentate da funzioni meromorfe quadruplamente periodiche di due variabili complesse, le cosiddette 'funzioni iperellittiche'. L'origine del concetto più generale di 'varietà abeliana ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La logica e i fondamenti della matematica tra Ottocento e Novecento
Mario Piazza
I fondamenti della geometria
Nella seconda metà dell’Ottocento, in tutta Europa il baricentro delle ricerche geometriche [...] «Rivista di matematica», essa include le Notations de logique mathématique del 1894, dove si registra l’importante distinzione tra variabili reali (libere) e apparenti (vincolate). La seconda edizione è pubblicata in tre parti nel 1897, 1898 e 1899 ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...