Genere fossile (Mammuthus) di Mammiferi Proboscidati. Tra le specie principali: Mammuthus primigenius (fig. 1) dell’Eurasia e America Settentrionale; Mammuthus imperator degli Stati Uniti e del Messico. [...] regioni fredde, avevano corpo ricoperto da fitta peluria lanuginosa, zanne molto lunghe, piegate a spirale (fig. 2), dimensioni variabili da quelle dei moderni elefanti, fino ai 5 m circa alla spalla di Mammuthus imperator. Nelle ultime glaciazioni ...
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POGONOFORI (lat. scient. Pogonophora)
Pasquale Pasquini
Invertebrati marini di discussa affinità sistematica, avvicinati ora agli Anellidi Policheti, ora ai Foronidei, e costituenti una nuova classe [...] più o meno compresso dorso-ventralmente ed un metasoma posteriore, che rappresenta la parte più lunga del corpo. Sono di dimensioni estremamente variabili da un minimo di 5,5 cm a un massimo di 25-36 cm di lunghezza; di larghezza o di calibro ...
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Famiglia di piante erbacee appartenente all’ordine Zingiberali, comprendente oltre 360 specie, tutte tropicali; sono erbe perenni con foglie penninervie, molte delle quali coltivate come piante ornamentali. [...] , uno di fronte all’altro in maniera speculare; la particolare morfologia dell’androceo. Infatti, le M. hanno 3-4 staminoidi variabili nella forma e un solo stame, con metà antera fertile e l’altra metà sterile ed espansa. Uno degli staminoidi forma ...
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Sauri Sottordine di Rettili Squamati (detti anche Lacertili), diviso in 26 famiglie circa, tra cui Geconidi, Agamidi, Lacertidi, Elodermatidi, Camaleontidi. La sistematica del gruppo è discussa; in alcune [...] ; poche specie si spingono a nord del Circolo polare artico; a sud raggiungono il 50° di latitudine.
Di dimensioni variabili, da pochi centimetri di lunghezza fino a 3,50 m circa, di aspetto generalmente slanciato, hanno arti variamente sviluppati ...
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Nella ricerca sia psicologica sia etologica, acquisizione persistente di modificazioni del comportamento, dal semplice condizionamento di riflessi primari fino a forme complesse di organizzazione delle [...] , corollari e teoremi definisce i rapporti tra le variabili indipendenti (gli aspetti della situazione di a.), le variabili intermedie (lo stato interno del soggetto) e le variabili dipendenti (il comportamento osservabile del soggetto).
Interazioni ...
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Metodi comparativi per lo studio del comportamento
John L. Gittleman
(Department of Ecology and Evolutionary Biology, University of Tennessee Knoxville, Tennessee, USA)
II metodo comparativo, utilizzato [...] , peso alla nascita) e sulla mole corporea dei canidi (fig. 12), è stata analizzata la correlazione tra ognuna di queste variabili e una filogenesi molecolare (Geffen et al., 1996). È risultato che non solo questi caratteri sono correlati in maniera ...
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Clima e ambiente nel Quaternario
Antonio Longinelli
Mauro Cremaschi
Lanfredo Castelletti
Lucia Caloi - Maria Rita Palombo - Antonio Tagliacozzo
Lo studio dei paleoclimi
di Antonio Longinelli
In questo [...] di fasi solide, liquide e gassose, tanto che l'attività solare, pur estremamente importante, è solamente una delle variabili da considerare. Tra le diverse cause che hanno contribuito a determinare i rilevanti cambiamenti climatici succedutisi a più ...
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Tenia armata (Echinococcus granulosus; fig. 1). Allo stadio adulto vive gregaria nell’intestino tenue del cane e di Canidi selvatici, mentre allo stadio di cisti si rinviene in molti Mammiferi, compreso [...] suini, equini; più di rado anche in polli, oche, tacchini, roditori selvaggi). Le dimensioni della cisti sono molto variabili. Una membrana lamellare la delimita all’esterno; lo strato proligero sottostante, per gemmazione endogena o esogena, origina ...
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RIPRODUZIONE
Giovanni Chieffi
(XXIX, p. 398; App. III, II, p. 614; IV, III, p. 223)
Negli anni Settanta le conquiste della genetica avevano polarizzato l'attenzione soprattutto sugli aspetti molecolari [...] la prole (fig. 2).
Tra gli omeotermi, il principale regolatore ambientale è il fotoperiodo. Questo, che è una variabile costante negli anni, sincronizza con precisione assoluta i cicli riproduttivi. Di conseguenza è possibile dividere i riproduttori ...
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Zoologia
Nome comune dei Mammiferi Carnivori della famiglia Ursidi. Ha corpo massiccio e tozzo, lungo fino a 2,80 m, testa grande e molto larga fra occhi e orecchi; muso lungo terminante a punta tronca, [...] e resistente nuotatore, si nutre di foche e pesci. L’o. bruno (Ursus arctos; fig. B), di taglia e colore variabili, è diffuso con diverse sottospecie nelle foreste d’Europa, Asia e America Settentrionale. In Italia vivono due sottospecie: l’o. bruno ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...