Il più grande ordine della classe degli Insetti (e del regno animale) con circa 300.000 specie descritte, diffuse su tutta la superficie della Terra. Sono insetti terrestri e acquatici, con dermascheletro [...] tipo ambulatorio o cursorio: possono però essere anche fossorie, natatorie o saltatorie. L’addome ha forma e grandezza variabili, manca di cerci. I C. sono olometaboli o ipermetaboli; quasi tutti ovipari; taluni ovovivipari; la partenogenesi non è ...
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Ordine di Pesci Teleostei comprendente oltre 2400 specie, diffuse nelle acque dolci di tutto il mondo, regione australiana esclusa. Circa 580 specie sono presenti soltanto in Cina. L’ordine mostra un’uniformità [...] a ventosa, utilizzato per aderire al substrato, e si nutrono di alghe.
La famiglia Ciprinidi conta circa 1600 specie di dimensioni variabili da 3 cm a 3 m, con corpo spesso ovoide od oblungo, bocca piccola, protrattile, priva di denti. Si nutrono di ...
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Remipedi
Roberto Argano
L’Adamo delle aragoste
I primi Remipedi sono stati scoperti alcuni anni fa in grotte sottomarine caraibiche. Si tratta di piccoli Crostacei sopravvissuti a un lontanissimo passato, [...] sono ancora ben visibili e articolati tra loro.
Queste regioni del corpo a segmenti fusi o liberi e articolati sono molto variabili nelle 50.000 specie di Crostacei viventi. Gli studiosi da tempo supponevano che, in un lontanissimo passato, i primi ...
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Ordine di Anfibi comprendente circa 2700 specie e assente solo in Antartide. Hanno corpo largo, corto, con 4 arti di cui i posteriori più sviluppati degli anteriori e atti al salto. Le prime forme fossili [...] , i Proceli comprendono Bufonidi, Ilidi, Leptodattilidi, Atelopodidi e Pseudidi. Gli Atelopodidi, dai colori sgargianti e molto variabili, sono rappresentati da 1 o 2 specie (genere Atelopus), diffuse in America Centrale. Gli Pseudidi (4 specie ...
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Alimentazione del bambino, o del nato di un animale, per mezzo del latte.
Medicina
L’a. del bambino si distingue in naturale, in cui il neonato succhia il latte direttamente dal seno della madre; artificiale, [...] – per es. il contenuto di fattori proteici di difesa e a funzione ormonale, la biodisponibilità di alcuni minerali, la variabilità nel corso del tempo – non sono, però, almeno al momento, riproducibili.
Antropologia
L’a. materno presso alcuni gruppi ...
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Biologia
G. sanguigni
Strutture antigeniche presenti sulla superficie dei globuli rossi e riconosciute da anticorpi specifici (➔ gruppi sanguigni).
G. tissutali
Insieme di individui istocompatibili, tra [...] g. continuo finito, o a n parametri, o ∞n; se i parametri sono infiniti, cioè se un elemento dipende da una funzione variabile, si parla di g. continuo infinito. Esempio di g. continuo a 3 parametri è l’insieme delle proiettività di una retta in sé ...
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Anatomia
Parte assottigliata del corpo dei Vertebrati opposta al capo, costituita da un asse scheletrico (regione caudale della colonna vertebrale), da muscoli e da tegumento, e nella quale non si prolunga [...] 〈1, la situazione tende a divenire stazionaria. Un caso particolarmente importante nelle applicazioni è quello in cui le variabili casuali Xi hanno distribuzione esponenziale; allora anche la distribuzione dei tempi di attesa nella fase stazionaria è ...
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Etologia
Danilo Mainardi
di Danilo Mainardi
Etologia
sommario: 1. L'etologia come scienza naturale. 2. Il comportamento direttamente controllato per via genetica e l'evoluzione del comportamento. 3. [...] il falco smette la fase esploratoria, cioè il cercare apparentemente a caso, e inizia un comportamento più specializzato, meno variabile, consistente in una serie di finti attacchi che portano all'isolamento di un membro dello stormo. A questo punto ...
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Evoluzione del comportamento
John L. Gittleman
Konrad Lorenz riteneva che "ogni volta che un biologo cerca di sapere perché un organismo sia costituito o agisca in un determinato modo, deve ricorrere [...] della gravidanza, peso alla nascita) e sulla mole corporea dei Canidi, è stata analizzata la correlazione tra ognuna di queste variabili e una filogenesi molecolare (Geffen et al. 1996). Si è visto non solo che questi caratteri sono correlati in modo ...
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La grande scienza. Le origini dell'etologia
Patrick Bateson
Le origini dell'etologia
L'etologia è nata per fornire un approccio biologico allo studio del comportamento. I suoi fondatori, comunemente [...] sistema. Ciò riveste un'importanza cruciale nei disegni sperimentali in cui, inevitabilmente, solo un piccolo numero di variabili indipendenti viene manipolato, mentre le altre rimangono costanti o casuali. Un esperimento si rivelerà una perdita di ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...