BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] con piede d'appoggio basso, presenti in genere come singole unità all'interno dei vari servizi, le cui dimensioni, molto variabili, possono talora raggiungere, sia pure in casi isolati, anche cm. 55-60 di diametro. Dal punto di vista strutturale essi ...
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Territorio, pianificazione e sistemazione del
Corrado Beguinot
con la collaborazione di Luigi Dadda
Giampio Bracchi
Adriano De Maio
Giorgio Noseda
di Corrado Beguinot, con la collaborazione di Luigi [...] della struttura del sistema. In altre parole, il sistema è dinamico non solo in quanto esiste una relazione temporale fra le variabili presenti in esso, ma anche in quanto può variare nel tempo la stessa configurazione del sistema. A un dato istante ...
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UŠHEBTI
Red.
HEBTI Si indicano col nome u. le statuette, di materiale e di dimensioni variabili, che si trovano nelle tombe egiziane a cominciare dal Medio Regno (v. egiziana, arte) e che si fanno sempre [...] più numerose a partire dal Nuovo Regno (mentre nell'età più antica uno o due bastavano, le tombe regali della XVIII e XIX dinastia ne hanno centinaia e anche le tombe private di epoca più tarda ne sono ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] . Una formula di L è detta vera in un’interpretazione I del linguaggio se e soltanto se per ogni valore delle variabili individuali libere essa riceve valore vero sotto I. Fissata un’interpretazione I per il linguaggio L, ogni formula di L senza ...
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Arte
Recipiente a forma di calice, vaso o ciotola, usualmente senza anse, con piede tondo e corto stelo; presenza o aspetto di anse, piede e stelo sono però elementi variabili. I primi esemplari (sin da [...] età micenea) furono in ceramica o in metallo. È noto il tipo creato dalla ceramica attica (kylix). Una variante bassa e allargata, priva di piede e di anse, è la patera. A partire dal Medioevo si diffonde ...
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Forma d’arte che impiega il movimento, reale o virtuale, come mezzo di espressione, e si pone in antitesi a ogni concezione dell’oggetto artistico come forma statica. Si avvale sia del moto originato da [...] meccanismi, sia del gioco di luci variabili secondo un programma predisposto. Spesso l’opera è completata nella sua espressione da effetti sonori.
I precedenti vanno ricercati in un preciso interesse dell’arte del 20° sec. verso l’immagine in ...
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AKEPHALOS (᾿Ακέϕαλος)
Red.
Divinità o dèmone decapitato e a volte alato, che appartiene al sincretismo tardo, testimoniato in particolare nella letteratura magica dell'Egitto, specie nel formulario dei [...] papiri magici (P. G. M., ii, 97-176; vii, 222-249; viii, 65-110).
Attributi e funzioni sono variabili; i papiri magici contengono numerose allusioni ad un dio acefalo, il quale a volte, dagli epiteti, sembrerebbe identificarsi con un dio solare. Su ...
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Struttura portante per coperture a falde inclinate, detta anche incavallatura. Introdotte dai Greci, le c. furono ampiamente usate dai Romani, e sensibilmente riprese nel Rinascimento e ancora nel 19° [...] secolo. Le c. sono di regola disposte, lungo l’asse della copertura, in piani verticali a interassi variabili normalmente tra i 3 e i 7 m, secondo le caratteristiche della struttura secondaria che si dispone tra di esse. I materiali che si impiegano ...
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Progettazione
Renato De Fusco
di Renato De Fusco
Progettazione
sommario 1. Introduzione. 2. Definizione. 3. Aspetti linguistici della progettazione. 4. Progettazione e architettura moderna. 5. La progettazione [...] così che, se il processo matematico risulta più complesso, dovendo tener conto di tutta una serie di correlazioni fra le variabili, il campo progettuale risulta meglio e più rigidamente definito.
Tutto quanto precede dà luogo, o per via logica o per ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...