CURCI, Carlo Maria
Giacomo Martina
Nato a Napoli il 4 sett. 1810 da Vincenzo e Costanza De Ferrante, entrò nella Compagnia di Gesù il 13 sett. 1826, e fu ordinato sacerdote il 1° nov. 1836. Il carattere [...] coi nuovi problemi che la storia continuamente pone. Del resto accanto ad elementi immutabili incontriamo nella Chiesa strutture variabili col tempo: i primi, anche se antichi, nulla hanno perduto del loro valore, le altre possono essere divenute ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Gottfried Wilhelm Leibniz
Massimo Mugnai
Gottfried Wilhelm Leibniz
Gli anni giovanili
Gottfried Wilhelm Leibniz nasce a Lipsia il 1° luglio 1646, da famiglia [...] in forma di calcolo. In questi saggi, Leibniz fornisce regole per trasformare enunciati in equazioni algebriche, facendo uso di variabili (per es.: "tutti gli A sono B" viene trasformato nell'equazione "A=BX"). Tali saggi si configurano come una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Salvatore Pugliatti
Vincenzo Scalisi
Salvatore Pugliatti occupa nella civilistica italiana del Novecento un posto di primissimo piano. Il suo pensiero giuridico è di quelli che dividono il tempo tra [...] , di una pluralità e varietà di altri interessi (della collettività o anche dei terzi), e per altro verso sul dato variabile del differente atteggiarsi nei diversi casi del rapporto tra i vari piani e ordini di interessi, con il diritto in ogni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ettore Marchiafava
Germana Pareti
Marchiafava recò un contributo originale allo studio della malaria, malattia dalle forti conseguenze sociali. Egli si distinse inoltre per l’impostazione innovativa [...] profilassi, nella lotta di quello che definiva un «flagello sociale», con «tante forme» riconducibili a una causa comune, ma variabili secondo il fattore endogeno e i modi del contagio (prefazione a La tubercolosi, 1928, p. XXIV).
Gli ultimi anni
Va ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Antonio Gramsci
Nicolò Bellanca
L’influenza italiana dei Quaderni del carcere «sulla generazione che si venne formando intorno al ’50 è paragonabile solo a quella di Croce nel primo decennio del secolo» [...] di produzione e di lavoro dei tentativi progressivi di superare la legge tendenziale, eludendola col moltiplicare le variabili nelle condizioni dell’aumento progressivo del capitale costante? […] Con ognuna di queste innovazioni l’industriale passa ...
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CEVA, Guglielmo di
Laura De Angelis
Secondo di questo nome, visse tra la fine del XII secolo ed il primo quarto del XIII; era il primogenito di Guglielmo (I), dal quale ereditò il titolo di marchese [...] ammontanti a duecento marche di argento (somma assai elevata), ed analoghe garanzie richieste ad altri signori per somme variabili attestano la fluidità della situazione politica e l'incertezza del comportamento dei signori di Ceva e dei del Carretto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Melchiorre Gioia
Francesca Sofia
Considerato ai suoi giorni il grande «restauratore» delle scienze economiche e l’«instauratore» di quelle statistiche, Melchiorre Gioia fu il principale interprete della [...] ’incontro sul mercato della domanda e dell’offerta relative alla merce considerata, sulla base di una serie indefinita di variabili che influenzano il potere contrattuale degli agenti (il loro numero, l’intensità dei loro bisogni, le quantità delle ...
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GIACOMINI, Carlo
Stefano Arieti
Nacque a Sale, presso Alessandria, il 23 nov. 1840 da Vincenzo e Teresa Gobbo Alvigni. Rimasto presto orfano di padre, l'aiuto economico del nonno materno, Gedeone, gli [...] della laringe, repertando costantemente, fra l'altro, la cartilagine del Wrisberg, che non connotò, però, con eventuali variabili razziali. Nella corda vocale studiò minutamente i rapporti con la muscolatura intrinseca e in particolare con il muscolo ...
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MIRANDA, Carlo
Franco Palladino
Nacque a Napoli il 15 ag. 1912 da Giovanni, medico e professore all’Università di Napoli (di cui fu rettore nel 1921-23) e da Elena Nimmo.
Compiuti gli studi secondari, [...] ai sistemi di tipo ellittico e all’integrazione delle forme differenziali esterne di grado n-1 in n variabili, alle equazioni lineari ellittiche in applicazione del metodo di completezza di Caccioppoli, alle equazioni ellittiche di ordine superiore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Laura Bassi
Marta Cavazza
Laura Maria Caterina Bassi occupa uno spazio unico nella storia della scienza e dell’educazione nel mondo occidentale: fu la prima donna a ottenere, nel 1732, dall’Università [...] commentarii, t. 4, 1757, pp. 74-79), Bassi, «pur utilizzando la terminologia newtoniana per le grandezze variabili, denotate come fluentes, fa ricorso nei suoi semplici calcoli alla notazione differenziale leibniziana» (Guicciardini, in Laura Bassi ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...