sciolto In agraria terreno s. indica un terreno costituito da elementi a grana piuttosto grossolana, come un terreno sabbioso, permeabile all’aria e all’acqua; i terreni s. risultano siccitosi d’estate [...] perché la sostanza organica in essi contenuta si consuma rapidamente; sono d’altro canto di facile lavorazione.
In geologia, sedimento s. o incoerente, sedimento formato da particelle di dimensioni e composizione variabili, non cementate tra loro. ...
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Geologia
Superfici di d. sismica Superfici a cui corrisponde un cambiamento repentino (d. di primo ordine) o graduale (d. di secondo ordine) di velocità delle onde sismiche. Esse separano involucri sferici [...] . di Mohorovičić (Moho) e la d. di Gutenberg. La Moho, d. di primo ordine, separa la crosta dal mantello ed è posta a profondità variabili tra 30 e 50 km sotto i continenti e 5-15 km sotto gli oceani, anche se non è sempre così netta, soprattutto in ...
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VESUVIANITE
Maria Piazza
. Minerale denominato dal Vesuvio, dove si trova frequentemente e bene cristallizzato, sinonimo di idocrasia o idocrasio (da εἶδος "figura" e χρᾶσις "mistura", per la relazione [...] che corre tra le forme sue proprie e quelle di altri minerali di abito cristallografico consimile). Silicato complesso di composizione variabile, a cui oggi si assegna la formula Ca10 Al4 (Mg, Fe)2 (OH)4 Si9O36, più rispondente al reticolo che ha le ...
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In geologia, corpo magmatico intrusivo di forma, grandezza e giacitura varie, costituito da rocce cristalline derivanti dal consolidamento di magma entro la crosta terrestre. La giacitura di un p. è concordante [...] rinviene isolato, essendo parte generalmente di un complesso plutonico (p. compositi) il quale presenta estensioni areali variabili dalle decine fino alle migliaia di kilometri; questi complessi prendono anche il nome di batoliti. Qualora costituisca ...
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Termine, derivante dal francese bloc, che a sua volta proviene dal nederlandese blok «tronco abbattuto», che si riferisce a una massa compatta di qualsiasi materia, con significati specifici nelle varie [...] dichiarate in b. diversi sono quindi diverse a tutti gli effetti, anche se alcuni linguaggi ammettono l’uso di variabili globali (➔ variabile) che corrispondono allo stesso oggetto o struttura, anche se invocate in b. diversi.
Nel disegno tecnico, in ...
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Termine utilizzato agli inizi degli anni Ottanta dal biologo E. Stoemer, e diffuso nel 2000 dal premio Nobel per la chimica P. Crutzen, per definire la fase geologica successiva all’Olocene, iniziata presumibilmente [...] grado di interferire irreversibilmente nelle dinamiche ecosistemiche del pianeta, sospingendolo oltre i suoi limiti naturali. Variabili come il potenziamento delle capacità umane di trasformazione dell’ambiente e la conseguente crescita esponenziale ...
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In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione e d’interdipendenza funzionale, formano un complesso organico o una sua parte; è così chiamato anche il [...] è dotato di una s. se su E sono state definite relazioni che sono a loro volta funzioni di zero, una o più variabili a valori in E stesso (ordinamenti, operazioni) o in altri insiemi, oppure se su E sono stati evidenziati sottoinsiemi soddisfacenti a ...
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Rocce sedimentarie organogene, chiamate anche fosforiti. Sono delle fluoroapatiti carbonatiche, ricche in fosfati di calcio, più o meno fluorifere, derivate da resti inorganici di organismi fossili animali. [...] luogo alla formazione delle concrezioni fosfatiche costituite da noduli e croste. Attualmente, le fosforiti si rinvengono a profondità variabili dai 50 ai 300 m.
Depositi f. si sono formati anche nel passato geologico, concentrandosi in determinati ...
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geomorfologia
Fabio Catino
La scienza che studia l'evoluzione del rilievo terrestre
La geomorfologia si occupa dei processi che producono il modellamento della superficie terrestre. L'erosione scolpisce [...]
Montagne e colline, valli, coste alte e rocciose, litorali sabbiosi o ciottolosi: il volto della Terra assume aspetti molto variabili e mutevoli nel tempo. A differenza della geodesia, che si occupa della forma del Pianeta nel suo complesso, e della ...
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IDROBIOLOGIA (XVIII, p. 727)
Livia Tonolli
È questo un termine molto generale con il quale si definisce lo studio della vita degli organismi acquatici, siano essi marini, estuariali, di acque continentali [...] marine, questo stato di equilibrio non si raggiunge più, proprio perché i flussi chimici ed energetici presentano una grande variabilità nei tempi brevi e un notevole aumento nei tempi lunghi. Ciò significa, in altre parole, che tutto il materiale ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...