invariante
invariante [agg. e s.m. Comp. di in- neg. e del part. pres. di variare] [LSF] (a) Generic., che non varia, che resta costante. (b) Specific., di ente, grandezza o anche di espressione, esprimente [...] importanza nello studio del moto di particelle cariche (di massa m e carica q) in un campo d'induzione magnetica B lentamente variabile; quando B è costante e uniforme, il moto è una spirale con asse lungo B e con una proiezione circolare di raggio ...
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bilineare
bilineare [agg. Comp. di bi- e lineare "doppiamente lineare"] [ALG] Applicazione b.: se A, B, C sono spazi vettoriali sullo stesso campo K, è un'applicazione f di A╳B in C tale che, per ogni [...] e polinomio b.: equazione algebrica, funzione o polinomio in due gruppi di una o più variabili, tale che, fissato il valore di un gruppo di variabili, le variabili del gruppo rimanente compaiono, al più, al primo grado. ◆ [ANM] Forma b.: v. forme ...
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famiglia
Antropologia
Istituzione fondamentale in ogni società umana, attraverso la quale la società stessa si riproduce e perpetua, sia sul piano biologico, sia su quello culturale. Le funzioni proprie [...] .
Matematica
In geometria, si chiama f. o sistema un insieme di enti (per es., curve, superfici) dipendenti da uno, due, ... n parametri variabili di solito con continuità (f. ∞1, ∞2, ..., ∞n), salvo il caso che l’insieme non abbia già di per sé una ...
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indeterminazione
indeterminazióne [Der. del lat. indeterminatio -onis "mancanza di determinazione, di precisione", dal part. pass. indeterminatus di indeterminare, comp. di in- neg. e determinare "fissare [...] da terminus "confine, limite"] [ANM] I. di una funzione: il fatto che la funzione sia indeterminata per certi valori della variabile o delle variabili indipendenti; per es., la funzione z=x/y assume la forma indeterminata 0/0 per x=y=0 , il punto (0 ...
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Matematico francese (Nancy 1904 - Parigi 2008), figlio di Élie. Prof. alle univ. di Strasburgo (1936-40), di Parigi (1940-69) e di Orsay (1970-75), è stato uno dei fondatori del gruppo Bourbaki, e capo [...] algebra e topologia. Ha conseguito risultati importanti in topologia, in algebra omologica, nella teoria delle funzioni di più variabili complesse, ove ha sfruttato a fondo il concetto di fascio analitico coerente da lui stesso introdotto. Tra le sue ...
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Matematico francese (Sidi Bel-Abbès, Algeria, 1893 - Parigi 1978), prof. di analisi superiore alla Sorbona (1925-64) e di geometria al politecnico di Parigi (1936-64); membro dell'Académie des sciences [...] che J. ha dato all'analisi matematica. Egli ha studiato questioni attinenti alla teoria delle funzioni analitiche di più variabili ottenendo risultati in merito a un problema che è stato chiamato problema di J.; ha anche introdotto nuovi punti di ...
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GEOMETRIA ALGEBRICA
Ciro Ciliberto
Igor R. Shafarevich
Lo sviluppo delle idee di Ciro Ciliberto
Sommario: 1. I temi classici della geometria algebrica. a) Integrali abeliani e curve algebriche. b) [...] che calcola, per n molto grande, la dimensione dello spazio vettoriale di tutti i polinomi omogenei di grado n in r + 1 variabili che si annullano nei punti della varietà. Il polinomio PX(n) ha grado uguale alla dimensione di X e i suoi coefficienti ...
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catàstrofi, teorìa delle Modello matematico proposto nel 1972 dal matematico francese R. Thom, per la descrizione di fenomeni discontinui e divergenti. In questo modello un sistema viene individuato [...] sono rappresentati mediante superfici discontinue e con punti di diramazione in funzione dei valori assunti da due o più variabili (dette di controllo). In fig. è rappresentato un modello di comportamento di un sistema economico in cui: a) all ...
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intermediario
intermediàrio [agg. e s.m. Der. di intermedio] [LSF] (a) Come agg., sinon. di intermedio. (b) Come s.m, che serve di passaggio tra due cose, mediatore. ◆ [ELT] [INF] I. universale: l'insieme [...] relativ. a un certo sistema di periodi prefissati, funzione trascendente intera tale che se s'incrementano le sue variabili indipendenti di un periodo, essa si riproduce moltiplicata per un esponenziale il cui esponente è un'espressione lineare nelle ...
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Matematico (Maligny, Yonne, 1878 - Parigi 1973), prof. prima all'univ. di Rennes e di Poitiers (1909) quindi (1919) a quella di Strasburgo, infine (1929-49) alla Faculté des sciences e all'École normale [...] una nuova branca dell'analisi, l'analisi generale, nella quale le variabili indipendenti non sono più numeri, come nell'analisi ordinaria, ma enti variabili di natura assolutamente generica (numeri, funzioni, enti geometrici, ecc.), generalizzando la ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...