Bogoljubov Nikolaj Nikolaevich
Bogoljubov 〈bogaliùbof〉 Nikolaj Nikolaevich [STF] (Nizhnj Novgorod 1900 - Mosca 1992) Prof. di fisica teorica (1928) e direttore (1965) dell'Istituto di ricerche nucleari [...] dell'equazione di Boltzmann. ◆ [ANM] Principio di B. (detto pure principio the edge of the wedge): v. funzioni di più` variabili complesse: II 775 a. ◆ [ANM] Teoria di Hartree-Fock-B.: v. nuclei atomici, teorie microscopiche dei: IV 201 f. ◆ [ANM ...
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Matematica
In matematica, e nelle sue applicazioni, grandezza, dimensionata o adimensionata, costante o dipendente da qualche variabile, che, operando su una certa quantità A (per es., la misura di una [...] c. è 3a2, se la a viene pensata come una costante e la x e la y invece come variabili; nello stesso monomio, il c. della x (relativo alla sola variabile x) è invece 3a2y2. I c. di un polinomio sono i c. dei monomi che lo compongono; in particolare ...
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Geologia
Superfici di d. sismica Superfici a cui corrisponde un cambiamento repentino (d. di primo ordine) o graduale (d. di secondo ordine) di velocità delle onde sismiche. Esse separano involucri sferici [...] . di Mohorovičić (Moho) e la d. di Gutenberg. La Moho, d. di primo ordine, separa la crosta dal mantello ed è posta a profondità variabili tra 30 e 50 km sotto i continenti e 5-15 km sotto gli oceani, anche se non è sempre così netta, soprattutto in ...
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Antropologia
Popolazioni marginali
Gruppi nomadi, prevalentemente di cacciatori e raccoglitori (pigmei, boscimani, aborigeni australiani), di esigua consistenza demografica, stanziati in territori isolati [...] di lanci con 6 ‘teste’ nel secondo lancio, dove in soli 28 tra essi si sono avute 7 teste nel primo. Più in generale, data una variabile casuale (o statistica) a n dimensioni (X1, ...., Xn), si dice distribuzione marginale la distribuzione di una ...
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Matematico e filosofo austriaco (Vienna 1879 - ivi 1934), prof. di matematica all'univ. di Vienna, fondò il primo circolo neopositivista, il Verein Ernst Mach, che doveva in seguito (1929) assumere la [...] , in cui apparve anche lo scritto suo più noto: Logik, Mathematik und Naturerkennen (1933). Le sue ricerche matematiche vertono principalmente sul calcolo delle variazioni, sulla teoria delle funzioni di variabili reali e sulla teoria degli insiemi. ...
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LÉRAY, Jean
Matematico francese, nato a Nantes il 7 novembre 1906. Professore all'università di Nancy dal 1936 al 1941 e in quella di Parigi fino al 1947. Dal 1947 è al Collège de France come professore [...] da lui introdotte sono state utilizzate in vari rami della matematica, come la teoria delle funzioni analitiche di più variabili, la geometria algebrica e il calcolo delle vatiazioni, nonché nell'ottica geometrica e in fisica matematica.
Tra le sue ...
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JULIA, Gaston Maurice
Matematico francese, nato a SidiBel-Abbès (Algeria) il 3 dicembre 1893. È stato professore di analisi superiore alla Sorbona dal 1925 al 1964 e di geometria al Politecnico di Parigi [...] i contributi da lui dati all'analisi matematica. Ha studiato questioni attinenti alla teoria delle funzioni analitiche di più variabili ottenendo risultati in relazione a un problema, detto appunto "problema di Julia". Ha introdotto nuovi punti di ...
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Modelli
Patrick Suppes
Il significato del termine 'modello' nelle scienze
Il termine 'modello' non è usato esclusivamente in ambito scientifico, ma nei contesti più vari. Ciascuno di noi sa che cosa [...] media per il singolo studente.
La prima ipotesi è che il processo sia additivo e dipenda, per semplicità concettuale, da una variabile discreta n. Possiamo scrivere l'ipotesi di additività come segue:
I(n) - I(n-1) = α. (3)
Possiamo poi esprimere la ...
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affinita
affinità [Der. di affine] [ALG] (a) Particolare omografia tra due piani in cui si corrispondono le rette improprie. (b) Nella geometria delle varietà, corrispondenza tra gli enti geometrici [...] i simboli di Christoffel, ma in geometrie più generali, dette appunto geometrie affini, l'a. è governata da variabili indipendenti. Se ui(x) è un campo vettoriale, si desidera specificare assiomaticamente la condizione alla quale esso deve soddisfare ...
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dipendente
dipendènte [agg. Der. del part. pres. dependens -entis del lat. dependere "derivare da, dipendere", comp. di de- e pendere] [LSF] Di ente che abbia una relazione di dipendenza da un altro: [...] 0, in cui f è un polinomio in n indeterminate a coefficienti in K. Per es., le coordinate x, y di un punto variabile sopra una curva algebrica piana sono algebricamente d., in forza dell'equazione della curva f(x, y)=0, naturalmente rispetto al campo ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...