Regole funzionali per decidere
Leslie A. Real
(Department of Biology, Indiana University Bloomington, Indiana, USA)
La rappresentazione accurata ed effìciente dell'ambiente nel quale un organismo vive [...] e possono anche ricordare la qualità e il luogo d'incontro di tutte le femmine incontrate prima. In questa regola, la variabile decisionale è il numero delle femmine esaminate (n) prima che la scelta sia operata. La quarta e ultima regola che Janetos ...
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Etologia, psicologia e scienze sociali
Robert A. Hinde
(St. John 's College, Cambridge, Gran Bretagna)
Lo studio del comportamento animale ha costituito, da sempre, l'obiettivo principale dell'etologia. [...] con quella sostenuta da E. Durkheim, secondo il quale i fenomeni sociali possono essere compresi solo in termini di variabili sociali.
L'esempio seguente mostra l'importanza delle relazioni dialettiche tra i diversi livelli. Nonostante vi siano una o ...
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Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] , nei portatori di omozigosi per metionina al codone 129 e nei pazienti con il tipo 1 di PrPEST. Identificare le variabili che influenzano la sopravvivenza nelle diverse forme di MCJ sporadica costituisce la base per una strategia di valutazione dell ...
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Cooperazione
Gerald S. Wilkinson
(Department of Zoology, University of Maryland, College Park, Maryland, USA)
La cooperazione si verifica quando due organismi traggono beneficio da un'azione comune. [...] aplotipo MHC (Manning et al., 1992). In tutti i vertebrati il complesso MHC è caratterizzato da un'enorme variabilità genetica per facilitare il riconoscimento cellula-cellula allo scopo di difendere l'organismo dalle invasioni di cellule parassite ...
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varani
Giuseppe M. Carpaneto
Lucertole giganti
I varani sono i più grandi Sauri viventi e si trovano in Asia meridionale, Africa e Australia: in quest’ultima, in mancanza di validi competitori, ebbero [...] .
Predatori che diventano cibo
Quasi tutti i varani sono predatori e si nutrono di animali di dimensioni variabili. In giovane età si nutrono prevalentemente di chiocciole, cavallette, bruchi e rane. Crescendo consumano topi, lucertole, uccelli ...
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Disciplina che studia gli animali e le piante vissuti sulla Terra in epoche trascorse, rivelati attraverso i loro resti fossili.
Cenni storici
Il nome di p. per la scienza dei fossili fu proposto da H.-M. [...] Crania, Nautilus) restano quasi invariati attraverso molti periodi e si presentano come tipi preesistenti, in opposizione ai tipi variabili, che, dopo la loro comparsa, si modificano e si sviluppano con grande ricchezza di forme, per poi estinguersi ...
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UOMO
Antonio Ascenzi
Guido Modiano
Origine (XXXIV, p. 748; v. anche paleoantropologia, App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720). − In paleontologia umana, si definisce come origine dell'u. [...] che deve avere un carattere per diventare discontinuo e restare tale, molto verosimilmente i pochissimi caratteri noti per la loro variabilità discontinua tra razze sono gli unici (o quasi) che esistono. In altre parole, il motivo per cui non se ne ...
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Orientamento degli animali
LLeo Pardi
di Leo Pardi
Orientamento degli animali
sommario: 1 Che cosa è l'orientamento. 2. Un cenno sulla storia del problema. 3. Strategie per trovare una meta. a) Ricerca [...] di un sistema di rigore assoluto; che in tutte e tre le fasi vi è dispersione dell'informazione, per l'ovvia variabilità nel rilevare, nel valutare e nell'eseguire; e che il successo dipende anche dal numero degli individui coinvolti.
Premettiamo che ...
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Psicologia
Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni, elaborare modelli astratti della realtà, intendere e farsi intendere dagli altri, [...] ; comportamenti di tipo intelligente, modificabili a livello individuale, permettono invece un rapido adattamento a situazioni ambientali variabili. Tra i Vertebrati si osserva che i comportamenti di tipo intelligente procedono con l’aumentare dell ...
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L'Ottocento: biologia. Da Lamarck a Darwin
Antonello La Vergata
Da Lamarck a Darwin
Jean-Baptiste Lamarck
La prima teoria compiuta dell'evoluzione fu formulata da Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829). [...] dei vari gruppi, l'incremento di alcuni, l'estinzione di altri. Lyell riconosce che ogni specie è dotata di una certa variabilità nei suoi caratteri ma questa, per quanto ampia possa essere in alcuni organismi, è limitata, non supera mai la barriera ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...