Sigla di organismo geneticamente modificato, usata per indicare organismi il cui patrimonio genetico è stato modificato mediante ibridazione e selezione o mutagenesi e selezione, oppure con metodiche che [...] di specifici insetti.
La creazione di organismi con caratteristiche genetiche programmate contrasta i procedimenti vitali plasmati dall’evoluzione, basati invece sulla variabilitàgenetica casuale e la scelta ambientale dei genomi più adatti alla ...
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Nutrizione
Gianni Tomassi
(XXV, p. 85; App. IV, ii, p. 631; V, iii, p. 714)
L'alimentazione e la n. umana stanno acquistando sempre più importanza nella prevenzione di patologie di tipo cronico-degenerativo [...] di interesse zootecnico, sia terrestri sia acquatici. L'utilizzo delle tecniche di genetica molecolare permette di avere una misura estremamente precisa della variabilitàgenetica di singoli animali e consente, per es., la conservazione di varietà ...
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Le piante che coltiviamo e gli animali che alleviamo a fini alimentari sono molto diversi da quelli che conoscevano i nostri antenati neolitici. I miglioramenti introdotti da allora sono serviti ad aumentare [...] specie e differenti tecniche (tab. 1). Tali marcatori differiscono anche nel numero e per la quantità di variabilitàgenetica che possono rilevare in una popolazione, quindi le informazioni necessarie al processo di selezione da essi ottenibili ...
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(v. carboidrati, VIII, p. 945; App. I, p. 358; II, I, p. 503)
Col termine carboidrati ci si riferisce attualmente a una vasta famiglia di composti organici naturali di massa molecolare variabile entro [...] − Le proteine costruite in vivo sotto diretto controllo genetico sono del tutto omodisperse, sono cioè costituite da catene costituiscono un gruppo di biopolimeri in cui la variabilità strutturale parrebbe pressoché illimitata e in cui compaiono ...
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Industria
LLuciano Cafagna
di Luciano Cafagna
Industria
sommario: 1. Premessa. 2. Industria, macchine e divisione del lavoro. 3. La rivoluzione industriale. 4. I modelli del processo d'industrializzazione [...] e chimici) o di applicazioni scientifiche (per es. di genetica) accelerate o rese possibili dall'industrialismo. Per contro l' fattori di localizzazione. Da tutto ciò deriva una variabilità storica dell'influenza dei fattori di localizzazione in ...
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Farmacologia
Pietro Di Mattei
di Pietro Di Mattei
Farmacologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Posizione concettuale della farmacologia nel Novecento. 3. I temi della farmacologia nel Novecento. 4. I [...] e climatiche nelle quali si svolge la coltivazione, nonché sulle caratteristiche genetiche delle piante, alle quali devono essere in realtà ascritte tanto la diversa e variabile produzione quanto la qualità dei principi attivi.
Non si può tralasciare ...
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Tumore
Stefano Zurrida
Umberto Veronesi
Raffaella Elli
Giuseppe Luzi
Il termine tumore (dal latino tumor, derivato di tumere, "essere gonfio") in medicina indica qualunque alterazione o processo [...] riparazione del DNA e i meccanismi di protezione da danni genetici esercitati da sistemi enzimatici come quello dei citocromi P-450 della molecola antigenica e si associa un tempo di latenza variabile. Si ammette, in generale, che alle cellule dotate ...
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Microbiologia industriale
Matilde Manzoni
L’uso biotecnologico dei microrganismi ha radici antichissime, in particolare per le cosiddette biotecnologie classiche che sfruttano i microrganismi per la [...] ottenuti da ceppi microbici in cui è stato inserito materiale genetico proveniente da cellule animali. È il caso relativo alla di nutriliti, metaboliti e cellule. Solo alcune di queste variabili quali temperatura, pH, flusso e pressione d’aria sono ...
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Intolleranze alimentari
Salvatore Auricchio
L'Accademia europea di allergologia e immunologia clinica ha ridefinito la nomenclatura delle reazioni abnormi verso gli alimenti (Johansson, Hourihane, Bousquet [...] che crea un danno alla mucosa intestinale in soggetti geneticamente predisposti. La tossicità dell'avena è stata messa in altri organi e apparati, causando quadri clinici molto variabili, come bassa statura; anemia ferripriva resistente alla terapia ...
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Alimento
Emilia Carnovale e Annamaria Paolucci
Si definisce alimento, termine che deriva dal verbo latino alo, "nutro", qualsiasi sostanza che, introdotta nell'organismo, è in grado di fornire energia [...] , carboidrati, lipidi, vitamine e sali minerali - assai variabile. Oltre che il loro contenuto totale, è importante anche può aggiungere un terzo, quello degli alimenti modificati geneticamente (per i quali v. Biotecnologie: Settore agroalimentare ...
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variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...
genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...