gene TCR
Guido Modiano
Gene che codifica per una molecola proteica presente sulla membrana cellulare dei linfociti T e che funziona da recettore specifico per un ligando complesso costituito da una [...] comune a tutte le cellule di quell’organismo. Il meccanismo responsabile della creazione di questa pressoché infinita variabilitàgenetica post-zigotica dei geni TCR è sostanzialmente lo stesso di quello che opera per i geni delle immunoglobuline ...
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riproduzione sessuata
Saverio Forestiero
Incontro di due individui di sesso diverso da cui si originerà un nuovo organismo. Tale organismo avrà un genoma che è il prodotto di una particolare combinazione [...] sessuata si generano individui sempre diversi, salvo nel caso di gemelli monozigotici, e viene promossa la variabilitàgenetica, grazie alla quale aumentano le probabilità di sopravvivenza della specie in caso di variazioni ambientali. La ...
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ricombinazione genica
Saverio Forestiero
Scambio di geni tra gli alleli che si verifica tipicamente nel corso della riproduzione sessuale. I nuovi genotipi che ne derivano estendono significativamente [...] il crossing-over fra cromosomi omologhi. Sebbene la meiosi avvenga soltanto negli Eucarioti, l’aumento della variabilitàgenetica derivata dal mescolamento di geni è così importante per la sopravvivenza delle specie che processi ricombinativi sono ...
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germoplasma, banca del
Ilaria Bonini
Struttura attrezzata per la raccolta e la conservazione del germoplasma di specie endemiche, rare o a rischio di estinzione, e di specie a interesse agronomico e [...] altra. Esso è costituito da tessuti o cellule capaci di ripristinare un organismo intero e rappresenta la variabilitàgenetica disponibile per una specifica popolazione di individui. In campo vegetale, il germoplasma è rappresentato da spore, polline ...
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pleiotropia
Saverio Forestiero
Fenomeno per cui uno stesso gene manifesta più effetti fenotipici distinti. Quando un gene è pleiotropico si assume che esso determini caratteri fenotipici, almeno all’apparenza, [...] che esso determina, siano essi unigenici-qualitativi o poligenici-quantitativi. Lo stesso dicasi per la riduzione del tasso di variabilitàgenetica di una popolazione (eterozigosi) a seguito di ripetuti inincroci. Attraverso il mantenimento della ...
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trasformazione
Insieme di processi che provocano una modificazione in cellule e organismi viventi. La trasformazione può avvenire per cause naturali o essere indotta artificialmente.
Trasformazione [...] stessa specie o di altre. La t. batterica spontanea rappresenta pertanto un meccanismo evolutivo che produce variabilitàgenetica. La t. batterica viene largamente utilizzata nei laboratori di biologia molecolare per introdurre in ceppi batterici ...
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invecchiamento cellulare
Insieme di meccanismi che portano all’arresto della proliferazione cellulare dopo un certo numero di duplicazioni. Le principali cause dell’i. c. sono le ossidazioni, le mutazioni [...] macromolecole biologiche. Le mutazioni del genoma hanno un duplice effetto: infatti se da un lato aumentano la variabilitàgenetica degli organismi, dall’altro comportano il rischio che il gene mutato non funzioni più correttamente; nel succedersi ...
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Deme
Saverio Forestiero
Popolazione locale costituita da organismi a riproduzione sessuata tra cui c’è flusso genico completo. Un deme consiste, perciò, in una popolazione panmittica, ossia caratterizzata [...] . Tale circostanza da una parte determinerà in un primo momento un aumento della frequenza degli omozigoti, e quindi una diminuzione della variabilitàgenetica all’interno del deme medesimo, dall’altra, successivamente, con l’aumento della divergenza ...
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Botanico danese (Copenaghen 1857 - ivi 1927); prof. di fisiologia vegetale a Copenaghen, si dedicò allo studio della variabilità, dimostrando che i caratteri acquisiti per azione di influenze esterne non [...] si ereditano e che perciò la selezione non può agire su di essi. Queste ricerche fondamentali lo pongono tra i maggiori esponenti della genetica formale. ...
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SPECIE (fr. espèce; sp. especie; ted. Art; ingl. species)
Giuseppe MONTALENTI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
"Col progredire delle scienze biologiche è accaduto pel concetto di specie quello che [...] della specie, d'altro canto, hanno portato numerosi e importanti contributi al problema (v. evoluzione; genetica; variabilità). Per opera specialmente di F. Heincke, H. De Vries, W. Johannsen, si è dimostrato che, come già il botanico francese ...
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variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...
genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...