Paleontologia
Danilo Torre
(XXVI, p. 50; App. IV, ii, p. 725; V, iv, p. 24)
La p. ha conosciuto a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale un notevole sviluppo, sia per la qualità e quantità [...] all'arricchimento della teoria, fornendo una spiegazione razionale della variabilità individuale e del processo di selezione (v. evoluzione, App. V).
Nei decenni successivi i genetisti e i biologi molecolari scoprivano comportamenti del genoma che ...
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Probabilità e statistica
Arnoldo Frigessi di Rattalma
Il calcolo delle probabilità unisce il linguaggio, i modelli, la teoria matematica e i procedimenti di calcolo necessari per lo studio analitico-quantitativo [...] in particolare test di ipotesi a larga scala. In genetica, per es., vengono utilizzati da alcuni anni i massimo da un paio di centinaia di tessuti biologici. La variabile dipendente da prevedere, che potrebbe essere la sopravvivenza dopo la terapia ...
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PSICOLINGUISTICA
Domenico Parisi
(App. IV, III, p. 100)
La p. è nata negli anni Cinquanta, come frutto della collaborazione tra psicologi interessati al linguaggio e linguisti, e ha svolto un ruolo [...] la produzione rispetto alla comprensione linguistica e per la variabilità tra le diverse lingue. Inoltre, molte ricerche sono una teoria dello sviluppo, cioè si richiama a un'epistemologia genetica simile a quella di Piaget secondo cui per capire X è ...
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I più notevoli progressi della citologia, in questi ultimi anni, si riferiscono al capitolo della cariologia, cioè allo studio della struttura e del comportamento del nucleo durante le varie fasi dell'attività [...] giganti che tanti servigi hanno recato alla genetica e alla citologia.
Tenendo conto di questi fatti, si vede come sia possibile conciliare la legge della costanza del numero dei cromosomi con la variabilità di questo, che da alcuni autori era ...
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Invecchiamento
Carlo Bertoni Freddari
Con il termine invecchiamento si indica il deteriorarsi progressivo, dovuto al tempo, della capacità di un organismo di adattarsi alle modificazioni ambientali [...] meccanismi di senescenza e longevità è alla base della grande variabilità del processo di invecchiamento. Si deve aggiungere che l Questi cambiamenti sono selettivi sia per quanto riguarda il sito genetico sia il tipo di cellula e, se colpiscono geni ...
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Caratteristica climatica legata, secondo modalità diverse, alla mancanza d'acqua. L'apparente semplicità dell'enunciato dà luogo in realtà, al momento della specificazione e della valutazione, a una serie [...] questa fenomenologia, lo stesso de Martonne passava a una concezione genetica e quantitati va dell'a., proponendo, tra 1923 e 1927 luce di un'elevata variabilità, sia in termini climatici, quindi temporali (la variabilità delle precipitazioni aumenta ...
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. Studio dei fenomeni biologici in termini fisici e dell'azione di agenti fisici sugli organismi. In questo campo di studî ha particolare interesse e sviluppo il capitolo relativo all'azione biologica [...] una grande quantità di dati che dimostrano l'ampia variabilità della sensibilità di organismi diversi rispetto alle radiazioni 1944; N. W. Timoféeff-Ressovsky, Mutabilità sperimentale in genetica, Milano 1939; G. Viale, Le azioni biologiche delle ...
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MAYR, Ernst
Marco Vari
Biologo statunitense, nato a Kempten (Germania) il 5 luglio 1904. Professore di Zoologia alla Harvard University (1953-75), è ora professore emerito. Le sue ricerche in ambito [...] In studi successivi, ha chiarito il fenomeno di deriva genetica denominato effetto del fondatore. Popolazioni di molte delle specie che sottolineato la necessità di riconsiderare il concetto di variabilità da intendere non più come scarto dalla norma ...
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Pianta erbacea perenne in natura e a fusto un po' legnoso in basso; in coltura anche annua o bienne, eretta e cespugliosa, glabra nel fusto in basso, peloso-ghiandolosa nella regione dell'infiorescenza. [...] sulle rupi della regione mediterranea, dove già presenta una certa variabilità, ma questa si è esaltata in seguito all'estesa coltura e compatte, che sono state oggetto di studio di genetica sperimentale, specialmente da parte del Baur. Si semina ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] manca (v. Anderson, 1971 e 1972). La predisposizione genetica è inoltre più evidente nei casi di cancro bilaterale della il tempo di duplicazione del volume tumorale, fra l'altro assai variabile da caso a caso, non è sempre un indice attendibile dei ...
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variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...
genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...