Ambiente
Augusto Panà
Anna Spinaci e Valeria Ugazio
Dal punto di vista ecologico il termine si riferisce al complesso delle caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche di una determinata regione [...] e al rischio di rilascio di batteri e virus geneticamente modificati. Un altro motivo di preoccupazione è dato dalla di malattie in ambienti di lavoro in misura assai alta e variabile in base al tipo di lavoro. Un'attenzione particolare è rivolta ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dall'immunita al sistema immunitario
Gilberto Corbellini
Dall'immunità al sistema immunitario
Lo studio sperimentale dell'immunità [...] altre proteine, aveva come propria caratteristica funzionale essenziale una straordinaria variabilità biochimica. Si trattava a quel punto di individuare il meccanismo genetico che consentiva l'instaurarsi di un repertorio incredibilmente grande di ...
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La teoria neoselezionista dell’evoluzione
Giorgio Bernardi
In biologia esistono problemi di dettaglio e problemi di natura fondamentale, ossia problemi la cui soluzione porta a conclusioni di carattere [...] base complementare, ma in un’altra base); 2) il codice genetico (Marshall Warren Nirenberg e Johann Heinrich Matthaei; fig. 2B), umana contenesse un milione di geni. La grande variabilità (trascurando fenomeni di poliploidia) della quantità di DNA ...
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Simbiosi
Paola Bonfante
Silvia Perotto
Nel 1878, durante un convegno di naturalisti e medici europei, il patologo tedesco Anton H. De Bary introdusse per la prima volta il termine simbiosi (dal greco: [...] di interesse agronomico. A causa di questa grande variabilità biologica, gli studi sono focalizzati su alcuni sistemi piante sono limitati da due membrane.
Il processo di integrazione genetica e fisiologica tra i partner ha poi visto il trasferimento, ...
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L'Ottocento: biologia. Botanica e tassonomia vegetale
Brigitte Hoppe
Botanica e tassonomia vegetale
Dalla fine del Seicento iniziò a diffondersi in tutta Europa, non soltanto fra principi e nobili ma [...] seconda metà del XIX sec. i botanici, osservando la variabilità di molte specie, arrivarono alla conclusione che si dovesse piante, che proprio in quanto risultati della storia genetica del ceppo erano espressione di parentele naturali; questo ...
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Gigante
Ivan Nicoletti e Marco Bussagli
Gigante è il nome che in numerose mitologie e tradizioni mitico-religiose è attribuito a figure extraumane, caratterizzate in primo luogo da una statura straordinaria [...] , la parola gigante è comunque meno usata. La statura è determinata geneticamente in misura maggiore che non il peso o altre caratteristiche, quali, testosterone depot (a lento assorbimento), a dose variabile secondo la gravità e secondo l'età, possa ...
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Automatismi sanzionatori e principi costituzionali
Guglielmo Leo
La discussione sui vincoli apposti alla discrezionalità giudiziale, nella definizione del trattamento sanzionatorio dei singoli casi [...] un elemento di novità, dato dalla “mutazione genetica” delle misure a carattere patrimoniale, la cui sentenza n. 50/1980. In altri casi è stata valorizzata la previsione di pene variabili concorrenti con quella fissa (C. cost., 8.11.1982, n. 188; C ...
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Alimento
Emilia Carnovale e Annamaria Paolucci
Si definisce alimento, termine che deriva dal verbo latino alo, "nutro", qualsiasi sostanza che, introdotta nell'organismo, è in grado di fornire energia [...] , carboidrati, lipidi, vitamine e sali minerali - assai variabile. Oltre che il loro contenuto totale, è importante anche può aggiungere un terzo, quello degli alimenti modificati geneticamente (per i quali v. Biotecnologie: Settore agroalimentare ...
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Longevità
Gaetano Crepaldi
Stefania Maggi
Marcello Cesa-Bianchi
Gabriella Pravettoni
Il termine longevità definisce la capacità fisiologica di un organismo appartenente a una certa specie di sopravvivere [...] individuo subiscono modificazioni a ritmi e intensità variabili. Le difficoltà di generalizzare la definizione di 25, e gli esseri umani 80 anni. A supporto della determinazione genetica della longevità, inoltre, c'è il fatto che i figli di persone ...
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Biologia molecolare e sistematica: una rivoluzione
Cecilia Saccone
Origine e sviluppo della biologia molecolare
La biologia molecolare è nata e si è sviluppata nella seconda metà del 20° sec., periodo [...] disciplina appena emergente ed è impegnata a trovare i ‘criteri’ per paragonare i caratteri genetici, quasi tutti diversi ed estremamente variabili.
In teoria, per la tassonomia molecolare sarebbe ideale conoscere la sequenza nucleotidica completa ...
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variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...
genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...