LIVI, Livio
Alessio Farcomeni
Nacque a Roma il 2 genn. 1891 da Ridolfo e da Luisa Bacci, entrambi di origini pratesi.
Il L. proveniva da un ambiente familiare borghese che aveva consuetudine con gli [...] della capacità genetica stessa, e più probabilmente verso il 23° anno di età" (Sulle variazione della attitudine genetica della donna sul minimum di popolazione - un limite inferiore, variabile secondo i fattori esterni, di convivenza in collettività ...
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MARRO, Giovanni
Emma Rabino Massa
– Nacque a Limone Piemonte il 29 maggio 1875, da Antonio e Maddalena Viale.
Nel 1900 conseguì la laurea in medicina nell’Università di Torino e indirizzò la sua attività [...] egiziana, ma anche con l’intento di interpretarne la variabilità fisica, che il M. intraprese la sua opera di
Il M. aveva anche tentato di valutare, sotto il profilo genetico, le differenze e la suddivisione geografica o temporale dei diversi gruppi ...
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biodiversita
biodiversità s. f. invar. – Per b. si intende la diversità biologica, ossia l’insieme della differenza, della variabilità e della complessità della vita sulla Terra. La b. include quindi [...] naturale di estinzione invece, a causa dell’uomo, è aumentato di 10.000 volte. La perdita di diversità genetica a livello di popolazione accresce ulteriormente questo valore. La perdita di b. è estremamente significativa nelle foreste pluviali, in ...
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OLIVO, Oliviero Mario
Germana Pareti
OLIVO, Oliviero Mario. – Nacque a Trieste il 24 maggio 1896 in una famiglia di origini cadorine, di Suppiane (Venas), da Bernardo Antonio e da Maria Kuk.
Arruolatosi [...] teoria mendeliana, articolati intorno al binomio ‘variabilità-continuità’, nel contesto delle recenti scoperte attività di traduttore di opere scientifiche, tra le quali Embriologia e genetica di Morgan Thomas Hunt (Torino 1938), nonché Il tempo e la ...
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biologia della conservazione
biologìa della conservazióne locuz. sost. f. – Originata recentemente dall’interazione tra varie discipline, quali la botanica, la zoologia, l’ecologia, la genetica, l’etologia [...] ). Individuare sistemi che consentano di valutare lo stato di ‘salute genetica’ delle popolazioni naturali, che permettano cioè di individuarne il livello di variabilità, il tasso di inbreeding (o ‘inincrocio’) e gli effetti della deriva casuale ...
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sistematica molecolare
sistemàtica molecolare locuz. sost. f. – Approccio sistematico che consente di ricostruire il percorso evolutivo delle specie in base a dati genetico-molecolari anziché morfologici. [...] e, tra queste, la distribuzione non omogenea della variabilità biologica. La moderna sistematica continua a integrarsi in toto con la biologia evolutiva. Tuttavia, la classificazione su base genetico-molecolare non è semplice, soprattutto perché il ...
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medicina genomica
medicina genòmica locuz. sost. f. – Disciplina che rappresenta la più moderna evoluzione e applicazione della genetica nel settore medico. La genetica classica, nonostante gli sviluppi [...] la genomica ha sostituito quello di variazione genomica e variabilità fenotipica. La variazione negli individui tra singole paia solo la diagnosi – come già avviene con gli screening genetici – ma anche la misura del rischio di sviluppare nel tempo ...
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clinico, metodo
Gilberto Corbellini
Storia del metodo clinico
Il metodo clinico fu praticato sin dall’antichità. La medicina ippocratica, ma anche le dottrine mediche coeve e successive, si basavano [...] di essi non erano affidabili, ossia che sintomi e segni erano variabili. L’esame clinico era basato sull’abilità soggettiva del medico metodo statistico in medicina e dall’incontro con la genetica. Dopo la Seconda guerra mondiale si è assistito all ...
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sequenziamento del DNA
Nicoletta Rossi
Informazione genetica e medicina personalizzata
Con il completamento del Progetto genoma umano (2001-2004) è stata resa disponibile al pubblico l’intera sequenza [...] dei recettori bersaglio. La base di questa variabilità risiede nelle combinazioni di polimorfismi presenti in un circa 50.000 odierni. Sono già noti diversi esempi di varianti genetiche che influenzano le risposte ai farmaci: per es., un paziente con ...
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ARCANGELI, Alceste
Isabella Spada Sermonti
Figlio di Giovanni, illustre botanico pisano, e di Amelia Scrivara, nacque a Pisa l'8 sett. 1880. Si laureò in scienze naturali nel 1902 con la tesi "Il mimetismo [...] arcipelaghi di Madera e delle Canarie, di cui studiò la variabilità sessuale, la determinazione del sesso e l'ermafroditismo. Si occupò , di istologia dell'apparato digerente dei vertebrati e di genetica. Allievo di F. De Filippi, diffuse il primo ...
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variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...
genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...