NEUROSCIENZE
Antonio R. Damasio
Francesco Clementi
Vincenzo Bonavita e Simone Sampaolo
Autocoscienza di Antonio R. Damasio
Sommario: 1. Introduzione. 2. La creazione delle immagini nella mente. a) [...] dalla costante di equilibrio (Kd) del complesso mediatore-recettore, variabile da 10-3 a 10-12 M e tipica per ogni 'altra patologia del canale al Ca2+, non dovuta però a errori genetici, è la sindrome miastenica di Lambert-Eaton (v. Sher e ...
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Uomo: origine ed evoluzione
Phillip V. Tobias
di Phillip V. Tobias
Uomo: origine ed evoluzione
sommario: 1. Definizione di uomo. 2. Le caratteristiche di Pongidae. 3. Le caratteristiche di Hominidae: [...] altra specie, estinta o attuale, esiste un certo margine di variabilità individuale, ed è noto che il volume cerebrale si modifica anche comparsa dell'uomo moderno. Le ricerche di genetica delle popolazioni, basate sulla frequenza di specifici ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] restrizione e, grazie a questa tecnica, realizza la prima mappa genetica del DNA dello stesso virus. Nathans condividerà con W. Arber geni diversi permette l'espressione di una particolare parte variabile dell'anticorpo. In tale modo si spiega come ...
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Sviluppo embrionale
CConrad H. Waddington
Antonio García-Bellido
di Conrad H. Waddington, Antonio García-Bellido
SVILUPPO EMBRIONALE
Biologia dello sviluppo di Conrad H. Waddington
Sommario: 1. Introduzione. [...] che ancora attendono di essere spiegate in termini evolutivi, genetici e molecolari sono: la polarità, presente a tutti i loro numero, la loro grandezza e la loro forma, fosse variabile tra specie diverse, ma costante all'interno di una stessa specie ...
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I ribosomi e la traduzione del codice genetico
Harry F. Noller
(Sinsheimer Laboratories University of California Santa Cruz, California, USA)
I ribosomi, particelle costituite da RNA e proteine, sono [...] RNA. Parte della variabilità del contenuto proteico è da mettere in relazione con quantità variabili di proteine non . (1994) The 530 loop of 16S rRNA, a signal to EF-Tu? Trends Genet., 10, 27-31.
POWERS, T., NOLLER, H.F. (1995) Hydroxyl radical ...
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Associazioni biologiche
Valerio Giacomini
di Valerio Giacomini
Associazioni biologiche
sommario: 1. Generalità e definizioni: a) il concetto di individuo; b) l'individualità cellulare; c) l'individualità [...] soddisfare le esigenze di autoregolazione, di autoriproduzione e di variabilità ereditaria. R. W. Kaplan (1968) configura la l'uno dall'altro, come se la cellula non fosse un'unità genetica, ma un'accolta di organelli che vi si sono integrati.
c) ...
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Piante transgeniche e loro applicazioni nelle agrobiotecnologie
Maarten J. Chrispeels
(Department of Biology, University of California San Diego, California, USA)
Uwe Sonnewald
(Institut für Pflanzengenetik [...] è necessaria per escludere gli effetti della variazione somaclonale, cioè della variabilità dovuta al fatto che le cellule che formano un callo sono piuttosto instabili geneticamente e, dunque, le singole piante rigenerate possono non essere ...
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Microbiologia
JJohn F. Wilkinson
di John F. Wilkinson
Microbiologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Un organismo modello, Escherichia coli: a) La struttura di Escherichia coli. b) La crescita di Escherichia [...] non si verificava una crescita evidente e, dopo un periodo variabile di tempo, si aveva l'estinzione. In condizioni di coltura abbiamo ricordato è già stata puntualizzata dettagliatamente la mappa genetica del fago T4 e ne sono stati identificati da ...
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Cultura
Francesco Remotti
Concezioni diverse di 'cultura'
È un dato acquisito e sotto gli occhi di tutti il fatto che esistono due concezioni fondamentalmente diverse di 'cultura': una classica e tradizionale, [...] - nel senso almeno della ripetibilità -, ma di una regolarità variabile, nel senso che è tipico dei costumi variare da luogo in gran parte fuori dei loro organismi e dell'apparato genetico che li caratterizza, esse devono essere contenute in un ...
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Botanica
John Heslop-Harrison
Introduzione
La botanica è la scienza che studia le piante. L'unità di questa scienza sta nell'oggetto trattato e non negli scopi che si prefigge chi ad essa si dedica, [...] sistemi dipende da una buona coordinazione di tutti i fattori variabili, come il genotipo delle varietà usate e i pretrattamenti sistematica delle piante e solo da pochi decenni la genetica vegetale ha dato un contributo significativo. Il fatto che ...
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variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...
genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...