Sistematica. - Le definizioni e delimitazioni degli ordini, famiglie, generi e specie nella classe degli Schizomiceti-raggruppante i batterî - sono periodicamente oggetto di revisione, soprattutto ai livelli [...] - Appendici filamentose non presenti in ogni specie e in numero variabile da una o poche unità ad alcune diecine per cellula. cellule in crescita normale di E. coli). I dati genetici finora esistenti non hanno permesso di concludere in modo sicuro ...
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(App. IV, i, p. 291; V, i, p. 378)
Le conoscenze acquisite sulla struttura e la funzione degli acidi nucleici (v. nucleici, acidi, App. IV e V; riproduzione, XXIX, App. III, IV e V; genetica, XVI, App. [...] regioni trascritte, introni ed esoni (v. biologia molecolare e genetica, App. V), e nelle sequenze del promotore e tipo VNTR (Variable Number of Tandem Repeats) sono molto variabili e contemporaneamente assai specifiche, nel senso che è molto bassa ...
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Paleontologia
Danilo Torre
(XXVI, p. 50; App. IV, ii, p. 725; V, iv, p. 24)
La p. ha conosciuto a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale un notevole sviluppo, sia per la qualità e quantità [...] all'arricchimento della teoria, fornendo una spiegazione razionale della variabilità individuale e del processo di selezione (v. evoluzione, App. V).
Nei decenni successivi i genetisti e i biologi molecolari scoprivano comportamenti del genoma che ...
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I più notevoli progressi della citologia, in questi ultimi anni, si riferiscono al capitolo della cariologia, cioè allo studio della struttura e del comportamento del nucleo durante le varie fasi dell'attività [...] giganti che tanti servigi hanno recato alla genetica e alla citologia.
Tenendo conto di questi fatti, si vede come sia possibile conciliare la legge della costanza del numero dei cromosomi con la variabilità di questo, che da alcuni autori era ...
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Le previsíoni che già copiose venivano formulandosi nel primo ventennio del secolo in rapporto a questa scienza negli ultimi anni hanno trovato una prodigiosa varietà di realizzazioni. Forte della sua [...] si è spinto avanti l'accertamento della variabilità qualitativa e quantitativa dei principi attivi a seconda molto viene a profittare la stessa agricoltura. Analogamente la genetica penetra meglio, servendosi di farmaci, nei processi germinativi e ...
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Paleoantropologia
Giorgio Manzi
La p., o paleontologia umana, è una scienza storica: fornisce ricostruzioni più o meno articolate del processo evolutivo riguardante la nostra specie e cerca di interpretarlo. [...] una valutazione dei tempi evolutivi basata sulla diversità genetica esaminata a livello molecolare (proteine, DNA). al medesimo criterio (orologio molecolare), ma su dati riguardanti la variabilità umana attuale, le origini di H. sapiens sono state ...
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MUTAZIONE (XXIV, p. 165)
Giuseppe Montalenti
Nel 1880 H. de Vries (v., XII, p. 711) trovò presso Hilversum in Olanda una pianta, la Oenothera lamarckiana che, sfuggita da qualche giardino, si era rinselvatichita [...] scuola per l'edificazione delle moderne teorie sull'eredità (v. genetica, XVI, p. 509). Il concetto di mutazione, per tasso delle mutazioni spontanee. Questo è sempre piuttosto basso e variabile per i diversi fattori e nei varî organismi; nella ...
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(XIII, p. 868; App. II, I, p. 847; IV, I, p. 681)
Negli ultimi dieci anni la ricerca embriologica ha avuto notevole impulso; tra gli argomenti di maggiore interesse sono da segnalare l'induzione embrionale [...] nel tessuto reagente. Il tessuto deve possedere l'informazione genetica che dev'essere attivata. Il risultato dell'induzione è due soli fattori inducenti possano determinare l'alta variabilità dei tessuti indotti.
È probabile che nel differenziamento ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] manca (v. Anderson, 1971 e 1972). La predisposizione genetica è inoltre più evidente nei casi di cancro bilaterale della il tempo di duplicazione del volume tumorale, fra l'altro assai variabile da caso a caso, non è sempre un indice attendibile dei ...
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Immunologia e immunopatologia
GGiorgio Cavallo
Antonio Ascenzi e Cesare Bosman
Jan G. Waldenström
di Giorgio Cavallo, Antonio Ascenzi e Cesare Bosman, Jan G. Waldenström
IMMUNOLOGIA E IMMUNOPATOLOGIA
Immunologia [...] InV che costituiscono due sistemi di fattori geneticamente indipendenti, in quanto prodotti da geni separati.
Oltre alla differenziazione in allotipi esiste poi una variabilità idiotipica legata a specificità individuali dipendenti strettamente dalla ...
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variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...
genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...