ghignata
Luigi Vanossi
Il termine ricorre quattro volte nel Fiore (tre delle quali nella perifrasi ‛ dar g. '; cfr. Ghignare). Ha il significato generico di " risata fatta in segno di scherno ", " sghignazzata [...] Rose 10733-34 " Contre Peeur ont ahurté / Hardement avec Seürté "; la perifrasi ‛ dar g. ' appare qui come termine di una variatio, di cui fanno parte nello stesso sonetto le espressioni dessono... scacco matto (v. 4); dear miccianza (v. 7); dean tal ...
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verso (ver; ver')
Ugo Vignuzzi
Preposizione di media frequenza nell'opera dantesca: 151 occorrenze in tutto, tra gli 83 casi di ‛ verso ' (di cui 14 nella Vita Nuova, 2 nelle Rime, 3 nel Convivio, 49 [...] ‛ trarsi ', come in Pd V 104, e anche in Fiore XVII 13), XXIV 3 (con ‛ venire ', e ancora in Cv III V 18, in variatio con ‛ andare '; If III 82, con prolessi rispetto al verbo reggente; VIII 16, XVI 7, XVIII 26 i peccatori... / dal mezzo in qua ci ...
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FEDERICO II, ATTIVITÀ POETICA
SStefano Rapisarda
Sono sei i componimenti che, con vario grado di attendibilità, diversi testimoni assegnano al nome di Federico. Pressoché certa è l'attribuzione della [...] 'canzone di donna' che parrebbe imitare Dolce coninzamento del caposcuola Giacomo da Lentini, ma con una significativa variatio in direzione embrionalmente narrativa. La voce di donna lamenta l'imminente partenza del suo amante verso una destinazione ...
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PAUSANIA
Giorgio Pasquali
Autore di una periegesi (vedi) della Grecia (Περιήγησις τῆς ‛Ελλάδος) in dieci libri. P. attesta di avere, per lo meno, abitato la regione del Sipilo (Magnesia) ed era certamente [...] , scientifico; P. scrive prosa d'arte. La sua semplicità è affettata; la caratteristica più evidente del suo stile è la variatio cercata e ottenuta a ogni costo. È naturale ch'egli, letterato e non antiquario, abbia lavorato su fonti scritte e abbia ...
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anafora
Francesco Tateo
. Figura retorica appartenente al genere della repetitio, e designata appunto in latino col nome di repetitio, o anche di iteratio e relatio: consiste nel ripetere la medesima [...] vassallaggio (vv. 32-34), dove l'alternarsi dell'avverbio e del predicato non attenua l'a., ma vi aggiunge un gioco di variatio. Nella stessa canzone l'a. interviene ben due volte a distinguere i membri paralleli del periodo: chi con tardare, e chi ...
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chiasmo
Francesco Tateo
Designa nella terminologia moderna la disposizione inversa dei termini corrispondenti di due membri in un periodo. Tale figura retorica presuppone che i membri così disposti [...] da la divina / distar cotanto, quanto si discorda / da terra il ciel; sicché i due verbi, che evitano la ripetizione per mezzo di una variatio, si oppongono ai due estremi del verso. In Pd XV 1-3 il primo membro occupa i primi due versi, ma il c. è ...
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crollare
Emilio Pasquini
Il verbo è sentito da D. come termine prettamente poetico; manca del tutto in prosa.
Transitivo, in senso proprio, vale " scrollare ", " scuotere ", " muovere ", " agitare ", [...] non crolla / già mai la cima per soffiar di venti (Pg V 14).
Come intransitivo senza particella pronominale, ma esente da ‛ variatio ' semantica: Pg XXXII 27 'l grifon mosse il benedetto carco / sì, che però nulla penna crollonne, cioè " in modo che ...
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Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] ...»). Nei fogli illustrativi, inoltre, rispetto ai manuali di istruzioni, è più frequente il ricorso a forme di variatio, cosicché possono cooccorrere più prescrizioni segnalate con formule diverse, come il verbo in prima posizione all’imperativo ...
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Federico (Federigo) Tignoso
Gaetano Ragonese
Nel canto XIV del Purgatorio, Guido del Duca, a rampogna della Romagna contemporanea, rievoca con malinconia personaggi della Romagna antica, dove fioriva [...] sono i moduli stilistici della rassegna degli antichi Romagnoli, come ricca è la tematica morale, e magistrale la variatio retorica di questo canto ‛ tosco-romagnolo ', che sale infine alla contemplazione delle bellezze etterne. E il ‛ nome ' di ...
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gradatio
Francesco Tateo
Definita nel De Ratione dicendi come la figura " in qua non ante ad consequens verbum descenditur, quam ad superius ascensum est " (IV 25 34), senza cioè un particolare accenno [...] d'occhi; e li occhi d'Argo, / se fosser vivi, sarebber cotali, dove la prima connessione è ottenuta con una ‛ variatio ' (ali - penne). L' ‛ esempio ' (v.) finale, che si giustifica nella successiva confessione d'incapacità descrittiva del poeta, è ...
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variatio
〈variàzzio〉 s. f., lat. (propr. «variazione»). – Latinismo usato nella critica letteraria e in retorica per significare un cambiamento di termini o di costrutti, in un breve contesto, per uno stesso contenuto concettuale ed espressivo,...
variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...