MAFFEI, Raffaele
Stefano Benedetti
Nacque, secondo di quattro fratelli, il 17 febbr. 1451 da Gherardo di Giovanni e da Lucia Seghieri a Roma, dove il padre era segretario pontificio sotto Callisto III [...] sull'originale omerico, con la tendenza, tipica della prassi quattrocentesca, ad attenuare la formularità del testo attraverso la variatio lessicale e stilistica. Se ne trae un giudizio assai meno severo di quello dei contemporanei, che con Erasmo e ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] (Trovato 1994: 131), in quanto non mancano oscillazioni che, prescindendo da fatti di distrazione o da esigenze di variatio, denotano una coscienza della lingua come organismo vivo, che può pertanto contenere variazioni e alternanze d’uso. Anche nel ...
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paronomasia
Francesco Tateo
Termine della retorica greca, che designa la figura conosciuta dai Latini come ‛ adnominatio ', e consistente nell'accostare due o più vocaboli di suono simile o perché risalenti [...] est... efficiunt... faciunt). Sempre in I XVIII 1 la p. di plantas inserit vel plantaria plantat è interessante per la ‛ variatio ' (inserit-plantat) che vi s'intreccia. In II II 2 (si cognito habituante habituatum cognoscitur) la p. concorre col ...
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dove (do')
Riccardo Ambrosini
1. L'uso di d. e della forma scorciata dov', di fronte a parole inizianti con e-, i- tonici (non è perciò da rifiutare la lettura dove è scritta, in Rime dubbie XII 13, [...] quella gloriosa donna vive de la quale fu l'anima mia innamorata.
L'uso di ‛ là d. ' si collega con la tecnica della variatio non soltanto formale ma di livelli stilistici in II XV 3-10 Ove si vuole [" deve "] sapere che questa donna è la Filosofia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Gianfranco Agosti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il genere della novella si sviluppa nel Cinquecento secondo schemi e formule che si [...] sugli uomini, prelude all’immagine della “detronizzazione”, della sconsacrazione della realtà descritta nel Decameron.
Rispetto alla variatio tematica del Decameron, le Cene si concentrano sulla figura narrativa della beffa. Mentre in Boccaccio la ...
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FISICA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Antonio GARBASSO
Il termine greco di ϕυσικός (cioè "concernente la ϕύσις, la "natura") entrò nell'uso propriamente con Arisiotele, che con l'espressione τὸ [...] fra i poli omonimi di due magneti e fece l'esperienza della calamita spezzata; conobbe la declinazione (variatio), che era stata osservata già dai grandi navigatori italiani Cristoforo Colombo e Sebastiano Caboto, e l'inclinazione (declinatio ...
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quando
Ugo Vignuzzi
Congiunzione (e, introducendo proposizioni interrogative, avverbio interrogativo) temporale di frequenza alquanto elevata nell'opera dantesca, in particolare nel Convivio (quasi [...] , un'auctoritas), fin quasi ad avere un valore come " nel passo in cui ", e simili; così in Cv II V 14 (interessante la variatio con l'ove del passo immediatamente precedente, analoga a quella di III XV 11 con dove, e di III II 17; si vedano anche IV ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Simposio
Simonetta Nannini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il simposio, momento dedicato al vino, preceduto dal banchetto e da una libagione, [...] , celebra l’amore e riflette sulla splendida giovinezza e sulle angosce della vecchiaia (sua la probabile ripresa, con variatio significativa, della similitudine omerica “come le foglie”: in Omero le foglie cadono e rinascono a primavera, gli uomini ...
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ORIANI, Alfredo
Eugenio Ragni
ORIANI, Alfredo (Mario, Francesco, Pellegrino, Clemente). – Terzogenito di Luigi, avvocato possidente, e di Clementina Bertoni, appartenente a famiglia altoborghese con [...] racconti che costituiscono la parte centrale del volume non aggiungono quasi nulla all’Oriani narratore, che ripete in variatio tematiche e figure già praticate, offrendo invece una sorprendente prova di rigore formale e di spontaneità narrativa ...
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morte
Carlo Chirico **
Letterio Cassata
Il vocabolo designa propriamente il termine della vita corporale, il cessare di ogni attività fisica, e, in senso traslato, il passaggio dalla gioia al dolore, [...] questione diversa " dal presunto desiderio di annichilamento.
Per il Paratore si tratterebbe di " uno dei tanti esempi d'ingegnosa variatio semantica di cui abbonda la Divina Commedia " (cfr. Pd XX 116, dove " la ‛ morte seconda ' significa invece la ...
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variatio
〈variàzzio〉 s. f., lat. (propr. «variazione»). – Latinismo usato nella critica letteraria e in retorica per significare un cambiamento di termini o di costrutti, in un breve contesto, per uno stesso contenuto concettuale ed espressivo,...
variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...