Nacque a Roma il 7 gennaio del 1943, primogenito di Irma Ravenna Battistella (figlia di Gino Ravenna, intellettuale futurista e dannunziano) e di Giacinto, discendente da un’antica famiglia di origine [...] sia il versante della linguistica storica o diacronica sia quello della linguistica sincronica. Cardona non esperienza sensibile, «nella perpetua, mutevole dialettica tra la variazione e la diversità dei modi culturali e le costrizioni che ...
Leggi Tutto
CASTELLANI, Castellano
Claudio Mutini
Figlio di Pierozzo e di Ginevra di Pancrazio d'Empoli, nacque a Firenze nel 1461. La famiglia apparteneva a un ramo collaterale - ed economicamente debole - dei [...] Gelli, il Varchi. Ma esaurita tale dimensione diacronica, che completa il quadro dei lasciti quattrocenteschi nei Sette dormienti) corrisponde, più che ad una volontà di variazione stilistica, ad un preciso fine parodistico e provocatorio che il C ...
Leggi Tutto
diastratia
diastratìa s. f. [comp. di dia- e lat. stratum «strato», coniato sul modello di diacronia]. – In sociolinguistica, il complesso delle variazioni del sistema di una lingua riconducibili all’estrazione e alla collocazione sociale...
dizionario
dizionàrio s. m. [dal lat. mediev. dictionarium, der. di dictio -onis «dizione»]. – 1. Raccolta delle parole di una determinata lingua, con esclusione (o con indicazione soltanto sommaria, relativamente ai casi anomali) delle variazioni...