A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] sincronica, come si vede esemplarmente nel Decameron di ➔ Giovanni Boccaccio; la lingua della poesia preferisce la variazionediacronica, accogliendo o addirittura fingendo arcaismi. Un’altra differenza tra lingua della prosa e lingua della poesia è ...
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Scienza dell’uomo, considerato sia come soggetto o individuo, sia in aggregati, comunità, situazioni.
A. fisica
Ramo delle scienze biologiche che studia l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè [...] certi tipi di ‘personalità di base’; quale importanza hanno le variazioni individuali in rapporto ai tipi ritenuti, in seno alla società culturale, aggiungendo, ove possibile, l’indagine diacronica a quella sincronica, mediante l’uso di fonti ...
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Sesso
Sheldon J. Segal
Kurt Loewit
Vincenzo Cappelletti
di Sheldon J. Segal, Kurt Loewit, Vincenzo Cappelletti
SESSO
Biologia del sesso, di Sheldon J. Segal
Sessualità umana, di Kurt Loewit
Sessualità: [...] E. Correns ed E. Tschermak riscoprono (1900) le leggi della variazione discontinua dei caratteri nella discendenza, già formulate (1866) da G. Mendel della vita e della sua evoluzione, strutturale e diacronica, nella natura. Per essere tale, il sesso ...
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Evoluzionismo
Stephen K. Sanderson
La natura dell'evoluzione sociale e le teorie a essa relative
Uno dei più importanti concetti della storia delle scienze sociali è quello di evoluzione. Nel XIX secolo [...] avevano una dimensione storica (e quindi diacronica). In secondo luogo, gli evoluzionisti avevano come opera la selezione naturale. Nell'evoluzione biologica la variazione sulla quale opera la selezione naturale è una mutazione genetica ...
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Sessualità
Vincenzo Cappelletti
1. Citogenetica
Dalla memoria di Karl Ernst von Baer De ovi mammalium et hominis genesi, del 1827, con le prime osservazioni sull'uovo nei follicoli ovarici di un mammifero [...] C.E. Correns ed E. Tschermak riscoprono (1900) le leggi della variazione discontinua dei caratteri nella discendenza, già formulate (1866) da G. della vita e della sua evoluzione, strutturale e diacronica, nella natura. Per essere tale, il sesso ...
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Strutturalismo
Francesco Remotti
Struttura e strutturalismo
Una distinzione pare opportuna allorché si voglia determinare l'incidenza dello strutturalismo nelle scienze sociali: un conto è infatti stabilire [...] La scelta opposta, quella della parole e della diacronia, non consentirebbe di determinare la "vera natura volta, il principio non è l'identità, ma il fascio delle variazioni possibili, la matrice delle trasformazioni e delle opposizioni. Con il suo ...
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diastratia
diastratìa s. f. [comp. di dia- e lat. stratum «strato», coniato sul modello di diacronia]. – In sociolinguistica, il complesso delle variazioni del sistema di una lingua riconducibili all’estrazione e alla collocazione sociale...
dizionario
dizionàrio s. m. [dal lat. mediev. dictionarium, der. di dictio -onis «dizione»]. – 1. Raccolta delle parole di una determinata lingua, con esclusione (o con indicazione soltanto sommaria, relativamente ai casi anomali) delle variazioni...