Una delle fondamentali dimensioni di ➔ variazione linguistica è quella che nella linguistica continentale europea (con termine introdotto negli anni Sessanta da E. Coseriu; cfr. Coseriu 1973) è chiamata [...] fonetici ci si riferisce con il termine, di derivazione musicale, di allegro (o pronuncia allegro). Il parlato formale negli autori americani, viene invece spesso designata come variazione stilistica, o di stile contestuale, una buona parte ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] frequenti l’alternanza di moduli ritmici diversi e la variazione di durata degli accenti in uno stesso modulo; compositori più eminenti che cercarono di conciliare la tradizione musicale del G. con le correnti occidentali emerge Matsudaira Yoritsune ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] sociale dell’arte, interpretazione del canone e variazione inventiva di esso.
Alle aree con presenza le maschere, e poi armi sacre, scettri, troni, vasellami, strumenti musicali e così via. Prima conseguenza di questa funzione rituale dell’opera d’ ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] i bagni pubblici, il ginnasio. A parte qualche variazione – con tendenza a una maggiore plasticità – del cantori di corte, ma non è rimasta traccia di notazione musicale. Sono stati fatti alcuni tentativi di individuazione basando gli studi ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] mezzo di un prisma, ora però il termine è riferito alle variazioni di energia che interessano gli atomi e le molecole e che ellittici definiti su di esse.
Musica
L’a. musicale è quella disciplina che mira a individuare gli elementi costituivi ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] novelle di Calandrino o della Belcolore: ribeba «strumento musicale a corde», codolo «ciottolo», ceteratoio, gnaffé), senza anche le ragioni dell’ultima (per secoli) significativa ➔ variazione diatopica dentro l’italiano colto e scritto. I tratti ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] che l’italiano dia l’impressione di essere una lingua ‘musicale’ (➔ immagine dell’italiano; ➔ musica e lingua): in ciò I clitici italiani infatti sono caratterizzati:
(a) da fenomeni di variazione formale; così l’alternanza regolare tra -i ed -e in ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] di fono (nonché dalle diverse varietà di italiano; ma le variazioni regionali saranno trattate nel § 6). Dal punto di vista ] (nel senso di «sovrano») ~ r[e] («nota musicale»). Si noterà che questa coppia inverte curiosamente i timbri dello standard ...
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Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] sguardo verso l'alto, indica un tempo futuro. Sottili variazioni permettono anche di indicare se si tratta di un salto atti motori quali quelli coinvolti nell'esecuzione di un pezzo musicale ‒ sono gli stessi oppure sono centri cerebrali adiacenti. ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
produzione
produzióne s. f. [der. di produrre (il lat. productio -onis aveva soltanto il sign. di «allungamento, prolungamento»)]. – 1. a. Il fatto di produrre, di prodursi o di esser prodotto: terreno adatto alla p. di caffè; la reazione...