LUCCHESI (Luchesi), Andrea
Silvia Gaddini
Nacque a Motta di Livenza, nel Trevigiano, il 23 maggio 1741. Dal 1757 fu allievo, per la musica operistica, di G. Cocchi, maestro di cappella all'ospedale [...] e a quelli in forma di rondò o di variazione, inoltre, il L. adopera già prevalentemente il in Germany, the Netherlands and the United Provinces, London 1775 (trad. it., Viaggio musicale in Germania e Paesi Bassi, a cura di E. Fubini, Torino 1986, p ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] segnalando anche alcuni fenomeni di variazione diastratica e diafasica (senza considerare in fine di parola è pronunciata aperta, con poche oscillazioni: [re] re, nota musicale, [ke] che (congiunzione e pronome relativo), [se] se congiunzione, [fiŋˈ ...
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RONCONI, Luca
Claudio Longhi
– Nacque a Susa, in Tunisia, l’8 marzo 1933. Fin dalla tenera infanzia visse da solo con la madre Fernanda Nardi, insegnante di letteratura italiana con una forte vocazione [...] creazione di Ronconi: la Lehman Trilogy (2015), variazione postepica, firmata da Stefano Massini, della grande . Zoppelli - L. Bianconi, Ancora sulla regìa nell’opera lirica, in Il Saggiatore musicale, XVII (2010), 1, pp. 105-118; L. R. al Piccolo, a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Secondo una pratica verosimilmente assai diffusa – soprattutto grazie alla [...] musiche pastorali a stretta imitazione delle zampogne. Elementi musicali di citazione del mondo dei pastori (e più di un organista.
La costruzione del brano si fonda su successive variazioni di una frase assai semplice, esposta all’inizio del brano, ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] ; in inglese, l’accento lessicale corrisponde principalmente a una variazione di altezza tonale, e viene infatti identificato come accento tonale o musicale (diverso è il caso dell’uso della variazione di tono ai fini lessicali per cui la stessa ...
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Il bisticcio è la figura formata dall’accostamento (immediato o a breve distanza, nello stesso verso o nello stesso periodo) di due o più parole fortemente rassomiglianti dal punto di vista fonico.
Bisticcio [...] non può avvertire). Esempi contemporanei ricorrono nei testi del gruppo musicale Elio e le Storie Tese: «Su di ciò la critica quanto precario, in un dettato che pare dipendere solo dalla variazione continua degli stessi suoni:
(14) Lascio l’uscio, ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] riconosce in primo luogo in tratti marcati in diatopia (➔ variazione diatopica), nonché nella frequenza di fenomeni dovuti all’eloquio rapido e trascurato e indicati col termine musicale di allegro (➔ pronuncia). Esempi di tale procedimento sono le ...
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Marte
Giorgio Padoan
Emmanuel Poulle
Marcello Aurigemma
Figlio di Zeus e di Era (secondo alcuni mitografi, della sola Era, senza intervento maschile), Ares, dio della guerra, è rappresentato per lo [...] più ampia struttura del Paradiso, vuol portare una mirabile variazione negli elementi luminosi soffusi in tutto il corpo celeste, e M. sono il parallelo e particolare impegno nella descrizione musicale, e la precisa attenzione scenica (in una sorta ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Donatella Melini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo aver vissuto a Bonn, nel 1792 Beethoven si trasferisce definitivamente a Vienna, [...] di crisi, inizia l’ultima fase di produzione musicale.
La caratteristica principale dello stile beethoveniano in questo trova il suo culmine nel movimento finale che presenta un tema con variazioni; l’op. 110 è pervasa dalla ricerca di una nuova ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La maturazione della suite di danze come genere strumentale è il punto [...] Nord Italia (Venezia, Bologna) si appropriano presto della danza come componimento musicale, e ne pubblicano raccolte come musica d’intrattenimento o sotto forma di variazioni (partite, ciaccone), con autori come Giovan Battista Buonamente, Giovan ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
produzione
produzióne s. f. [der. di produrre (il lat. productio -onis aveva soltanto il sign. di «allungamento, prolungamento»)]. – 1. a. Il fatto di produrre, di prodursi o di esser prodotto: terreno adatto alla p. di caffè; la reazione...