CORRI
Raoul Meloncelli
Famiglia di musicisti d'origine italiana attivi tra il XVIII e il XIX sec. in Gran Bretagna, Irlanda e Stati Uniti.
Domenico, nato a Roma il 4 ott. 1746, fu il capostipite di [...] le pause necessarie al respiro e sull'arte della variazione vocale sono in un'altra raccolta apparsa nel 1788 maggio 1822 nel teatro di Baltimora, è il primo esempio di teatro musicale americano del primo Ottocento.
Il C., che tra l'altro era tornato ...
Leggi Tutto
Film
Giorgio Tinazzi
Una fotografia degli anni Venti ritrae il regista Sergej M. Ejzenštejn mentre guarda controluce ‒ presumibilmente davanti a una moviola ‒ una pellicola, con delle forbici in mano. [...] una pluralità di linguaggi: iconico, verbale, gestuale, musicale. Si potrebbe anche notare che già la genesi della il cui scopo è quello di proporre una sottile e complessa variazione su schema, un modo particolare di 'seguire un'idea' in ...
Leggi Tutto
Fabbisogni, reclutamento e stabilizzazioni
Madia D'Onghia
La disciplina dell’organizzazione degli uffici e dell’accesso al lavoro pubblico, sottratta alla competenza della contrattazione collettiva [...] della consistenza delle dotazioni organiche, sia per eventuali variazioni delle dotazioni medesime; così come viene abrogata la enti locali, le istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica; per gli enti di ricerca pubblici rimane ...
Leggi Tutto
Subculture
Pier Giorgio Solinas
Cultura e subcultura
Il concetto di subcultura presuppone necessariamente quello, antecedente e più comprensivo, di cultura. Si può dire che la subcultura contenga le [...] estetici massificati nella società giovanile, fra l'ideologico, il musicale, l'espressione corporea e dell'abbigliamento, il costume. Le rapida da suggerire l'idea di una capacità di variazione illimitata. Nel medesimo tempo il successo di una certa ...
Leggi Tutto
LEONE, Sergio
Valerio Caprara
Nacque a Roma il 3 genn. 1929 da Vincenzo, in arte Roberto Roberti, apprezzato e prolifico "direttore artistico" del cinema muto, e da Edvige Valcarenghi, attrice col nome [...] divenne Bob Robertson) vanno annoverate: l'asciuttezza della partitura musicale (che include un rimando al deguello di D. J. Coburn) - il vituperato spaghetti-western, nella cosiddetta variazione tortilla-western, si affaccia, in effetti, ai piani ...
Leggi Tutto
LANDI, Stefano
Arnaldo Morelli
Nacque a Roma da Matteo di Antonio Mattei, calzolaio senese, e Cecilia di Fabio Landi, e fu battezzato il 26 febbr. 1587 nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini. Rimasto [...] quella di Orfeo nella scena d'apertura (aria strofica con variazioni) o quella di lamento con eco di Nisa (atto III Maria della Consolazione au 17e siècle, in Note d'archivio per la storia musicale, n.s., IV (1986), pp. 153-200; Id., La cappella ...
Leggi Tutto
MARESCOTTI, Giorgio
Franco Pignatti
MARESCOTTI (Marescot, Mariscot, Mariscotti, Maliscotti), Giorgio. – Di origine francese, non se ne conoscono luogo e data di nascita; neppure è noto alcunché su un’eventuale [...] spada e lo stemma mediceo. Si trattava di una variazione meno elegante del soggetto ideato per la prestigiosa edizione Venezia da Francesco Rampazetto. Il M., invece, fece venire caratteri musicali da Parigi e in seguito ne fuse altri a Firenze. ...
Leggi Tutto
COPPINI
Dario Ascarelli
Famiglia di ballerini e coreografi i cui componenti si sono avvicendati per diverse generazioni, dalla seconda metà del Settecento in poi, dapprima sulle scene dei teatri veneziani [...] signora Coppini fu fatta replicare la terza variazione del passo, nel quale dimostrò forza e arte, Milano 1964, p. 236; Cronolcgia, ad Indicem; Due secoli di vita musicale. Storia del teatro Comunale di Bologna, a cura di L. Trezzini, Bologna 1966 ...
Leggi Tutto
GIUNTI (Giunta), Lucantonio, il Vecchio
Massimo Ceresa
Nacque a Firenze, da Giunta di Biagio, nel 1457 nel "popolo" di S. Lucia d'Ognissanti, dove trascorse la fanciullezza.
La famiglia, di origine [...] G. fu tra i primi tipografi a intercalare al testo pagine di notazioni musicali. Un capolavoro dal punto di vista illustrativo è il Graduale Romanum del 1499 opera venne riproposta dal G., senza alcuna variazione, nel 1511. L'intuizione di abbinare ...
Leggi Tutto
LAURENTI
Carlo Vitali
Famiglia di musicisti bolognesi.
Il capostipite fu Bartolomeo Girolamo, nato a Bologna nel 1644 o 1645, allievo di Ercole Gaibara e di Giovanni Benvenuti, pionieri della scuola [...] monotematiche e ricorrono per esteso al procedimento della variazione. L'ultimo movimento è in genere un minuetto Vatielli, Il Corelli e i maestri bolognesi del suo tempo, in Rivista musicale italiana, XXIII (1916), pp. 173-200, 390-412 passim; E. ...
Leggi Tutto
variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
produzione
produzióne s. f. [der. di produrre (il lat. productio -onis aveva soltanto il sign. di «allungamento, prolungamento»)]. – 1. a. Il fatto di produrre, di prodursi o di esser prodotto: terreno adatto alla p. di caffè; la reazione...