Pubertà
Gian Carlo Topi
Si chiama pubertà il periodo della vita umana nel quale l'individuo, sia maschio sia femmina, va incontro a complessi mutamenti morfologici, anatomofisiologici ed endocrinologici, [...] le modificazioni morfologiche descritte si fondano su mutamenti anatomici e hanno per conseguenza una serie di variazioni delle attività fisiologiche. Attraverso questi mutamenti morfologici, la prole a lungo inetta dell'uomo lentamente comincia ...
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BENEDICENTI, Alberico
Mario Crespi
Nato il 19 maggio 1866 a Mondovì, da una modesta famiglia (suo padre era verificatore di pesi e misure), si laureò a Pisa nel 1890 in medicina e chirurgia e nel 1891 [...] essi subiscono e inducono nell'organismo e delle precise modalità secondo le quali, da tali trasformazioni, insorge la variazione fisiologica: in tal modo la farmacologia, come era già avvenuto per la clinica, si distacca completamente anche dalla ...
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DE MARIA MARTHIANO, Aldo
Salvatore Vicario
Nacque a Palermo il 21 genn. 1925, terzogenito di Salvatore - ufficiale superiore dell'esercito, poeta e saggista - e di Concettina La Pinta - insegnante e [...] specializzazione, in gastroenterologia, e diede alle stampe quattro lavori sperimentali. Dedicò il 1957 allo studio di alcune variazioni del ritmo cardiaco, alla chirurgia sperimentale dei vasi sanguigni (pubblicando sull'argomento ben otto lavori) e ...
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Colecisti
Daniela Caporossi e Red.
La colecisti (dal greco χωλή, "bile", e κύστις, "vescica"), chiamata anche cistifellea (composto di cisti- e dell'aggettivo latino felleus, "della bile"), è un organo [...] ) il caratteristico colore verde scuro. Sebbene grosse malformazioni epatiche congenite siano piuttosto rare alla nascita, sono invece diffuse variazioni dei dotti biliari, compreso il dotto cistico, che, per es., può aprirsi in un dotto epatico ...
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Colorito
Giancarlo Urbinati
Per colorito si intende l'aspetto della pelle, dipendente essenzialmente da fattori pigmentari e vascolari. Tra i dati obiettivi dell'esame clinico, quello relativo al colorito [...] gli strati dell'epidermide, del colore del sangue circolante nel letto vascolare del derma e del tessuto sottocutaneo. Variazioni principali di questo colorito sono il pallore, la rubeosi e la cianosi. Il colorito pallido può essere in rapporto ...
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Ventesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Ha la stessa origine remota di v, w, y, da un’unica lettera dell’alfabeto fenicio; e con v ha una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] italiano letterario, ma è comune nei dialetti lombardi, piemontesi e liguri, ed è posseduta da varie lingue di cultura. Le variazioni di durata della u (così come delle altre vocali) dipendono, in italiano, dalla posizione e non hanno dunque funzione ...
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OLFATTO
Giuseppe Luzi
(XXV, p. 264)
Indagini di vario ordine hanno consentito utili approfondimenti su differenti aspetti della funzione olfattoria, principalmente sui meccanismi della ricezione degli [...] il ''mascheramento'' o l'''adattamento''. Più arduo sembra il meccanismo che viene proposto per comprendere le variazioni di intensità (discriminazione quantitativa). Esso dipenderebbe da una soglia di attivazione progressiva di pacchetti neuronali ...
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IGIENE (XVIII, p. 810; App. II, 11, p. 6)
Salvatore Ugo D'Arca
Dalla fine della seconda guerra mondiale, il concetto dell'i., una volta prevalentemente orientato nel senso della difesa statica della [...] γ-globuline specifiche. Le prime provengono da pools di sangue di almeno 1000 soggetti - al fine di livellare le variazioni individuali - e contengono anticorpi nei confronti delle più varie forme infettive formatisi in seguito a malattie sofferte, a ...
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TRAPIANTI
Gino Doria
Fabrizio Trecca
. Biologia. - Introduzione. - I t. di organi, tessuti, o cellule suscitano da molti anni l'interesse di medici e biologi. Infatti, è molto antica l'idea di sostituire [...] fetali e repelle i linfociti sensibilizzati; b) diminuita capacità immunitaria della madre durante la gravidanza per variazioni ormonali o perché cellule del trofoblasto passate nella circolazione materna inducono uno stato di tolleranza verso gli ...
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Neuroscienze cognitive
Alberto Oliverio
L'espressione neuroscienze cognitive risale alla fine degli anni Settanta del 20° sec., quando, in seguito allo sviluppo di una serie di tecniche volte a visualizzare [...] di proteine che alterano lo scheletro dei neuroni e stimolano la formazione di sinapsi e la loro interconnessione. Le variazioni delle caratteristiche del circuito nervoso permettono così di registrare l'informazione all'interno di reti neurali. La ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
pletismografia
pletismografìa s. f. [der. di pletismografo]. – In medicina, registrazione delle variazioni di volume (per lo più in rapporto con la gittata cardiaca) di un organo o di una parte del corpo, che viene eseguita col pletismografo,...