In anatomia, nome generico di molte formazioni macroscopiche e microscopiche, di struttura varia, caratterizzate dal prevalere della lunghezza e della larghezza sullo spessore.
Nel linguaggio della biologia, [...] ), come quelli dei noccioli di alcuni frutti.
Nelle piante inferiori la parete è costituita di sostanze che presentano variazioni da gruppo a gruppo: peptidoglicani, chitina e derivati insieme a cellulosa. Sono presenti inoltre polimeri di matrice ...
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Chimica, fisica, tecnica
Termine che, con opportuna specificazione, indica una certa proprietà di un corpo o di un sistema, talvolta con valore soltanto qualitativo, più spesso con una precisa determinazione [...] valore che risulta determinato dagli elementi della cosiddetta equazione degli scambi (➔ equazione) e le cui variazioni possono dedursi dalle variazioni del livello generale dei prezzi, dato che la formula di quest’ultimo è esattamente inversa alla ...
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Fisico, astronomo e matematico olandese (L'Aia 1629 - ivi 1695). Membro della Royal Society di Londra (1663) e dell'Académie des sciences di Parigi (1666), è tra i fondatori della meccanica e [...] vive, ad approfondire lo studio del moto circolare, a dare i teoremi fondamentali sulla forza centrifuga, infine a verificare le variazioni di gravità con la latitudine, proseguendo così le ricerche di G. Borelli e preparando la via a quelle di I ...
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In fisica, viene detto generalmente f. un corpo allo stato liquido o aeriforme; in tale solido manca l’elasticità di forma propria dello stato solido; pertanto, imponendo al f. una variazione di forma [...] come viscoso o come non viscoso. L’incompressibilità esclude che vi possano essere in un f. sottoposto a pressione variazioni di densità: l’acqua, per es., può considerarsi entro certi limiti come incompressibile; i gas invece sono f. essenzialmente ...
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In metrologia, strumento di misura di lunghezze. Confronta le dimensioni note di un campione di riferimento con quelle incognite di un campione da tarare o di un pezzo generico. A seconda del principio [...] di diametro di 0,1 μm.
C. elettrico
Il c. elettrico ha il tastatore solidale con un dispositivo che provoca la variazione della resistenza, della capacità, dell’induttanza di un elemento di un circuito elettrico; il più usato è di tipo induttivo che ...
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Fisica
Numero che indica in qual modo le grandezze fondamentali intervengono nelle singole grandezze derivate, individuandone l’unità di misura in funzione delle unità fondamentali. Una certa grandezza [...] una sola coordinata, ma inevitabilmente accade che vi sono piccoli spostamenti del punto a cui corrisponde una non piccola variazione dell’unica coordinata. Ciò indica che la d. sopra introdotta è una proprietà di carattere topologico; essa viene ...
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La cosmologia e la materia oscura dell'Universo
David N. Schramm
(Astronomy and Astrophysic Center University of Chicago Chicago, Illinois, USA)
La cosmologia è oggi guidata dall'esperimento e dall'osservazione [...] barionica, sia di quella esotica CDM e/o HDM. l tipi di semi più semplici sono soltanto delle variazioni casuali della densità, derivanti unicamente da microscopiche fluttuazioni quantistiche fra particelle, nel periodo iniziale del big bang, subito ...
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frequenza
frequènza [Der. del lat. frequentia] [LSF] Il numero di volte che un fenomeno periodico (o pseudoperiodico) si ripete nell'unità di tempo; precis., se T è il periodo del fenomeno (intervallo [...] pari al suo inverso; ha le dimensioni dell'inverso del tempo e sua unità di misura è l'hertz, pari a un ciclo di variazione al secondo. Accanto a questa, che è la f. temporale, o f. per antonomasia, va considerata, in altro ambito, la f. spaziale (v ...
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Maxwell, James Clerk
Giuditta Parolini
Diavolo d’un fisico!
Nell’Ottocento il fisico scozzese James Clerk Maxwell ha unificato i fenomeni elettrici e magnetici nella teoria del campo elettromagnetico, [...] una stessa entità: il campo elettromagnetico.
La teoria di Maxwell si fonda su quattro equazioni che collegano le variazioni del campo magnetico con quelle del campo elettrico e viceversa grazie alla corrente di spostamento, una quantità che spiega ...
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pelle
pèlle [Der. del lat. pellis, l'organo di rivestimento del corpo umano e degli animali] [EMG] Effetto p. (propr. di corrente): fenomeno, noto anche con la denomin. ingl. skin effect, consistente [...] quali si fa sentire la difficoltà dei momenti magnetici elementari (di domini ferromagnetici) di seguire le troppo rapide variazioni del campo. Un accorgimento molto efficace è di laminare il materiale parallelamente al campo magnetizzante o, meglio ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
pletismografia
pletismografìa s. f. [der. di pletismografo]. – In medicina, registrazione delle variazioni di volume (per lo più in rapporto con la gittata cardiaca) di un organo o di una parte del corpo, che viene eseguita col pletismografo,...